da Alex Lattanzio
portavoce della Comunità TerraeLiberAzione e direttore della rivista di geopolitica Aurora http://aurorasito.altervista.org/
riceviamo e pubblichiamo
“Nell’infinito Novecento, la seconda Guerra Mondiale fu una guerra civile europea. L’Europa, Madre dell’Epoca Moderna, ma piccola penisola dell’Asia, ne partorì
@ 9 Maggio 2022. La Comunità TerraeLiberAzione.
http://www.terraeliberazione.net/2022/05/08/maggio-2022-onore-allarmata-rossa-viva-zukhov/
L’Unione Europea non è mai stata un’entità autonoma, non ha mai avuta nessuna dimensione di “autonomia strategica”: economica, politica, diplomatica, monetaria, finanziaria, militare, culturale… E’ una “Banca” e poco più. Infatti, l’UE, è un vecchio piano delle centrali atlantiste statunitensi e britanniche: l’idea di “aggregare” Germania e Francia come blocco funzionale all’imperialismo atlantista, contro l’URSS e quello che si chiamava Terzo Mondo. Tale progetto si rafforzò con l’adesione dei regimi post-fascisti di Spagna, Grecia e Portogallo, assieme al Regno Unito e alle sue “colonie”: Irlanda, Norvegia e Danimarca… Sorvoliamo sull’Olanda. Il Blocco, assieme alla NATO, si andò gonfiando- preda di bulimia geopolitica- annettendo tutti i Paesi dell’ex-Comecon, dopo averli distrutti, in diverse modalità: RDT e Cecoslovacchia, Paesi Baltici, Romania, Bulgaria, Polonia e Ungheria. Per non dire delle guerre jugoslave: per chi le ha capite (TerraeLiberAzione
Ma la risposta preventiva della Russia sventava decenni e decenni di traffici geopolitici degli USA, delle loro Mafie londinesi e dei loro servi della gleba geopolitici europei: più o meno “colorati”. L’Unione europea – oltre le nebbie dell’illusionismo “autonomista”- segue il vortice del Declino, che sarà perciò sempre più veloce e drastico; come il vortice d’acqua che si forma nel water, tirando lo sciacquone… L’Unione Europea ha deciso di suicidarsi, e con essa anche la Germania, adottando le sanzioni unilaterali, e decise da Washington, contro la Federazione Russa. NON esistono alternative immediate, né di medio periodo, ai prodotti energetici della Russia, e quel poco che gli Stati europei possono racimolare, è costoso:
– economicamente se si tratta del gas liquido o del petrolio bituminoso del Nord America,
– politicamente, se si tratta di piatire la carità da Paesi come Algeria ed Egitto, stretti alleati di Mosca, assieme al Venezuela, dove gli arroganti capi europei dovranno restituire prima il maltolto, prima di osare di chiedere forniture di petrolio. Non parliamo del petrolio iraniano.
La miserevole italietta fallita del “circo bancario più bello del mondo” e del “debito più esplosivo della galassia”, e tutta la sua corte dei miracoli (di leghisti, cinquestelle, berlusconiani, trafficanti d’armi piddioti, ecc.)- non riesce a controllare la devastata “stazione di servizio libica”, dove le varie fazioni esercitano le loro OPA a base di lanciarazzi e kalashnikov. La famosa ‘canna del fucile’ di Mao, o le più classiche baionette su cui si sedeva Napoleone, pesano nella realtà più di tutto ciò che ospiti e presentatori di talkshow televisivi possono raccontarvi in una vita. L’ultima àncora di salvezza dell’Unione europea, il Qatar, è svanita quando il ministro dell’energia dell’emirato disse chiaro e tondo ai petulanti questuanti di Bruxelles, che il Qatar è un paesetto, e non può certo sostituire la produzione di gas della Federazione Russa. E che comunque, Doha preferisce vendere a Paesi fidati, dell’Asia, che non hanno mai avuto la pessima idea, tutta occidentale, di arraffare le risorse energetiche senza poi pagarle, inventandosi ogni volta scuse squallide per non pagare, come i cosiddetti ‘diritti umani’, che politici e media europei notano o ignorano sempre a comando dei loro mandanti e padroni.
La fiducia tra Stati si fabbrica nella prassi dei solidi rapporti geopolitici e geoeconomici, e non nel chiacchiericcio ipocrita e fasullo dei talkshow televisivi, dove oramai governi, politici, filosofi cercano una parvenza di finta legittimità popolare… Anche il dibattito europeo sull’energia è ridicolo, come tutto ciò che riguarda questa Europa ridicola. Molti parlano di sostituire gas e petrolio, col carbone, dimenticando che anche nel carbone la Russia è una superpotenza; ed altri parlano di nucleare, ma come insegna proprio la Francia, il nucleare è pur sempre uranio, che va cercato fuori dall’Europa… e ancora, qui, c’è sempre la Russia e il suo ‘Estero Vicino’ (Kazakistan) come prima fonte…Restano Aria e Sole, come dicono gli econazisti tedeschi: ma finché si tratta di starsene a casa vanno bene, ma già per uscire per fare la spesa, usarli diventa un problema serio al tempo dell’imbroglio ecologico 4.0: il Capitale veste verde.
Batterie? Sull’auto è un “altro petrolio”! Altro che auto elettriche post-fossile! Ma il litio, il cobalto, il nickel, il rame… per le “batterie”, a miliardi di tonnellate, estratti in Africa anche da bambini-schiavi, per caso ci pioveranno dal Cielo? E poi le buttiamo a Mare? Sia chiaro: non è una “fonte energetica” a “inquinare” tanto più di un’altra. E’ il “kapitalismo”, bellezze! Ma l’UE ha deciso di suicidarsi non ora, ma da quando Washington ha imposto l’adesione alla NATO dei Paesi che volevano entrare nella Comunità europea. Bruxelles, capitale di una Europa senza autorità e sovranità, accettava grata tale imposizione, che alla lunga serviva a svuotare definitivamente la politica economica e geopolitica del blocco euro-occidentale. E non è un caso, quindi, che l’UE facesse entrare i Paesi dell’Europa orientale; Paesi che se divenuti economicamente colonie della Germania, erano e sono Paesi politicamente dipendenti dagli USA. E con l’adesione di questi Paesi nella Comunità europea, chiaramente la classe dirigente europea accettava la diluizione del processo decisionale politico e geopolitico dell’Unione Europea, con la conseguente perdita di controllo della politica economica dell’UE, e quindi, dell’ovvio indebolimento dell’Unione nell’unico campo in cui è una superpotenza, quello geoeconomico.
Una volta visto questo processo, e raggiunto quindi l’indebolimento economico di Bruxelles, e quindi anche ottenuta l’instaurarsi del caos politico nel processo decisionale dell’UE, Londra comprendeva di aver colpito e danneggiato gli avversari geopolitici di vecchia data, Francia e Germania, che fino agli anni ’90, all’aggressione alla Jugoslavia, avevano la presunzione di dettare una politica mondiale incentrata sulla Comunità europea. Londra, avendo capito la natura della dirigenza europea, vanesia e dal complesso di superiorità, ma miope ed ottusa nei rapporti internazionali, soprattutto nei confronti di paesuzzi come Russia, Cina, Iran, per non parlare della visione neocoloniale e neoimperialista verso i Paesi extra-europei, si pensi all’Africa vista dalla Francia, aveva avviato il processo di distacco dall”Europa’, per tornare ad essere ciò che era stata dal 1919 al 1979, una mera colonia dell’impero USA. Bruxelles, ottusa, miope e fanatica, non seppe capire, e quindi, non seppe neanche rispondere, a tale mossa dell’Asse Londra-Washington. Ma non solo, le ‘potenze europee’ (Francia e Germania) alla fine hanno ceduto di schianto alle pretese anglosassoni sull’atteggiamento diplomatico, geopolitico e geoeconomico da adottare verso il Resto del Mondo. E questa ultima fase è chiaramente volta a demolire l’economia europea, appunto, il vero e proprio suicidio del progetto massonico e atlantista della ‘Comunità europea (occidentale)’, facendola collassare economicamente, nella speranza di togliere un’ancora economica a Russia e Cina:
– come se la Russia non abbia deciso di dedicarsi alla ricostruzione del ‘Mondo Russo’ (Russkij Mir), quello che fa urlare gli isterici da share tv alla ‘ricostruzione dell’URSS di Putin’…
– come se la Cina non abbia deciso, tramite le Nuove Vie della Seta, di guidare tutto il mondo, non-occidentale, sulla via del progresso sociale e dello sviluppo economico, dedicandovi le sue risorse. Cosa che ha scatenato la sinofobia occidentale dello spettro politico di centro, destra, sinistra, sopra e sotto.
Ma queste urla di orrore, l’Occidente le emette solo per sé stesso, non avendo il Resto del Mondo, non-occidentale l’interesse a dare ascolto a chi non solo l’ha ignorato, nel migliore dei casi, negli ultimi 80 anni, ma che l’ha pure torturato, invaso, derubato, schiavizzato, massacrato, bombardato, “embarghizzato” per 500 anni e rotti. E – come sostiene Mario Di Mauro, fondatore di TerraeLiberAzione- “la nozione stessa di “Occidente progressista” è già spazzata via dalla Storia: è una allucinazione collettiva”. Ne riparliamo.