di Nota Diplomatica
Il testo d’accompagno a una recente Nota Diplomatica ha citato la Regina Giovanna di Castiglia – “Giovanna la pazza” – che, oltre a essere una famosa e infelice eccentrica, fu anche una straordinaria “madre di re”. I suoi sei figli arrivarono tutti su troni importanti. Eleonora, la primogenita, sposò due diversi Re, Emanuele I del Portogallo e poi Francesco I di Francia; Carlo (Carlo V d’Asburgo) sposò Isabella di Portogallo, mentre la Isabella figlia della “pazza” andò in sposa a Cristiano II, re di Danimarca; Ferdinando sposò Anna Jagellone; Maria sposò Luigi II, re di Boemia e di Ungheria, e Caterina convolò a nozze con Giovanni III, re del Portogallo. In mezzo a tutti questi altissimi titolati, chi fu dunque Anna Jagellone? Una cameriera d’osteria? Tenendo presente che “Ferdinando” è Ferdinando I d’Asburgo, colui che verrà incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero nel 1556, è ovvio che no. Nei fatti, la dinastia dei Jagelloni fu a lungo una delle più importanti d’Europa, anche se oggi è perlopiù dimenticata. Per iella storica, la famiglia si estinse: la linea maschile scomparve nel 1572 e quella femminile nel 1596. Il cuore del loro notevole impero era comunque fuori mano, troppo a Est. Comprendeva: Polonia, Lituania, Bielorussia, Ucraina, Lettonia, Estonia, Prussia Orientale, Boemia, Cechia e altri territori ancora. Mentre gli Jagelloni erano d’estrazione lituana – all’epoca la Lituania fu la nazione più grande d’Europa, arrivando fino in Ucraina – gran parte dell’attenzione dinastica si focalizzava sulla Polonia, governata in confederazione con il paese d’origine della famiglia. L’Europa non si ricorda più che una volta era Parigi ad andare a copiare la moda di Cracovia e non il contrario, come nel caso delle poulaines, le “scarpe polacche”, quelle buffe calzature dalle punte estremamente allungate che per oltre tre secoli tra il Medioevo e il Rinascimento furono di gran voga.
Sempre dalla Polonia arrivarono altre influenti novità, come la polonaise in campo musicale o le scoperte dell’astronomo Niccolò Copernico (Mikołaj Kopernik), l’astronomo e matematico polacco che dimostrò che era la Terra a girare attorno al Sole e non viceversa. L’immenso regno degli Jagelloni fu insieme cerniera e baluardo tra il resto dell’Europa e l’Impero Ottomano. Fu – e l’Austria lo ha dimenticato – l’allora famosa cavalleria pesante polacca a intervenire più volte per salvare Vienna dai “turchi”. I russi invece non riescono a dimenticare – e non perdonano – come la “splendente” Polonia li avesse guardati dall’alto in basso, per secoli interminabili, considerandoli dei barbari pezzenti, mezzo-mongoli da respingere dai propri confini. Per ironia della sorte, oggi è di nuovo la Polonia a proteggere la Germania mercantile e smilitarizzata dalla Russia… L’Europa Occidentale è convinta di non dover niente a nessuno. Culla di ogni finezza e sede della “vera” cultura, è tuttora un po’ risentita del fatto che gli americani e gli inglesi si siano permessi di salvarla dai Nazisti nel corso della Seconda guerra mondiale. Figuriamoci se può concedere di avere debiti culturali e storici nei confronti dei “grigi” Paesi dell’Est e tantomeno con i loro regnanti estinti. Comunque sia, i Jagelloni non se la prendono. Non ci sono più da un pezzo…
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