- Intanto cominciano a ‘ballare’ i prezzi del greggio
Non ci sarebbe da stupirsi a giudicare dai toni di Ursula von der Leyen e Mario Draghi
L’Ungheria pagherà il gas in rubli. Il Ministero degli Affari esteri ungherese ha fatto sapere che le forniture di gas che passano dalla Bulgaria, non verranno interrotte. Tutto questo avviene mentre l’Unione europea minaccia fuoco e fiamme contro la Russia. Insomma, l’Ungheria va per i fatti propri. La verità, se proprio la dobbiamo dire tutta, è che fino a quando la Russia di Putin non taglierà il gas all’Europa, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il capo del Governo italiano, Mario Draghi, e altri leader ‘europeisti’ guerrafondai continueranno a straparlare. Forse sono convinti che la Russia non può fare a meno dei soldi che incassa dall’Europa per il gas? Per l’analista dei mercati internazionali, Sandro Puglisi, “aumentano i timori che la Russia possa chiudere i rubinetti del gas dell’Europa”. Tornando alla mossa dell’Ungheria, la notizia che la Bulgaria non si opporrà al passaggio del gas russo sul proprio territorio direzione Ungheria è una precisazione importante, perché almeno ufficialmente la Russia ha interrotto la fornitura di gas alla Bulgaria. Perché scriviamo ufficialmente? Perché se è vero che Gazprom ha confermato di aver interrotto le forniture di gas a Bulgaria e Polonia, perché questi due Paesi si sarebbero rifiutati di pagare in rubli, è anche vero che i governi di Bulgaria, Ungheria e Austria hanno fatto sapere che le forniture di gas erano normali. Così scrive Sandro Puglisi. secondo il quale “le tensioni geopolitiche in Europa stanno ribollendo” mentre i prezzi del petrolio sono in ascesa: “Martedì – scrive Puglisi – i prezzi del greggio si sono stabilizzati di circa il 3% in più in un commercio molto volatile”. E sempre Martedì “i futures sul diesel a bassissimo tenore di zolfo NYMEX sono aumentati di oltre il 9%, attestandosi a $ 4,47 al gallone, una chiusura record”.
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