- Se non lo sanno è male, perché sono disinformati. Ma se lo sanno non possono fare finta di niente
Roma non vuole più stabilizzazioni di precari in Sicilia
“È inaccettabile che la legge finanziaria in questi giorni in discussione all’Ars non preveda nessuna iniziativa per i lavoratori Asu siciliani. È inaccettabile che la politica si permetta di fare giochi di prestigio con le risorse già stanziate nella scorsa finanziaria per la stabilizzazione dei lavoratori pretendiamo chiarezza sulle risorse agli Asu”. Così scrivono i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Ugl, Cobas-Codir, Confintesa e Usb. Così hanno deciso che oggi, domani e dopodomani il personale Asu in servizio presso gli enti pubblici e privati della Sicilia sciopererà. Così, per curiosità: i precari Asu e i sindacalisti che li rappresentano lo sanno che il Governo nazionale ha impugnato la stabilizzazione dei precari Asu prevista da una legge regionale? Su questo articolo di legge impugnato il Governo regionale ha proposto ricorso presso la Corte Costituzionale? Se c’è un ricorso presso la Consulta la questione si può ancora discutere: ma discuterne significa, in primo luogo, aspettare il pronunciamento della Corte Costituzionale. In ogni caso – così, sempre per capire – perché si dovrebbero stanziare nella Finanziaria regionale 2022 i fondi per la stabilizzazione dei precari che non esiste? Se poi il Governo regionale non ha proposto ricorso presso la Consulta, provando ad opporsi all’impugnativa, la questione, egregi sindacalisti, giuridicamente non esiste. Può esistere politicamente. Ma se voi ritenete che esista politicamente andate a Roma a chiedere il perché il Governo nazionale si oppone a questa e ad altre stabilizzazioni di precari. Altrimenti è demagogia allo stato puro.
Foto tratta da Webmarte
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