Palermo, 14 e 40, piazza Ottavio Zino. Siamo fermi al semaforo. si aspetta il passaggio del Tram. venti, trenta secondi ed ecco il Tram che, dalla stazione Notarbartolo, va verso i quartieri Cep-Borgo Nuovo. Contiamo i passeggeri: sono nove. Stamattina, alle 8 e 50, sul Tram in partenza – sempre dalla stazione Notarbartolo verso i quartieri Cep-Borgo Nuovo – c’era un solo passeggero. Tre o quattro secondi dopo, nella corsia accanto, arriva il Tram dal Cep-Borgo Nuovo, ovviamente semi-vuoto. Ma quello che ci colpisce è vedere che, dietro il Tram con nove passeggeri diretto verso i quartieri Cep-Borgo Nuovo, ce n’è un altro che va pure verso i quartieri Cep-Borgo Nuovo. Ma come: il primo ha appena nove passeggeri e, dietro, subito dopo, ce n’è un altro? Ci sono persone che aspettano un ora e anche più per prendere un bus – e magari non hanno altri mezzi di trasporto a disposizione – e noi, nel giro di due-tre minuti, abbiamo visto tre Tram, praticamente semi-vuoti? Non sarebbe più logico bloccare i Tram che girano vuoti e sostituirli con i bus elettrici? Che senso ha tenere in piedi 15 km di Tram che perdono un sacco di soldi? E che senso ha realizzare altre sei linee di Tram distruggendo la città se lo stesso servizio può essere realizzato con bus elettrici che, peraltro, costerebbero molto meno e non distruggerebbero la città? Forse perché il vero obiettivo è spendere i 600-700 milioni di euro? I candidati sindaci di Palermo non hanno nulla da dire su tale argomento?