- Sempre più accese le polemiche tra Cgil, Cisl e Uil da una parte e il Sifus Confali dall’altra parte
- Permessi sindacali e privilegiati
- Hanno condannato gli operai forestali al precariato a vita
- Le idee confuse
- Il tempo del sindacato confederale serio dei Tripi, Tornabene e Colonna è finito
da Maurizio Grosso
Segretario Generale Sifus Confali
riceviamo e pubblichiamo
Sempre più accese le polemiche tra Cgil, Cisl e Uil da una parte e il Sifus Confali dall’altra parte
E’ davvero singolare che le potenti segreterie dei sindacati confederali non siano riusciti a dormire né la notte di Pasqua e nemmeno quella di pasquetta per studiare come difendere l’art 46 bis del CCNL dei lavoratori idraulico forestali. Alle fine delle 2 notti insonni, ossia, la mattina del 19 Aprile, hanno valutato bene di difendere anziché l’art. 46 bis che è, come vedremo, indifendibile anche per mistificatori di professione, ciò che nessuno ha mai attaccato, ossia il CCNL in generale. Hanno deciso inoltre, di attaccare il sindacatino di serie C, denominato, Sifus. poiché li incalza quotidianamente costringendoli a “lavorare” e a ridurre i loro “tracchiggi”. Ovviamente, non appena hanno “attaccato” il Sifus, per il terrore di rimanere altre decine di notti insonni e perdere, nei confronti di esso, ancora più terreno sindacale, hanno messo le mani avanti, dichiarando che dopo l’ “editto” del 19 Aprile non risponderanno ad eventuali attacchi sindacali promossi naturalmente dal sindacatino di C.
Permessi sindacali e privilegiati
Detto ciò bisogna fare chiarezza:
1) Il Sifus non ha mai attaccato i Contratti collettivi in quanto li ritiene baluardo dei diritti dei lavoratori tant’è vero che, quando è stato chiamato a sottoscriverli, si è sempre rifiutato. poiché li ha ritenuti, in termini di diritti e tutele, peggiorativi rispetto i precedenti. CGIL CISL UIL, invece, firmano i contratti anche quando sono peggiorativi per i lavoratori e non recepiscono la parte economica del Ccnl, poiché “ammuccunu” con l’assistenza contrattuale, gli enti bilatareli, i permessi sindacali, ecc. L’ultimo Cirl regionale siciliano, di fronte alla garanzia del “nulla “per i lavoratori assegna a CGIL CISL e UIL lo stesso numero di permessi sindacali di quando i forestali erano in 35 mila. Con questi permessi mantengono i rapporti clientelari con i lavoratori (solo lenticchieda li stima gratis?). Spesso il Sifus ha lottato per il rispetto di articoli importanti del CCNL non sottoscritto mentre i confederali si sono girati dall’altra parte per garantire loro privilegiati. Vedi, in ultimo, il caso dell’Art 39 dei CCNL dei Consorzi di bonifica che prevede il rispetto dell’anzianità di servizio nel turnover.
Hanno condannato gli operai forestali al precariato a vita
2) Il Sifus ha attaccato ed attaccherà quotidianamente CGIL, CISL e UIL per aver introdotto nell’ultimo CCNL dei lavoratori idraulico forestali sottoscritto nel dicembre 2021, l’art.46 bis e l’allegato N (hanno assegnato ad alcune attività la caratteristica della stagionalità statuendola) poiché consente ai datori di lavoro, in questo caso ai Governi regionali, di sfuggire alle infrazioni rilevate dalla Commissione europea per l’uso continuato dei contratti a termine. Con questa meschinità contro i forestali, i sindacati confederali consegnano ai Governi regionali un regalo formidabile, poiché non saranno obbligati a trasformare i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. La proposta di legge del Governo Musumeci punta su questo meccanismo per non stabilizzare.
Le idee confuse
3) Nell’ editto di giorno 19 , i sindacati confederali dopo aver sostenuto che la stabilizzazione dei forestali dipende dalla volontà politica dei Governi e non dalle sentenze (condividiamo in pieno), attaccano il Sifus perché, per oltre 10 anni, avrebbe fallito con la lotta per la stabilizzazione medesima sia con il disegno di legge di iniziativa popolare 104, sia con il ddl 1009 promosso da 9 parlamentari di maggioranza ed opposizione. Segreterie generali confederali, mettetevi d’accordo con voi stessi! Delle due, una: la mancata stabilizzazione dipende dai Governi regionali o dipende dal Sifus? Se, come sostenete, dipende dalla volontà dei Governi regionali, è compito del sindacato con gli attributi (Sifus) rivendicarla da quando si nasce fino al risultato, dimostrando, grazie a competenze che vi sognate, i canali di finanziamento. Vi informiamo che in Campania su meno di 3000 forestali, 1300 sono a tempo indeterminato e 1700 a tempo determinato. Oltre il 90% delle risorse complessive utilizzare derivano da fondi extraregionali. Nella nostra proposta siciliana, i fondi extraregionali incidono per il 60% circa. Quindi, come vedete, la nostra proposta ha tutte le caratteristiche per diventare, attraverso la lotta, legge.
Il tempo del sindacato confederale serio dei Tripi, Tornabene e Colonna è finito
Voi, invece di lottare per la stabilizzazione, in 12 anni, avete cambiato posizione 3 volte sostenendo in pompa magna financo la proposta Cracolici (Antonello Cracolici, ex assessore regionale) che ai forestali cancellava anche le garanzie occupazionali previste dalla legge. Purtroppo, sono finiti da un bel pezzo i tempi del sindacato confederale ancora serio di Tripi, Tornabene e Colonna in cui, nonostante ognuno agiva nel suo ambito, c’era il dovuto rispetto. In conclusione, premesso che per il Sifus rappresentate, nonostante il vostro blasone, “meno di nessuno” come vi dimostriamo quotidianamente e in tutte le circostanze in cui sciaguratamente il fato ci mette nello stesso tavolo di confronto, inviamo tutte e 3 i Segretari Regionali ad un confronto pubblico relativamente i settori forestali, dei consorzi e dell’ESA per fare chiarezza.
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