“Se l’Autonomia Speciale non va attuata, la Regione siciliana va commissariata”. Così si apre il comunicato stampa del MIAS, il Movimento per l’Indipendenza e l’Autonomia della Sicilia. Non è la prima volta che il MIAS va all’attacco, denunciando la mancata applicazione dello Statuto autonomistico siciliano. “Settantasei anni di mancata Autonomia – si legge sempre nel comunicato – hanno costituito per il Popolo Siciliano un danno economico e sociale incalcolabile in termini di mancato sviluppo, perdita di posti di lavoro, infrastrutture fatiscenti, bassissima qualità della vita. Un danno pagato con disoccupazione ed emigrazione. Il Parlamento Siciliano, dal 1946 ad oggi, non ha attuato i principali articoli dello Statuto, soprattutto quelle norme attinenti ai rapporti finanziari tra Stato e Regione, che fanno perdere alla Sicilia quasi dieci miliardi di euro l’anno. Questa inerzia dei deputati regionali non può essere pagata dai cittadini siciliani. Per tali ragioni, essendo palese la persistente violazione dello Statuto Speciale di Autonomia della Regione siciliana sin dalla sua nascita, il MIAS, facendosi interprete degli interessi del Popolo Siciliano, preannuncia l’iniziativa, politica e giuridica, di chiedere al Commissario dello Stato della Regione siciliana, ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto Siciliano, lo scioglimento dell’Assemblea regionale siciliana per “persistente violazione dello Statuto” come previsto dalla Carta Costituzionale Siciliana!”.
“Se a prima vista lo scioglimento dell’Ars può sembrare una compressione dell’Autonomia – sottolinea il presidente del MIAS, Umberto Mendola – è, per converso, intollerabile che l’Autonomia venga applicata per le indennità dei parlamentari regionali e non per lo sviluppo della Sicilia ed il benessere dei Siciliani. Spero – conclude Mendola – che da questa iniziativa il Parlamento siciliano possa risorgere ed avere nel suo seno non deputati-ascari ma deputati che rappresentino in tutto il desiderio di Autogoverno del Popolo Siciliano. Il mancato accoglimento, da parte del Commissario dello Stato, dell’istanza di scioglimento dell’Ars, come prevede l’art.8 dello Statuto Autonomo Siciliano, comporterà una diffida giudiziaria e la prosecuzione di nuovi giudizi in sede legale”. L’stanza presentata agli uffici del Commissario dello Stato per la Regione siciliana è firmata dall’avvocato Giovanni Mattana.
Qui di seguito il testo dell’istanza:
Il partito politico denominato MOVIMENTO PER L’INDIPENDENZA E L’AUTONOMIA DELLA SICILIA – M.I.A.S. (C.F. 97356030821), con sede in Palermo nella Via Valerio Rosso, n. 53, in persona del Presidente e legale rappresentante il Sig. Umberto Mendola, nato a Palermo il 15.01.1970 ed ivi domiciliato in Via Valerio Rosso, n. 53, C.F. MND MRT 70A15 G273E rappresentato e difeso nel presente procedimento davanti a Codesto Commissariato dello Stato dall’avv. Giovanni Mattana (C.F. MTT GNN 69H05 C351C – PEC: giovanni.mattana@avvocatitrapani.legalmail.it – fax 0916197839) ed elettivamente domiciliato presso il suo studio sito in Alcamo nel Viale Europa n. 150, giusta mandato a margine dell’originale del presente atto,
PREMESSO
1. Che la Costituzione della Repubblica prevede e riconosce, all’art. 116, la possibilità di attribuire a determinate Regioni una particolare forma e condizione di autonomia, specialmente in campo economico, finanziario ed amministrativo;
2. Che la Regione Siciliana ha ottenuto il riconoscimento della propria autonomia come sopra delineata con il Regio Decreto Legge n. 455 del 1946;
3. Che, in ossequio a quanto disposto al comma secondo dell’articolo unico del detto Regio Decreto Legge 455/1946 lo Statuto della Regione Siciliana è stato sottoposto all’Assemblea Costituente per essere coordinato con la nuova Costituzione dello Stato;
4. Che in esito al procedimento di coordinamento di cui sopra lo Statuto della Regione Siciliana è stato convertito in Legge Costituzionale del 26 Febbraio 1948 n. 2, così assumendo rango di norma primaria costituzionale, e venendo recepito in toto;
5. Che in data 29/03/2022 il M.I.A.S. notificava al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, all’Ill.mo Sig. Ministro dell’Interno, al Sig. Presidente della Regione Siciliana nonché al Sig. Procuratore Regionale della Corte dei Conti per la Regione Siciliana l’atto di invito e diffida a provvedere all’attuazione della normativa di rango costituzionale costituita dallo Statuto della Regione Siciliana sancito dal R.D. 455/1946 e successivamente convertito in Legge Costituzionale n. 2 del 1948 ( https://www.miassicilia.it/diffida-mias- notificata/ );
6. Che in data 26/04/2022 il M.I.A.S. notificava al Sig. Procuratore Generale della Corte dei Conti ed al Sig. Procuratore della Corte dei Conti per la Regione Siciliana un dettagliato esposto per paventato danno erariale causato dalla mancata attuazione, dal 1946 ad oggi, dello Statuto della Regione Siciliana, specificamente in merito alla mancata attuazione del suo art. 15 in materia di organizzazione normativa ed amministrativa autonoma della Regione Siciliana;
7. Che in data 03/05/2022 il M.I.A.S. notificava al Sig. Commissario dello Stato per la Regione Siciliana un atto con il quale si esponeva la stringente necessità di dare attuazione all’articolo 15 dello Statuto della Regione Siciliana invitando il Sig. Commissario dello Stato Dr. Portelli ad attivare la procedura di cui all’art. 126 della Costituzione per la rimozione del Presidente della Regione Siciliana nonché la procedura di cui all’art. 8 dello Statuto della Regione Siciliana, promuovendo lo scioglimento dell’Assemblea Regionale Siciliana per palese e continuata violazione dello Statuto, data la sua perdurante inerzia nell’attuare importantissime norme quali (oltre al sunnominato art. 15) quelle sulla gestione patrimoniale e finanziaria della Regione di cui al Titolo V dello Statuto e segnatamente agli artt. da 32 a 41.
8. Che il M.I.A.S. ha cercato di sollecitare una soluzione al problema della mancata attuazione dello Statuto della Regione Siciliana perfino nella sede istituzionale dell’ARS presentando in data 13/01/2020 una interrogazione parlamentare alla quale la risposta fornita dall’Assessore alle Autonomie Locali riconosceva l’emergere un evidente problema di incostituzionalità (https://www.miassicilia.it/interrogazione-parlamentare/);
9. Che nonostante la notifica dell’invito sopracitato al Sig. Commissario dello Stato, ad oggi in merito non è pervenuto riscontro alcuno;
10. Tutto quanto sopra premesso, ed in base a quanto finora esposto, il partito politico MIAS in persona del Presidente il Sig. Umberto Mendola,
INVITA E DIFFIDA
CODESTO ECC.MO COMMISSARIO DELLO STATO
Il Dr Ignazio Portelli
accertata e dichiarata la persistente e palese violazione dello Statuto della Regione Siciliana da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana ai sensi dell’art. 8 dello Statuto in relazione alla mancata attuazione dell’art. 15 dello Statuto della Regione Siciliana, nonché per la mancata attuazione delle norme costituzionali dello Statuto della Regione Siciliana di cui al Titolo V dello stesso;
accertata inoltre la propria competenza ai sensi dell’art. 8 dello Statuto della Regione Siciliana
AD ATTIVARE IMMEDIATAMENTE
e comunque entro trenta giorni cursori dalla notifica del presente atto la procedura ex art. 8 dello Statuto della Regione Siciliana diretta allo scioglimento
dell’Assemblea Regionale Siciliana per grave e persistente violazione dello stesso Statuto, come sopra esposto nonché attivare direttamente o per il tramite del Governo Nazionale, la procedura per la rimozione del Presidente della Regione Siciliana pro tempore e lo scioglimento del Consiglio Regionale al completo, come previsto dal comma I dell’art. 126 della Costituzione.
CONTESTUALMENTE CHIEDE
di essere informato su eventuali provvedimenti di archiviazione del presente esposto adottati da Codesto Commissariato dello Stato al fine di poter valutare
l’esperimento di ulteriori azioni.
Palermo, 20/05/2022
Avv. Giovanni Mattana
MOVIMENTO PER
L’INDIPENDENZA E
L’AUTONOMIA DELLA
SICILIA – M.I.A.S.
IL PRESIDENTE
Umberto Mendola, n.q.
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