Il Mediterraneo tra terremoti, mare che si ritira, petroliere che affondano, guerre ai satelliti. E un sottomarino inglese che…

16 aprile 2022
  • Nel Mediterraneo sta succedendo di tutto ma facciamo finta di niente…
  • Terremoti, il mare che si ritira (o è la terra che si solleva?), una petroliera che affonda
  • Alfonso Luigi Marra: la guerra contro la Russia come una reazione psicotica di massa volta a cercare di creare qualcosa di tremendo a cui tentare imputare artificiosamente l’immenso fenomeno della fine dell’occidentalesimo  

Nel Mediterraneo sta succedendo di tutto ma facciamo finta di niente…

Il riferimento a possibili guerre nucleari nel Mediterraneo non è un’esagerazione. I russi sono convinti che dietro l’affondamento dell’incrociatore “Moskva” ci possa essere lo zampino di inglesi e americani. E precisano che “la guida e l’adeguamento del fuoco sull’ammiraglia della flotta del Mar Nero, l’incrociatore ‘Moskva’, sono state effettuate utilizzando i satelliti Starlink”. Da qui la guerra nello spazio che non annuncia nulla di buono. Non solo. Il premier della Russia, Putin, ha vietato a Boris Johnson e a molti altri membri del Governo di Sua Maestà di entrare in Russia. Immediata la replica del Regno Unito, che ha inviato a Gibilterra lo HMS Audacious, un sottomarino che è considerato uno dei veicoli subacquei più letali del mondo. “La nave di classe Astute è un sottomarino ‘Hunter killer – scrive scenarieconomici.it – utilizzato per attaccare e affondare altri sottomarini e navi di superficie con i suoi siluri ed è in grado di attaccare bersagli terrestri con i suoi missili da crociera Tomahawk”. Lungo 97 metri, lo HMS è attraccato accanto alla USS Georgia. Le notizie che dà scenarieonomici.it sono impressionanti: “L’Audacious è in grado di colpire bersagli fino a 1.200 km dalla costa con una precisione millimetrica. La sua velocità massima è di 30 nodi ed è la nave più recente della classe Astute. La nave è anche in grado di produrre il proprio ossigeno e acqua dolce dall’acqua di mare, il che significa che è in grado di sostenere lunghe missioni senza bisogno di prendere aria. In totale può navigare immersa fino a 90 giorni. L’Audacious non può entrare nel Mar Nero, data la chiusura dei Dardanelli, ma può minacciare la base russa in Siria a Latakia”. Dove si andrà a parare continuando così non riusciamo a comprenderlo.

Terremoti, il mare che si ritira (o è la terra che si solleva?), una petroliera che affonda

Non mancano i terremoti. Come la scossa registrata in queste re al largo della costa ionica, tra Siracusa e Catania di magnitudo 4.2. “Riattivazione della della faglia Alfeo-Etna, una enorme struttura sismogenetica ubicata nel mar Ionio occidentale”, dicono gli esperti. Però, nel mare siciliano, negli ultimi due mesi, si materializzano fatti strani: come una bassa marea che doveva durare un paio di settimane ed è ancora lì. E non si capisce se è una bassa marea o è la terra che si è sollevata, come sta avvenendo a Pozzuoli, dove i terremoti non mancano. Ma lì siamo nell’area dei Campi Flegrei e i terremoti sono di casa. Si offende qualcuno se diciamo he a noi questi segnali non ci piacciono proprio? In tutto questo, giusto per non farci mancare niente, nelle acque tunisine è affondata una nave petroliera con 750 tonnellate di carburante. Le notizie su questa nave sono spaventose. Si tratta della petroliera Xelo, una nave che batte bandiera della Guinea Equatoriale. Proveniva dall’Egitto ed era diretta a Malta. Doveva essere una di quelle navi che solcano i mari della Sicilia: una nave che stava a galla per combinazione. A un certo  punto l’acqua del mare ha allagato la sala macchine e l’equipaggio se l’è data a gambe. Le cronache parlano di cattive condizioni del mare. Abbiamo dato un’occhiata sulla rete e da quelle parti non risultano tempeste. La nostra impressione è che ad essere in cattive condizioni era la nave. Ma questo non si deve dire, sennò rompiamo i coglioni agli armatori che si debbono adeguare ai ‘ritmi’ dell’ultra liberismo globalista: risparmiare su tutto, anche sul personale. Come si fa in Italia dove, nel nome del ‘risparmio’ muoiono a ripetizione lavoratori nei luoghi di lavoro e muoiono anche studenti costretti da una legge infame sull’alternanza scuola-lavoro voluta dagli ex comunisti italiani che, ancora oggi, la difendono, come ha fatto proprio a Palermo l’attuale Ministro de Lavoro, Andrea Orlando, quello di ‘sinistra’…

Alfonso Luigi Marra: la guerra contro la Russia come una reazione psicotica di massa volta a cercare di creare qualcosa di tremendo a cui tentare imputare artificiosamente l’immenso fenomeno della fine dell’occidentalesimo  

A nostro modesto avviso è da seguire Alfonso Luigi Marra, personaggio eclettico assai: avvocato, costituzionalista, politico e anche attento osservatore della natura. Uno dei pochi politici che teme i cambiamenti climatici in corso. Interessante come incrocia il clima sempre più imprevedibile e la guerra in Ucraina: “HO INFINE CAPITO: LA MOBILITAZIONE UNIVERSALE CONTRO LA RUSSIA SERVE A CREARE UN NEMICO PER DISTOGLIERE DAL FATTO CHE IL GRANDE CAMBIAMENTO STA PER GIUNGERE E NULLA PUÒ FERMARLO PERCHÉ È FRUTTO DELLA FINE DEL CONSUMISMO A CAUSA DEL CLIMA. O dovremmo davvero credere che tutti siano convinti di star liberando l’Ucraina? Una ‘liberazione’ che tra poco sarà completa: tutti o profughi o morti o arresi ed il Paese interamente distrutto mentre l’Europa e l’Italia saranno economicamente alla rovina! Tutto questo non è semplice stupidità. È invece una reazione psicotica di massa volta a cercare di creare qualcosa di tremendo a cui tentare imputare artificiosamente l’immenso fenomeno della fine dell’occidentalesimo e del consumismo ed il grande cambiamento culturale che sta per avvenire”. Condividiamo tutto. Noi aggiungiamo soltanto i cambiamenti climatici, con l’Estate che si approssima e noi, in Sicilia, tutti tranquilli, come se lo scorso anno non avessimo avuto, a a Luglio ed Agosto le temperature più elevate d’Europa. Come se le temperature, a partire dal 2018, non fossero cresciute di anno in anno…

Foto tratta da Telestreet Arcolabeno

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