- E meno male che, nel 2020, IN PIENA PANDEMIA, si disse che mai più sarebbero stato toccati i fondi per la sanità. Invece si stanno riducendo per acquistare armi dai produttori italiani (che in parte sono anche editori di giornali) per portarle in Ucraina al signor Zelensky
- Per il Governo Draghi (e per i partiti che lo sostengono) l’inclusione di genere viene prima della sanità
- Ricordiamo che i tagli alla sanità – cominciati con il Governo Monti – sono stati effettuati per pagare la grande truffa ‘europeista’ del debito pubblico italiano. E soprattutto per questo che l’Italia deve uscite dall’Unione europea
E meno male che, nel 2020, in piena pandemia, si disse che mai più sarebbero stato toccati i fondi per la sanità. Invece si stanno riducendo per acquistare armi dai produttori italiani (che in parte sono anche editori di giornali) per portarle in Ucraina al signor Zelensky
Ricordate Marzo e Aprile del 2020, quando infuriava il Covid e negli ospedali italiani mancavano posti letto, posti in terapia intensiva e anche i medici? Ricordate cosa si diceva allora? “Mai più tagli ala sanità”. E invece cosa andiamo a scoprire? Che il Governo dei ‘Migliori’ di Mario Draghi e i partiti che lo sostengono – Movimento 5 Stelle, PD, Forza Italia, Lega, Italia Viva e Liberi e Ugual – si accingono a tagliare i fondi alla sanità! Sembra incredibile – anche perché la pandemia non è finita – ma è quello che sta succedendo. “È scritto nero su bianco nel documento di Economia e Finanza 2022 leggiamo in un articolo di Byoblu – in cui viene fatta una previsione degli investimenti che il Governo ha intenzione di fare per diversi settori, tra cui la sanità. Bene, il quadro che emerge è quello di una progressiva riduzione delle risorse destinate al settore. Se il 2020 e il 2021 hanno registrato un aumento della spesa sanitaria in percentuale PIL, rispettivamente il 7,4% e il 7,2%, dal 2022 inizia un inspiegabile declino. Nell’anno in corso le risorse per la sanità equivarranno al 7% del PIL, quindi -0,2% rispetto all’anno precedente. Per poi ridursi al 6,6% nel 2023, 6,3% nel 2024, e arrivare infine al 6,2% nel 2025″. In tre anni la spesa per la sanità italiana perde l’1% del PIL (Prodotto Interno Lordo). Del resto, Draghi e i guerrafondai che lo sostengono da qualche parte i soldi per aumentare del 2% del PIL le spese militari per dare le armi all’Ucraina di Zelensky li debbono trovare, no? Così hanno deciso, a partire dal prossimo anno, di ridurre le spese per la sanità. Ricordate cosa si diceva – sempre nella Primavera del 2020 – quando imperversava la pandemia e la politica ha ‘scopriva’ che nel 2019 i fondi per la sanità erano ai minimi termini? Che vergogna i Governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni che hanno ridotto i fondi alla sanità! Bene, sappiate che, nel 2025, i fondi della sanità italiana saranno ancora meno dei fondi per la sanità stanziati nel 2019! Un Governo serio, quello di Draghi, no? Così, per chiedere: la pandemia c’è ancora o è una minchiata?
Per il Governo Draghi (e per i partiti che lo sostengono) l’inclusione di genere viene prima della sanità
Non pensate, però, che i fondi che verranno tagliati alla sanità serviranno solo per le armi da dare al signor Zelensky per andare a scannare i russi nel nome della ‘pace’. Ci sono altre priorità che vengono prima della sanità. Quali? La transizione ecologica, la digitalizzazione, la mobilità sostenibile, l’istruzione e l’inclusione di genere. Sì, avete letto bene: la sanità, per il Governo Draghi e per i partiti che lo sostengono, viene dopo l’inclusione di genere… Un altro taglio riguarda l’istruzione. Che, nei prossimi tre anni, passerà dal 4% del PIL al 3,5% del PIL. Anche in questo caso i fondi serviranno per aumentare le spese militari. Teniamo conto che, in Italia – ma non soltanto in Italia – chi fabbrica armi è proprietario di giornali, anche importanti: questo spiega perché da quando è scoppiata la guerra in Ucraina non mancano gli ‘appelli morali’ per aiutare gli ucraini, magari portandogli armi che il Governo acquista dai fabbricanti di armi italiani.
Ricordiamo che i tagli alla sanità – cominciati con il Governo Monti – sono stati effettuati per pagare la grande truffa ‘europeista’ del debito pubblico italiano. E soprattutto per questo che l’Italia deve uscite dall’Unione europea
Ultima notazione. Nel 2018 in Italia si contavano 314 posti letto ordinari in ospedale ogni centomila abitanti. La media europea era di 530. La Germania poteva contare su 800 posti letto ogni centomila abitanti. La Francia 590. Nel 2000 l’Italia poteva contare su 268.000 posti letto, nel 2019 i posti letto si erano ridotti a 189.000. C’erano stati i tagli progressivi alla sanità italiana. Per fare che cosa? Per pagare le ‘rate’ di quella grande truffa ‘europeista’ che si chiama debito pubblico italiano. Ma questo non si deve dire: gli italiani non debbono sapere che l’Unione europea è una truffa e che, grazie all’Unione europea, deve essere completato il ‘saccheggio’ dell’Italia. Con una sapiente disinformazione hanno chiuso Alitalia. Tra due anni i cieli italiani saranno controllati da soggetti esteri, in buona parte tedeschi. Un paese turistico che si priva di una compagna aerea di bandiera! Non solo. Tra qualche anno con i ‘bandi europei’ toglieranno agli operatori italiani la gestione delle spiagge. Poi si prenderanno anche la gestione dei beni culturali. Tra dieci anni e forse meno gli italiani saranno camerieri in casa loro… Forse è per questo che Italexit – il partito che vuole fare uscire l’Italia dall’Unione europea – comincia a guadagnare voti? L’unica speranza è questa. Gli italiani lo capiranno?
Foto tratta da Cittadinanzattiva
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