La denuncia della Federazione Armatori della Pesca: “Fondi FLAG spartizione di una torta”. Esposto alla Magistratura

28 aprile 2022
  • I vertici della Federazione Armatori siciliani (FAS) passano all’attacco 
  • “Nessuna corretta proposta sull’obiettivo di proteggere il Mare”
  • “Una torta da spartire privilegiando l’ingordigia per pochi”
  • L’esposto-denuncia alla Magistratura

I vertici della Federazione Armatori siciliani (FAS) passano all’attacco 

Che succede con l’erogazione dei fondi FLAG ( Fisheries Local Action Groups) per la pesca? Ce lo chiediamo leggendo una leggera che il presidente regionale della Federazione Armatori siciliani (FAS), Alfio Fabio Micalizzi, e  presidente della Federazione Armatori siciliani di Palermo, Natale Pipitone, al Governo siciliano, ai Prefetti e ai Questori di Palermo e Catania, alle Direzioni marittime di Palermo e Catania. L’oggetto della lettera è la “Richiesta di Commissariamento dei Consorzi Siciliani FLAG”.

“Nessuna corretta proposta sull’obiettivo di proteggere il Mare”

“Pervengono a Codesta Federazione – si legge nella lettera – diverse rimostranze da parte della piccola e media marineria siciliana, in relazione all’esercizio dei fondi FLAG Riviera Jonica Etnea, Flag Torri e Tonnare del litorale Trapanese, FLAG Isole di Sicilia, Flag Golfi di Castellammare e Carini. Tralasciando il dato basilare che l’intera Isola non beneficia di strutture e infrastrutture portuali adeguati alle normative vigenti, tra l’altro non in sicurezza. A parere dello scrivente va mostrato che lo stesso accade in merito ai progetti dei fondi FLAG, non si riscontra nessuna corretta proposta sull’obiettivo di proteggere il Mare quale risorsa per la sopravvivenza delle specie, nessuna capacità progettuale in grado di rilanciare il settore della pesca, nessuna progettualità in grado di generare scuole di preparazione tecnica per l’approccio al settore della pesca, nessuna progettualità coerente ne bloccare un settore in caduta libera e sempre più in disgrazia”. Nella lettera si legge che, ad oggi, si continua con “la decapitazione delle flotte isolane, a causa dell’inesistente capacità di generare risorse per rilanciare la marineria locale. Nessuna corretta idea strategica per creare ricchezza, occupazione, innovazione, pianificazione e progettualità, nessuna azione reale in grado di perfezionare la sanificazione e bonifica marina, generare occupazione, generare sviluppo sostenibile e alternativo, in grado di sollevare le sorti di una intera marineria che ha le capacità ed è in grado di coinvolgere un reale cambiamento dell’intero territorio dell’Isola, proponendo adeguamenti infrastrutturali, rilancio dei comparti economici e produttivi della pesca artigianale e professionale, della trasformazione del pescato, della valorizzazione del mare con interventi per il recupero della flora e della fauna, per lo sviluppo del settore turistico e la tutela dei beni culturali e ambientali, lo sviluppo del settore cantieristico e da diporto, una evoluzione della logistica, ma soprattutto l’attuazione di una corretta e consona Tutela Ambientale, che ad oggi nulla si è fabbricato”.

“Una torta da spartire privilegiando l’ingordigia per pochi”

“Sembrerebbe che i fondi Flag siano più una spartizione di una torta” con la distribuzione di “piattini” dove si privilegia “l’ingordigia per pochi”, mantenendo il settore della pesca siciliana in “uno stallo che trascina l’Isola nel baratro”. La Federazione Armatori Siciliani “il Commissariamento di tutti i Consorzi FLAG dell’Isola, l’istituzione di un tavolo tecnico per il rafforzamento della capacità istituzionale ed amministrativa delle Regioni e degli Enti Locali, una corretta valutazione mediante il reclutamento di nuove figure professionali in grado di produrre il cambiamento indispensabile per l’intera Isola, per adottare i criteri in grado di valutare proposte serie, seguendo la Logical Framework Analysis, per valutare una proposta progettuale prendendo in considerazione i criteri di pertinenza, cioè:
 in che modo gli obiettivi progettuali sono basati su problemi reali dei beneficiari, del territorio, delle organizzazioni che operano nel settore, ecc.;
 la coerenza interna, vale a dire in che misura il progetto è costruito in modo logico:
 le attività portano ai risultati, i risultati all’obiettivo specifico e l’obiettivo specifico all’obiettivo generale, attraverso un’analisi della catena dei risultati;
 la sostenibilità, cioè in che misura il miglioramento della situazione dei beneficiari può considerarsi duraturo”.

L’esposto-denuncia alla Magistratura

“Per quanto sopra espresso – prosegue la lettera – al fine di assicurare la trasparenza dell’attività amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale è riconosciuto a chiunque vi abbia interesse diretto, concreto e attuale per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti il diritto di accesso ai documenti amministrativi, chiede l’istituzione di un tavolo tecnico per il rilancio delle marinerie del comparto della pesca, dei lavoratori del settore, da riconoscere su tutto il territorio della Regione siciliana. La Federazione Armatori Siciliani si riserva di presentare un dettagliato esposto-denuncia presso la Procura della Repubblica competente e rimane in attesa di sollecito riscontro nell’interesse dei cittadini utenti consumatori, delle Imprese di Pesca, dei Pescatori, degli Armatori Locali, si elegge domicilio digitale presso PEC federazionearmatorisiciliani@pec.it e/o domicilio Legale presso lo studio dell’Avv.to Francesco Silluzio sede di Catania, via E. D’Angiò n. 2, tel. 095 7164041. Trasmissione istanza a mezzo PEC”.

 

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