di Mario Di Mauro
A cosa sto pensando? A due cose. Dell’Orrore e della Tenerezza.
1- Lo zombi non lo sa che è zombi: né può capirlo… mi fa tenerezza.
2-Mi ritornano in mente, nel mio dormiveglia, certi lampi di saggezza di Tiziano Terzani. Lo leggevo quando era un grande reporter… poi l’ho “reincontrato” quando divenne un Saggio Illuminante: “Pensa alla storia dell’umanità e al progresso che ha fatto l’uomo in termini materiali: ha allungato la sua vita, va sulla luna, ma davvero non ha fatto alcun progresso dal punto di vista spirituale. Proprio nessuno, nessuno, nessuno. È un’illusione che l’uomo sia progredito”.
Ma di Terzani -serenamente “malato terminale”- mi ossessiona da anni una risposta che diede a chi lo intervistava alla vigilia del suo ultimo Grande Viaggio: “Maestro, lei ha visto tante guerre… cosa sente, cosa prova oggi verso quelle carneficine?”. Rispose: “Solo una grande tenerezza!”.
Mi sono serviti tanti anni per metabolizzare e comprendere cosa volesse dire. Ecco, provo una spaventosa tenerezza per l’Umanità che si scanna a ogni latitudine. Solo Tenerezza.
Grazie a Tiziano Terzani: non ci avrei mai pensato.
Su con la Vita!