- I grillini a Palermo: “Chi li ha visti?”
- Così come Ciaula scoprì la Luna, i grillini del Parlamento siciliano hanno scoperto che, nelle trattative per la Regione, praticamente vengono ignorati e considerati una ‘preda’ già nel ‘carniere’ del PD. A parte, ovviamente, il Cancelliero alle ricerca dei ‘moderati’…
- Il centrosinistra siciliano in ‘bilico’ tra le primarie e l’inciucio con la premiata ditta Miccichè-Lombardo
I grillini a Palermo: “Chi li ha visti?”
Ogni tanto i grillini siciliani si svegliano e si accorgono di non contare assolutamente niente. A Palermo è in corso una battaglia per le liste. Che fine hanno fatto gli esponenti del Movimento 5 Stelle? Non esistono. Non sanno nemmeno se presenteranno una lista. Si nascondo dietro la candidatura a sindaco di Franco Miceli, espressione del PD e dell’esperienza di Leoluca Orlando. Miceli ha già detto di essere d’accordo per il Tram in via Libertà. I grillini di Palermo, se non ricordiamo male, erano contrari al Tram di Palermo, figuriamoci al Tram in via Libertà. Da quello che sappiamo, nel Consiglio comunale uscente si sono ridotti in tre. Nell’ultimo anno si sono visti poco. Insieme con i consiglieri comunali orlandiani, qualche mese fa, hanno occupato l’aula del Consiglio comunale di Palermo – Sala delle Lapidi – perché volevano il Piano triennale delle opere pubbliche nel quale, con un emendamento furbastro, è stato ‘infilato’ il progetto per le sei nuove linee di Tram di Palermo. Il coinvolgimento della città, il dibattito con i cittadini per sapere cosa pensano di un progetto che coinvolge il futuro della città, tutto finito. L’esperienza del Movimento 5 Selle di Palermo è svanita. Su 11 candidati sindaci di Palermo non ce n’è nemmeno uno grillino. I grillini di Palermo, oggi, sono allineati & coperti sotto l’egida del PD. Ribadiamo: ancora non si sa nemmeno se alle elezioni comunali di Palermo ci sarà la lista del Movimento 5 Stelle. Un disastro politico totale.
Così come Ciaula scoprì la Luna, i grillini del Parlamento siciliano hanno scoperto che, nelle trattative per la Regione, praticamente vengono ignorati e considerati una ‘preda’ già nel ‘carniere’ del PD. A parte, ovviamente, il Cancelliero alle ricerca dei ‘moderati’…
Non va meglio nel Parlamento siciliano. Dove, a parte i comunicati stampa belligeranti contro il Governo regionale di Nello Musumeci, i grillini – politicamente parlando – non esistono. Ufficialmente, il Movimento 5 Stelle – stando ai numeri in Assemblea regionale siciliana – è il primo partito della Sicilia. Ma è come se non esistesse. A parte un comunicato stampa di ieri diramato dal capogruppo dei grillini all’Ars, Nuccio Di Paola: “Leggo sulla stampa di date, metodi e perfino della decisione di fornire un nome per partito per celebrare le primarie del campo progressista, che, tra l’altro, non sono nemmeno certe. Alla riunione di Mercoledì scorso tra i gruppi presenti non s’è detto nulla del genere, se le premesse sono queste posso solo dire che il tavolo costituito rischia di naufragare in partenza. Quello di Mercoledì è stato un incontro per cercare di trovare la convergenza verso un metodo di scelta dei temi, della squadra e del candidato per le prossime elezioni regionali che passerà dalla costituzione di un comitato tecnico che dovrà occuparsi di fare delle proposte. E non è nemmeno detto che questo metodo preveda le primarie. Non capisco, quindi, da dove saltino fuori presunte date e metodologie di cui non si è minimamente discusso. Il metodo va trovato senza fusioni a freddo, ma coinvolgendo ed infiammando i territori. Finora non c’è assolutamente nulla di deciso. Il M5S garantisce il rispetto, ma pretende lo stesso dagli altri. Con queste premesse non si va da nessuna parte”.
Il centrosinistra siciliano in ‘bilico’ tra le primarie e l’inciucio con la premiata ditta Miccichè-Lombardo
Dal comunicato viene fuori che in Sicilia, nel centrosinistra, un partito, il PD, che cinque anni fa, controllando il Governo della Regione e tutto il sottogoverno siciliano ha preso l’11%, controlla tutto. Mentre i grillini – questo viene fuori – non contano nulla e non vengono nemmeno considerati. Un’esperienza politica e sociale importante, che in Sicilia, in termini elettorali, è andata oltre il 30%, ridotta al nulla da un partito – il PD – che considera il Movimento 5 Stelle una ‘preda’ ormai catturata e messa nel ‘carniere’. Incredibile. Tutti sappiamo che cosa ‘bolle’ nella pentola del PD siciliano, partito trasformista a 24 carati. All’affacciata il PD prepara le primarie con la sinistra di Claudio Fava e quello che resta dei grillini; di fatto, i ‘compagni’ del PD siculo aspettano, o meglio, sperano che dall’altra parte – cioè nel centrodestra – Gianfranco Miccichè e Raffaele Lombardo sfascino questo schieramento politico, a cominciare dal Comune di Palermo, per poi dare vita all’inciucio con il PD nella speranza – a nostro avviso vana – di vincere le elezioni regionali. Se l’operazione riuscirà – e secondo noi non riuscirà, perché a Palermo Miccichè e Lombardo stanno franando – PD, Miccichè e Lombardo diranno ai ‘Favi’ e ai grillini: “Venite con noi che ci prendiamola Regione”? Il Cancelliero grillino sta preparando l’improbabile strada “aprendo ai moderati”: ovvero un’ammucchiata di grillini. PD, Miccichè e Lombardo insieme appassionatamente a caccia di potere & poltrone alla Regione. Non succederà, perché a Palermo, ribadiamo, Miccichè e Lombardo sono stati ‘sgamati’ e al loro, solito gioco trasformista hanno ‘abboccato’ solo i leghisti di Salvini (all’affacciata è così, nei fatti mezza Lega non voterebbe mai il candidato di Miccichè al Comune di Palermo: esiste il voto disgiunt0). Ma se dovesse succedere, cioè se Miccichè e Lombardo dovessero scoprire le carte e ‘chiudere’ l’inciucio con il PD, ci sarebbe da ridere. Riuscite a immaginare Claudio Fava e i grillini con Miccichè, Lombardo e il PD? A noi viene da ridere al solo pensarlo!
Foto tratta da Palermo la Repubblica
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