Il senatore repubblicano dello Stato del Kentucky, Rand Paul, ha bloccato la rapida approvazione del disegno di legge che quasi 40 miliardi di dollari per la guerra in Ucraina. Alla fine il provvedimento voluto dall’Amministrazione Biden passerà lo stesso, non prima, però, di un dibattito pubblico che, di certo, continuerà a indebolire l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America, la cui popolarità è sempre più in discesa. La motivazione addotta da senatore del Kentucky è che l’economia statunitense è in grande affanno e non può permettersi di spendere una barca di soldi per l’Ucraina. Piaccia o no, da oggi alla prossima settimana – quando il Senato degli Stati Uniti tornerà a riunirsi – si parlerà del “No” di Rand Paul al mega finanziamento per la nuova guerra americana. “Invocando il mio diritto ad opporsi, il mio giuramento è alla Costituzione degli Stati Uniti, non a una nazione straniera, e non importa quanto compassionevole la causa, il mio giuramento è alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, ha detto il senatore. E ha aggiunto: “Non possiamo salvare l’Ucraina condannando a morte l’economia statunitense “.
L’economia americana, in effetti, non sta brillando. non c’è la disoccupazione che si registra in Europa, ma c’è un’inflazione che riduce i redditi dei cittadini americani. E questo è un elemento che Biden non può negare. Il senatore del Kentcky ha spiegato, nel suo intervento, che sta soldi già spesi per l’Ucraina e nuovo finanziamento, la spesa degli Stati Uniti d’America per l’Ucraina volerà a 60 miliardi di dollari: e questo al parlamentare americano non va proprio giù. Il senatore repubblicano è portatore di un’idea dell’America “isolazionista”, molto diversa dall’Idea de Dem “interventista”. Secondo Paul, “gli Stati Uniti non possono permettersi di essere i poliziotti del mondo”. Il parlamentare repubblicano ha sottolineato che oggi gli Stati Uniti debbono fare i conti con un debito di 30 trilioni di dollari. E ha ricordato che il comunismo dell’Unione sovietica è morto sì perché l’ideologia era in crisi, ma anche perché la Russia di quegli anni era fallita.