La notizia è sicuramente ‘elettorale’ ma è indicativa dell’indifferenza della politica italiana verso i cambiamenti in corso nel mondo. Si racconta di un mirabolante finanziamento di 500 milioni di euro messo in campo del Ministero delle Infrastrutture dei dei Trasporti per completare la rete del Tram di Palermo con annessi parcheggi di interscambio (nella testa di chi ha progettato Tram e parcheggi, i cittadini dovrebbero pagare bollo e assicurazione dell’auto, poi pagare il parcheggio r poi, ancora una volta, pagare per spostarsi con il Tram, Palermo sarebbe, insomma, una città di ricconi che, per spostarsi in città, non utilizzerebbero né monopattini, né biciclette, ma auto e Tram per fare arricchire i gestori di Tram e parcheggi…). Sull’ANSA leggiamo la seguente dichiarazione dell’assessore comunale alla Mobilità, Giusto Catania, Rifondazione comunista: “Questa convenzione servirà a completare l’intero sistema tramviario della città collegando al centro aree importanti della periferia e delle borgate marinare come Mondello, Sferracavallo, Zen, Medaglie D’Oro e Bonagia”. Già il ricorso alla parola “completare” è tragicomico, perché a Palermo sono operativi, oggi, solo 15 Km di Tram con le carrozze che girano quasi sempre semivuote, con un notevole dispendio di denaro pubblico. Ma il problema non è solo questo. Con riferimento a Mondello c’è un problema molto più grave. Proviamo a illustrarlo.
Mondello – questa è storia – era una zona paludosa che è stata bonificata nei primi del ‘900. Ma è rimasta una zona fragile. Che negli ultimi anni ha subito una ‘cementificazione’ spaventosa. Già la zona era impermeabile, con l’aumento del cemento è diventata ancora più impermeabile. A Mondello è successo di tutto e le costruzioni si ‘arrampicano’ dove capita. Ricordiamo che nel 2015 un masso ha travolto una casa di Mondello provocando un morto e alcuni feriti. Se si raffronta la pianta di Mondello di venti anni fa con quella di oggi ci si accorge della ‘patologica’ espansione del cemento. Nell’Ottobre del 2018 scrivevamo: “La vicenda di Villa Miseno (VICENDA GIUDIZIARIA CONCLUSASI CON UNA CONDANNA DI PRIMO GRADO, COME POTETE LEGGERE QUI) rappresenta il paradigma della ‘cementificazione’ di Mondello, ma anche di molte aree di Palermo. Cemento facile a norma di legge che solo una sentenza – non certo la politica! – ha individuato e sanzionato. Con i veri protagonisti, politici e burocrati, che sono ancora ai propri posti di comando, quasi increduli che qualcuno si sia permesso di mettere in discussione un metodo che va avanti dai primi anni ’90″. Questo processo si è concluso con la prescrizione. A Palermo il consumo del territorio non si è mai fermato, tra varianti urbanistiche, Prusst e adesso anche la ‘cementificazione’ provocata dai lavori di Passante ferroviario, Tram e Anello ferroviario (qui trovate il nostro articolo del 2018 per esteso). Chi vuole capire cosa è successo a Palermo – e soprattutto di chi sono le responsabilità culturali e politiche – deve leggere le motivazioni della sentenza di primo grado relative al ‘caso’ Villa Miseno. Il processo è finito con la prescrizione, il cemento non è stato ‘prescritto’…
Man mano che da Modello si passa a Partanna Mondello lo scenario si complica, perché si moltiplicano i problemi idrogeologici. Non vogliamo pensare cosa potrebbe succedere se un temporale simile a quello che ha colpito in queste ore ha colpito alcune aree della Spagna – o come quello che nell’Autunno dello scorso anno ha colpito Catania – si dovesse abbattere su Mondello. Per questo noi riteniamo fuori luogo il Tram a Mondello. Prima di fare arrivare a Modello il Tram bisognerebbe capire cosa fare per limitare gli effetti delle piogge. Non è normale che piogge di media intensità provochino allagamenti a Mondello e a Partanna Modello. Gli abitanti di Mondello e di Partanna Mondello – visto che siamo in campagna elettorale per le elezioni comunali – dovrebbero votare chi si impegna concretamente su questo fronte. Prima del Tram sarebbero necessarie – e secondo noi sono anche urgenti – opere idraulico-forestali per mettere in sicurezza, fin dov’è possibile, Mondello e Partanna Mondello. Ormai le abitazioni ci sono e recriminare non serve. Ma fare qualcosa di concreto per migliorare la sicurezza di chi abita in queste zone, questo sì che si può fare. Altro che Tram!
Foto tratta da la Repubblica Palermo