- Lo dice il presidente del Movimento per l’Indipendenza e l’Autonomia della Sicilia (MIAS), Umberto Mendola, che annuncia di aver notificato tramite il professore Daniele Granara una diffida giudiziaria alla presidenza del Consiglio dei Ministri e alla presidenza della Regione siciliana
- “Andremo fino al TAR Sicilia e poi in Commissione europea”
Lo dice il presidente del Movimento per l’Indipendenza e l’Autonomia della Sicilia (MIAS), Umberto Mendola, che annuncia di aver notificato tramite il professore Daniele Granara una diffida giudiziaria alla presidenza del Consiglio dei Ministri e alla presidenza della Regione siciliana
Umberto Mendola, leader del MIAS, acronimo che sta per Movimento per l’Indipendenza e l’Autonomia della Sicilia, non è una persona che molla le battaglia che intraprende. Anche se incontra difficoltà va avanti. Anzi, più difficoltà incontra e più viene fuori determinato. Ha intrapreso varie battaglie politiche in difesa della Sicilia e della verità: come quella sull’articolo 15 dello Statuto sulle Prefetture. Oggi in un comunicato Mendola annuncia che, attraverso il professore e avvocato Daniele Granara ha notificato una diffida giudiziaria alla presidenza del Consiglio dei Ministri e alla presidenza della Regione siciliana. Tema: l’obbligo, da parte di queste due istituzioni. a dare corso “senza ulteriori indugi e concretamente ai dettami costituzionali per l’adempimento dei compiti e delle funzioni di Governo previsti per la regione a Statuto Speciale come è la Sicilia”. Nella diffida si sottolinea la “mancata attuazione e violazione” degli articoli 15 e 31 dello Statuto siciliano e “sulla legittimità delle presenza delle Province e degli organi ed enti pubblici statali che ne derivano e cioè le Prefetture che per il su richiamato articolo 15 sono soppresse dal 15 Maggio 1946”. il MIAS chiede la soppressione delle Prefetture “poiché dette funzioni sono invece attribuite al presidente della Regione e agli assessori regionali, dagli articolo 20, 21 e 31 della Carta Costituzionale della Regione siciliana entro 30 giorni dal contestuale atto di diffida” notificato lo scorso 29 Marzo.
“Andremo fino al TAR Sicilia e poi in Commissione europea”
Mendola ricorda che già nel corso di una seduta del Parlamento siciliano, rispondendo ad una interrogazione parlamentare (“Chiarimenti circa la presenza delle Prefetture in Sicilia”), l’assessore alle Autonomie locali ha risposto, in sintesi, che in 75 anni il Parlamento siciliano non ha risolto il problema, poiché MANCANO le norme di COORDINAMENTO tra Stato ITALIANO e Statuto Autonomo Siciliano, ammettendo problemi di palese INCOSTITUZIONALITA’ (qui un nostro articolo). Mendola – che non lesina critiche al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè – precisa che, alla scadenza dei termini di legge, il MIAS procederà con la presentazione del giudizio al TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) sino alla Commissione Europea, per persistente violazione lello statuto Autonomo Siciliano”.
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