- Viviamo un momento storico unico nella storia politica e culturale di Palermo: centrodestra e centrosinistra sono alla frutta. Si reggono in piedi per mancanza di alternative. Ma un’alternativa c’è. Adesso è il momento dell’intelligenza pragmatica
- Fratelli d’Italia, il professore Lagalla, i renziani, Siciliani Liberi di Ciro Lomonte, Italexit e Popolo delle famiglie mettano da parte le ideologie e lavorino insieme per il bene della città
- Oggi, a Palermo, centrodestra e centrosinistra rappresentano solo il vecchio della politica affaristico-appaltizia
Viviamo un momento storico unico nella storia politica di Palermo: centrodestra e centrosinistra sono alla frutta. Si reggono in piedi per mancanza di alternative. Ma un’alternativa c’è. Adesso è il momento dell’intelligenza pragmatica
La possiamo avanzare una proposta operativa pragmatica per il futuro di Palermo? Il futuro, piaccia o no, passa per le elezioni comunali che si celebreranno tra meno di due mesi. Da quello che si capisce in queste ore il futuro dovrebbe passare o dall’ammucchiata di centrosinistra, già definita con il sindaco uscente Leoluca Orlando in testa. con il PD e, in generale, con la finta sinistra di Rifondazione comunista e con quello che resta – veramente poco – del Movimento 5 Stelle. Dall’altra parte è in fase di definizione il vecchio centrodestra, con mezza Forza Italia, mezza Lega in attesa che Fratelli d’Italia perda la faccia ‘addizionandosi’ con questi soggetti. Da qui la nostra proposta: perché Fratelli d’Italia, il professore Roberto Lagalla e Ciro Lomonte con Siciliani Liberi, Italexit e il Popolo della famiglie non trovano un pragmatica intesa politica e vanno ad amministrare la città? Attenzione: questo è un momento storico: centrodestra e centrosinistra classici, a Palermo, in questo momento, sono con il culo a terra. Il centrosinistra ha distrutto una città tra appalti & affari; il centrodestra targato Forza Italia gli ha tenuto bordone. Sono due schieramenti politici penosi, scadenti, usurati, usati. Questi due schieramenti, oggi, sunnu muru cu muru cu ‘u spitali… Se uno dei due schieramenti continuerà ad amministrare Palermo, ebbene, ciò avverrà non perché sono irresistibili dal punto di vista del consenso popolare, ma perché gli avversari che potrebbero contrastarli e batterli sono divisi.
Fratelli d’Italia, il professore Lagalla, i renziani, Siciliani Liberi di Ciro Lomonte, Italexit e Popolo delle famiglie mettano da parte le ideologie e lavorino insieme per il bene della città
Oggi è il momento di imprimere un vera svolta alla vita politica, sociale, economica e culturale di Palermo. Fratelli d’Italia è un partito sano, in ascesa, con una leader – Giorgia Meloni – molto amata da tanti italiani per la sua schiettezza, per la capacità – che è una grande capacità – di dire pane al pane e vino al vino senza ricorrere ai sofismi da quattro soldi. Il professore Lagalla è un affermato professionista che ha dimostrato buone doti manageriali nella gestione dell’università del capoluogo siciliano (certo, da assessore regionale alla Formazione professionale avrebbe potuto fare di più, ma glielo perdoniamo); Ciro Lomonte è un grande conoscitore dell’arte e dell’architettura e potrebbe dare tanto alla Capitale di una Sicilia dove ancora oggi domina la sottocultura della mafia con i colletti bianchi, in alcuni casi travestita da antimafia, come hanno dimostrato le recenti cronache giudiziarie; non conosciamo bene il Popolo delle famiglie, ma ci risulta che hanno lavorato bene nel loro ambito; Italexit di Gianluigi Paragone è un partito in ascesa che, partendo da zero, ha già superato il 3% nei sondaggi. Con il professore Lagalla si è già schierata Italia Viva di Matteo Renzi. Qualcuno storcerà il naso. Noi – che Renzi lo abbiamo attaccato in tutte le salse – diciamo che in questo momento i renziani di Palermo hanno fatto la scelta giusta. In questa fase delicatissima le ragioni dell’unità debbono prevalere sulle divisioni.
Oggi, a Palermo, centrodestra e centrosinistra rappresentano solo il vecchio della politica affaristico-appaltizia
Chi sarebbero gli avversari di un’eventuale alleanza tra Fratelli d’Italia, il professore Lagalla, i renziani, Ciro Lomonte e Siciliani Liberi, Italexit e Il Popolo delle famiglie? Gianfranco Miccichè, Francesco Cascio e i leghisti da una parte e Orlando, il PD e i grillini dall’altra parte? Osservateli bene: non si reggono in piedi, sono tutti politicamente falliti. Lo diciamo ai vertici nazionali di Fratelli d’Italia, al professore Lagalla, ai renziani, a Ciro Lomonte, ai vertici di Italexit, al Popolo delle famiglie: avete tra le mani la possibilità di fare un calcio alla vecchia politica di Palermo, di liberare Palermo da quel grande crimine urbanistico che è il Tram con tutte le ‘tossine’ appaltizie che si trascina dietro; avete la possibilità di dare vita a una Primavera di Palermo: non quella finta degli anni ’80 del secolo passato, con Vito Ciancimino che continuava a rimestare nel torbido, ma a una vera Primavera di Rinascita. Non sprecate quest’occasione!
Foto tratta da Rosalio
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