Ha fatto tutto Gianfranco Miccichè. Lui ha analizzato. Lui ha considerato. Lui ha rilevato. Lui ha accertato. Lui ha appurato. Lui, alla fine, novello Oracolo di Delfi in salsa siciliana – durante l’inaugurazione di una mostra nel Palazzo Reale di Palermo – ha consegnato il dotto responso che passerà alla storia, alla geografia, alla mitografia e alla fantasia. Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci? Non va, non obbedisce, usa la sanità solo per curare i malati mentre gli ‘amici’ leccano la sarda. No, così non va. Musumeci va sostituito. Gli assessori regionali? “Non si sono dimostrati uomini” (un paio li ha designati lo stesso Miccichè: cosa che capitano). Roberto Lagalla? Si deve ritirare da candidato sindaco di Palermo. Lo farà ritirare l’UDC nazionale, che prende ordini da Miccichè. Basta che Gianfranco alza il telefono e chiama l’UDC di Roma, dall’altra parte del telefono si sente un urlo: “Comandi!”. Fratelli d’Italia? Si debbono accodare: debbono accettare ‘i suvicchiaria il candidato unico non del centrodestra ma dello stesso Miccichè, ovvero Francesco Cascio. Perché una volta acciuffato il Comune di Palermo Miccichè si può intestare la vittoria per poi ‘sbarellare’ Musumeci dalla Regione. Chi dovrebbe sostituirlo? Ovviamente un esponente del centrosinistra, schieramento che deve vincere le elezioni regionali siciliane, perché solo una maggioranza di centrosinistra alla Regione può garantire la rielezione di Miccichè alla presidenza dell’Assemblea regionale siciliana. Tutti si debbono mettere a disposizione – ‘goniometro’ alla mano – per assecondare i disegni-capricci di Miccichè. Sennò Miccichè si arrabbia e noi tutti siamo avviliti, spaventati, anzi terrorizzati…
I vertici di Fratelli d’Italia devono prendere esempio dai leghisti di Matteo Salvini, noti ‘geni’ della politica, che a Palermo hanno trovato la via corretta per raggranellare, se andrà bene, due consiglieri comunali a Palermo, per poi scomparire alle elezioni regionali. Salvini sì che è intelligente: ha ceduto tutto in cambio di niente: ma ha accontentato Gianfranco Miccichè. Vi pare poco? Pensate un po’ con quale faccia i candidati della Lega andranno a cercarsi i voti tra i palermitani: hanno fatto opposizione al sindaco uscente, Leoluca Orlando, e ora si ritrovano a sostenere il candidato sindaco di Gianfranco Miccichè, cioè del migliore alleato dello stesso Orlando. La stessa cosa, se vogliono distruggere il proprio partito, la debbono fare Giorgia Meloni e ‘Gnazio, al secolo Ignazio la Russa: debbono ‘consegnarsi’ a Miccichè, per consentirgli di prendersi il Comune di Palermo. Poi per dargli modo di ‘accoppare’ – politicamente parlando, s’intende – prima il presidente uscente, Musumeci, e poi tutto il centrodestra, per consegnare la Regione siciliana al PD. In cambio il centrosinistra regalerà ai siciliani Miccichè presidente del Parlamento siciliano per altri cinque anni. E il PD regalerà ai siciliani un altro presidente in stile Rosario Crocetta…