A Palermo è iniziato il ‘valzer’ degli sgomberi per le famiglie disagiate? Parlano Tony Pellicane, Asia-Usb, Potere al Popolo” e Sunia

14 aprile 2022
  • Improvvisamente a Palermo è iniziato un attacco agli ultimi della città che il Comune ha abbandonato. La nota di Tony Pellicane e di Asia-Usb e Potere al Popolo! 
  • La nota del SUNIA di Palermo
  • La sentenza del Consiglio di Stato sugli sgomberi a tutela delle famiglie fragili 
  • I candidati sindaci e i candidati al Consiglio comunale non hanno nulla da dire? E l’Arcivescovo della città? 

Improvvisamente a Palermo è iniziato un attacco agli ultimi della città che il Comune ha abbandonato. La nota di Tony Pellicane e di Asia-Usb e Potere al Popolo! 

Noi diamo spesso voce a Tony Pellicane, una delle poche persone che si occupa degli ultimi di Palermo. Stamattina abbiamo letto u paio di post brevi nei quali annunciava lo sgombero di una famiglia disagiata. Nella tarda mattinata, sulla sua pagina Facebook, è stato pubblicato un post a sua firma e a firma di Asia-Usb e di Potere al Popolo!. Leggiamolo insieme: “A Palermo esistono troppe situazioni anomale, soprattutto quando queste vanno a danno di famiglie disagiate. Forze dell’ordine che si inventano una procedura di sgombero di un alloggio confiscato occupato da una famiglia senza casa, quindi per estrema necessità, mai nessun documento ufficiale è stato notificato alla famiglia, tanto meno un’ordinanza di sgombero. Intanto nei confronti del nucleo familiare parte la cosiddetta strategia del terrore, la famiglia viene convocata telefonicamente a presentarsi presso il Comando dei Carabinieri, il maresciallo reitera la richiesta di andare via ma aggiunge che se non lo fanno saranno sgomberati. Ieri una pattuglia di carabinieri si reca presso l’alloggio in cui vive Piera e la sua famiglia e si lasciano andare a delle intimidazioni ancora più gravi, ad esempio l’eventuale possibilità che mamma e figlia minore possano finire in casa famiglia. Sempre ieri Piera viene contattata dalla UIGOS (Ufficio Investigazioni Generali e Operazioni Speciali della Polizia di Stato) e gli viene detto che oggi si sarebbero recati presso l’abitazione per visionare le condizioni. Ci consultiamo con il nostro avvocato che, giustamente, ci dice di chiedere a lor signori un regolare mandato, quindi eventualmente di farli accedere.
Stamattina si presentano due signori in borghese, alla nostra richiesta di identificarsi rispondono che sono agenti della UIGOS ma non mostrano nessun tesserino, con atteggiamento astioso dicono a Piera che doveva farli entrare all’interno dell’alloggio; chiediamo di visionare un regolare mandato, li mettiamo in difficoltà, anche perché Piera non è da sola, ma ci siamo noi del Comitato di lotta per la casa 12 Luglio, di Asia-Usb e di Potere al Popolo. Farfugliano qualcosa del tipo “ah, ma, in questi casi non serve alcun mandato”, noi restiamo fermi sulla nostra richiesta; quindi identificano il sottoscritto dicendomi che stavo impedendo loro di accedere all’interno dell’alloggio. Per fortuna ci sono i testimoni che potranno confermare che nessuno ha impedito qualcosa a nessuno. Abbiamo solo chiesto quanto previsto dalla legge”. Ancora: “Piera è cosciente che quell’alloggio non sarà la casa per la sua vita… ma visto che, soprattutto le forze dell’ordine, ripetono sino alla nausea che bisogna rispettare le regole, ok, comincino a farlo loro rispettando le procedure. In questa vicenda Piera non è assolutamente da sola e utilizzeremo qualunque strumento a nostra disposizione per far conoscere l’ennesimo abuso e sopruso a danno di gente che ha solo la sfortuna di vivere in una condizione di povertà”.

La nota del SUNIA di Palermo

C’è anche un comunicato del SUNIA, il Sindacato Unitario Nazionale degli Inquilini: “Famiglia con due minori minacciata di sgombero: il SUNIA di Palermo si rivolge al Prefetto chiedendo un intervento a tutela. La famiglia in questione, che abita in Passaggio dei Picciotti, 2, in un immobile confiscato, la scorsa settimana è stata informata che il 21 Aprile sarebbe stato eseguito lo sgombero con intervento delle forze dell’ordine. La coppia, con due bambine, di 10 anni e di 4 anni, non ha ricevuto nessun atto scritto di preavviso di sfratto o di sgombero, ma solo generici avvisi verbali – dichiara il segretario del SUNIA Palermo, Zaher Darwish -. Ci siamo appellati all’amministrazione comunale, che non sembra poter offrire nessuna concreta soluzione alternativa e dignitosa, che garantisca l’unità familiare”. Non sappiamo se si tratti dello stesso caso trattato da Tony Pellicane, da Asia-Usb e da Potere al Popolo!. “Giudichiamo imbarazzante e mortificante l’assenza di risposte valide da parte di chi governa la città e dagli assessori competenti per affrontare l’emergenza abitativa – aggiunge Darwish –. Non c’è nessuna idea, visione o comprensione della dimensione del disagio abitativo di tantissime famiglie di Palermo. Tanto è vero che ancora una volta abbiamo ricevuto ai nostri sportelli Consuelo, moglie e mamma di due bambine minori, convocata alla caserma dei Carabinieri dove è stata avvisata che Giovedì prossimo sarà buttata per strada insieme al marito e alle due figlie. Per tutti gli sgomberi chiediamo che il trasferimento sia garantito da casa a casa. Nessuno deve rimanere in mezzo alla strada. Non bastano i percorsi di accompagnamento, non rappresentano una soluzione al dramma della casa”. Proprio sul tema degli sgomberi il SUNIA, assieme a Sicet, Uniat e all’Unione degli inquilini ha manifestato il 21 Marzo scorso davanti alla Prefettura esprimendo forte preoccupazione per la situazione abitativa della città, aggravata dai pesanti riflessi dell’emergenza sanitaria, dalla ripresa delle esecuzioni degli sfratti per morosità incolpevole, dalla forte incidenza sui costi dell’abitazione dei rincari delle utenze domestiche e degli oneri condominiali per i servizi legati al consumo energetico. “Questo, e altri casi simili – conclude Zaher Darwish – sono stati al centro o della nostra iniziativa sindacale e oggetto della nostra preoccupazione, già espressa al presidio durante l’incontro in prefettura. E sono il motivo per cui ribadiamo l’urgenza di nuova convocazione, unitamente all’amministrazione cittadina”.

La sentenza del Consiglio di Stato sugli sgomberi a tutela delle famiglie fragili 

Ci permettiamo di ricordare che una sentenza del Consiglio di Stato del 10 Marzo scorso ha fatto chiarezza sui possibili sgomberi delle famiglie fragili. Gli eventuali sgomberi di famiglie che occupano abitazioni devono essere programmati e devono prevedere, da parte di Regioni e Comuni, un’assistenza concreta quale è il passaggio da casa a casa e, in particolare, dato che si riferisce a famiglie in disagio economico e sociale, in case popolari a canone sociale. “Il Consiglio di Stato, nel richiamare l’articolo 31–ter della legge 1 dicembre 2018, n. 132 – si legge in un articolo de Il Fatto Quotidiano – ha sottolineato come negli sgomberi si deve tenere conto non solo dei diritti dei proprietari ma dei livelli essenziali di assistenza delle famiglie interessate e, in tale contesto, il citato articolo 31-ter prevede la costituzione di una apposita cabina di regia che vede la presenza di rappresentanti della Prefettura, della Regione, del Comune e dell’ente competente in materia di edilizia residenziale pubblica… E’ il dettato normativo, secondo il Consiglio di Stato che delinea le iniziative finalizzate allo sgombero dell’immobile occupato, ma lo sgombero può avvenire nella tutela dei diritti primari delle persone e dei nuclei famigliari occupanti che versano in condizioni di fragilità e questo presuppone che gli enti locali eseguano un censimento per accertare le situazioni in disagio economico e sociale” (qui per esteso l’articolo sulla sentenza del Consiglio di Stato).

I candidati sindaci e i candidati al Consiglio comunale non hanno nulla da dire? E l’Arcivescovo della città? 

Così, una curiosità: l’argomento sgomberi non interessa ai candidati sindaci alle elezioni comunali di Palermo? E nemmeno ai candidati al Consiglio comunale? Gli ultimi non portano voti? A parte Potere al Popolo!, il resto della sinistra di Palermo è tutta ‘ferroviaria’? A Palermo ci sono circa 2 mila e 500 famiglie senza casa, più coloro i quali hanno occupato abusivamente edifici abbandonati. La politica cittadina non sembra interessarsi né degli uni, né degli altri. A parte, ovviamente, Potere al Popolo! Anche la Chiesa di Palermo non ha nulla da dire? Sappiamo che le parrocchie fanno tanto. Ma forse anche l’Arcivescovo della città dovrebbe dire qualcosa. Se non altro perché le circa 2 mila e 500 famiglie di senza casa della città, più le famiglie che hanno occupato abusivamente edifici qua e là sono persone in carne ed ossa. O no?

 

 

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