Siamo rimasti di stucco nel leggere un post di Tony Pellicane (nella foto sopra a sinistra), uno dei pochi cittadini di Palermo impegnato da sempre nel sociale che, da sempre, difende i diritti degli ultimi della città e, in particolare, i senza casa. Per la cronaca, a Palermo le famiglie senza casa sono circa 2 mila e 500. Sempre per la cronaca, Tony Pellicane è candidato-capolista nella lista per le elezioni al Consiglio comunale di Palermo nella lista Potere al Popolo!, unica formazione politica di sinistra presente in questa competizione elettorale. Ancora per la cronaca, Potere al Popolo! appoggia la candidata Sindaco, Rita Barbera. Per completezza d’informazione, per le 2 mila e 500 famiglie senza casa di Palermo l’amministrazione comunale di centrosinistra – con in testa il sindaco Leoluca Orlando – non ha fatto assolutamente nulla. Così come non hanno fatto nulla i partiti che hanno appoggiato il sindaco, dai consiglieri comunali orlandiani al PD, dai renziani a Rifondazione comunista, fino a Forza Italia. Leggiamo insieme quello che scrive Tony Pellicane che, a nostro modesto avviso, denuncia un fatto gravissimo: “Nel 2003, grazie alle battaglie del Comitato di lotta per la casa 12 Luglio, la Prefettura requisì 38 alloggi di proprietà dell’Istituto autonomo case popolari (Iacpe di Palermo) e li mise a disposizione del Comune di Palermo che li assegnò per emergenza ad altrettante famiglie senza casa che vivevano da anni in albergo a carico dell’amministrazione comunale. Il Comune di Palermo in tutti questi anni si è intascato il canone che mensilmente ognuna di queste famiglie ha pagato. Succede che l’amministrazione comunale da alcuni anni non ha più rinnovato le assegnazioni alle 38 famiglie in questione. Intanto viene approvata la legge regionale sulla sanatoria che resta l’unico strumento utile per regolarizzare la posizione delle famiglie”.
Già emergono due anomalie. La prima anomalia si condensa nella seguente domanda: il Comune di Palermo – se è vero quanto scrive Tony Pellicane – poteva incassare il canone che ogni mese ognuna di questa famiglie ha pagato? La domanda non è irrilevante, come ora appureremo proseguendo nella lettura del post. Seconda anomalia che è sempre una domanda: perché il Comune di Palermo non ha più rinnovato le assegnazioni alle 38 famiglie in questione? a questo punto Tony Pellicane racconta la storia di Orsola. “Orsola – scrive il candidato di Potere al Popolo! al Consiglio comunale – ha sempre pagato i canoni al Comune di Palermo, presenta richiesta di sanatoria all’Iacp di Palermo, ha tutti i requisiti richiesti. La convocano e le chiedono di pagare circa 10.000 euro di debito a partire dal 2003. Orsola fa presente alla funzionaria dell’Iacp che lei ha pagato versando i canoni al Comune di Palermo”. Qual è la risposta dello Iacp? “Noi non abbiamo mai ricevuto comunicazione dell’assegnazione che le avrebbe fatto il Comune. Noi non riconosciamo i pagamenti effettuati da lei, quindi lei ci deve circa 10.000 euro e, casomai, deve far causa al Comune per farsi restituire i soldi indebitamente incassati”. Scrive ancora Tony Pellicane: “Vi rendete conto ? Secondo l’Iacp Orsola dovrebbe pagare una seconda volta i canoni già versati al Comune. Ad Orsola è stato assegnato un alloggio dal Comune di Palermo e lei ha pagato regolarmente, anzi, quando è capitato di essere arretrata nei pagamenti, il Comune le inviava la diffida. Se il Comune e l’Iacp non comunicano tra loro, se il Comune si è intascato indebitamente i canoni la colpa di certo non è di Orsola, eppure la funzionaria dell’Iacp, con un’insopportabile arroganza, ha risposto ad Orsola che a lei non interessa se ha versato i canoni al Comune, le interessa che Orsola versi circa 10.000 euro all’Iacp. A Palermo, nel momento in cui hai a che fare con uffici pubblici o pseudo tali, è sempre uno schifo, trovi gente incompetente, arrogante e che tratta le persone a pesci in faccia. Chiaramente Orsola farà valere le sue ragioni attraverso un azione giudiziaria”.
P.s.
Non siamo avvocati, ma in questa storia ci sono troppo anomalie, anche contabili. A nostro modesto avviso, intanto, dovrebbe intervenire subito l’amministrazione regionale e, segnatamente, l’assessorato alle Infrastrutture, al quale fanno capo gli Iacp della Sicilia, e l’assessorato alle Autonomie locali a difesa di una cittadina che, in questo momento, sta subendo una vessazione.