- Sembra l’Uovo di Colombo, invece il nuovo imbroglio ai danni dei consumatori consente un aumento ingenti guadagni, soprattutto se il prodotto viene venduto in milioni di confezioni. Scatta la denuncia all’Antitrust e alla Magistratura
- Il pezzo rimane invariato, ma il prodotto diminuisce
Sembra l’Uovo di Colombo, invece il nuovo imbroglio ai danni dei consumatori consente un aumento ingenti guadagni, soprattutto se il prodotto viene venduto in milioni di confezioni. Scatta la denuncia all’Antitrust e alla Magistratura
In Italia – Paese dove è andata in scena un’incredibile speculazione sul gas sotto gli occhi ‘distratti’ delle autorità – non sanno più cosa inventarsi per fregare i consumatori. L’ultima trovata – sperimentata a quanto pare con un certo ‘successo’ durante le vacanze pasquali – si chiama Shrinkflation ed è stata subito ‘sgamata dal Codacons – sigla che sta per Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori – che ha presentato un esposto all’Antitrust e a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia. Vediamo di che si tratta. La parola Shrinkflation è inglese e dovrebbe indicare una sorta di rivisitazione al ribasso dei prodotti da vendere con un rimpicciolimento delle confezioni: particolare che, spesso, sfugge agli occhi di milioni di consumatori. Ma non a tutti: tant’è vero che i trucco è stato scoperto e denunciato. “Sul fenomeno ‘Shrinkflation, ossia la riduzione delle quantità dei prodotti confezionati venduti al pubblico mantenendo invariati i prezzi, dovranno indagare la magistratura e l’Antitrust”, dice il Codacons. Secondo il quale è necessario “aprire indagini volte a verificare se la prassi avviata dai produttori e tesa a ridurre le quantità dei prodotti venduti ai consumatori senza ridurre il prezzo delle confezioni, possa costituire fattispecie penalmente rilevanti, dalla truffa alla pratica commerciale scorretta”. Il Codacons chiede, inoltre, che su questa vicenda vengano sentiti i rappresentanti di Mise, Mef, Federalimentare e ISTAT.
Il pezzo rimane invariato, ma il prodotto diminuisce
Scrive Help CONSUMATORI riporta un’ulteriore dichiarazione del Codacons: “In sostanza il cartellino del prezzo resta esattamente lo stesso (in alcuni casi aumenta seppur di poco) mentre la confezione del prodotto – sia esso un flacone di detersivo, una bottiglia di vino o una scatola di fazzoletti, un pacco di biscotti ecc. – è leggermente più piccola, o contiene qualche unità di prodotto in meno. Un trucchetto che consente enormi guadagni alle aziende produttrici ma di fatto svuota i carrelli e le tasche dei consumatori, realizzando una sorta di inflazione occulta”. La parola Shrinkflation deriva shrinkage (contrazione) e inflation (inflazione). “Tutto questo – prosegue il Codacons – avviene sotto lo sguardo per lo più inconsapevole dei consumatori, che difficilmente si chiedono se il contenuto di quello che comprano magari di solito sia lo stesso di qualche tempo prima”. Fra l’altro, i consumatori “tendono ad essere sempre sensibili al prezzo, ma potrebbero non notare piccoli cambiamenti nella confezione o non fare caso alle indicazioni, scritte in piccolo, sulle dimensioni o sul peso di un prodotto. Spesso, inoltre, ad una diminuzione del quantitativo di prodotto si associa un nuovo packaging e un restyling visivo così da rendere il tutto ancor più accattivante”.
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