- Le isole Salomone si trovano nel mezzo dell’Oceano Pacifico, molto lontano dagli Stati Uniti. Ma i cinesi non possono mettere lì basi militari perché ciò “intaccherebbe l’area di influenza americana”. Ma allora perché gli USA possono armare l’Ucraina e poi farla entrare nella NATO?
- Dalla Bibbia all’Antica Grecia era nota la prescrizione: “Evita di fare quello che rimprovereresti agli altri di fare”. Ma, a quanto pare, l’etica della reciprocità vale per tutti, tranne che per gli americani, che possono fare quello che vogliono!
Le isole Salomone si trovano nel mezzo dell’Oceano Pacifico, molto lontano dagli Stati Uniti. Ma i cinesi non possono mettere lì basi militari perché ciò “intaccherebbe l’area di influenza americana”. Ma allora perché gli USA possono armare l’Ucraina e e poi farla entrare nella NATO?
C’è una notizia che sta passando quasi inosservata ma che invece merita di essere valorizzata e commentata. Noi l’abbiamo letta su TGCOM 24: “Gli Stati Uniti agiranno ‘di conseguenza’ se la Cina installerà una base militare nelle Isole Salomone, nel Pacifico. Lo rende noto la Casa Bianca, dopo che una delegazione statunitense si è recata nel Paese del Pacifico per incontrare il primo ministro. Martedì la Cina ha firmato un accordo sulla sicurezza con le Isole Salomone. L’annuncio era stato diramato poche ore dopo la conferma della visita nell’arcipelago dei rappresentanti del governo americano, intenzionati a contrastare l’espansione militare cinese in quella zona di mondo”. Commenta su Facebook il giovane economista siciliano, Luca Pinasco: “Spesso capita, purtroppo, di ascoltare improvvisati commentatori e novelli geopolitici, che fino a l’altro ieri non avevano mai sentito parlare di Donbass, dire: ‘Ma se l’Ucraina vuole entrare nella NATO sarà pur libera di farlo? Perché mai la Russia dovrebbe metter bocca? Mica si deve chiedere il permesso a Putin per ogni cosa’. Pensate un po’ che oggi gli Stati Uniti minacciano pesanti reazioni se la Cina dovesse concludere un accordo militare con le Isole Salomone. Avete capito bene, non con il Canada o con il Messico, ma con le Isole Salomone, cioè degli isolotti sperduti in mezzo al Pacifico dall’altra parte del mondo rispetto agli Stati Uniti. La ragione di tali minacce è che ‘si andrebbe ad intaccare l’area di influenza americana’ (che si estende più o meno su tutto il globo fino ai confini marittimi della Cina). Spieghiamo ai sempliciotti di cui sopra che lo schema complesso delle relazioni internazionali non ha nulla a che vedere con la libertà di fare ciò che si vuole. Esistono accordi, aree di influenza e linee rosse stratificatesi in secoli di conflitti. Tali principi sono ben noti a chiunque sia del mestiere, così come è noto che non rispettarli equivale ad una dichiarazione di guerra”.
Dalla Bibbia all’Antica Grecia era nota la prescrizione: “Evita di fare quello che rimprovereresti agli altri di fare”. Ma, a quanto pare, l’etica della reciprocità vale per tutti, tranne che per gli americani, che possono fare quello che vogliono!
La Cina non può “intaccare l’area d influenza americana”. Se i cinesi dovessero piazzare basi militari nelle isole Salomone scoppierebbe la guerra, perché gli americani agirebbero “di conseguenza”. Ma allora perché gli americani, ancor prima che scoppiasse la guerra in Ucraina, hanno riempito di armi la stessa Ucraina? E perché è legittimo che la stessa Ucraina entri nella NATO e “intacchi l’area di influenza” della Russia? Quindi quello che gli USA possono fare ovunque, gli altri – tutti gli altri Paesi del mondo – non lo possono e non lo debbono fare? “Non fare a nessuno ciò che non piace a te…”. si legge nelle “Raccomandazioni di Tobi al figlio Tobia” nel Libro di Tobia. Anche nel Siracide si legge pressappoco la stessa cosa “Giudica le esigenze del prossimo dalle tue”. Non c’è solo la Bibbia. Anche nell’Antica Grecia i due pesi e le due misure non erano di moda: “Evita di fare quello che rimprovereresti agli altri di fare”, diceva Talete. Isocrate non era di meno: “Non fare agli altri ciò che ti riempirebbe di ira se fatto a te dagli altri”. Magari Boris Johnson, capo del Governo di Sua Maestà, che nella vita fa il grecista, potrebbe ricordare agli americani un po’ della saggezza greca…
Foto tratta da Nordest24
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