Assotir e Codacons insieme contro le speculazioni sui carburanti

12 aprile 2022
  • Lavoreranno insieme nell’interesse dei cittadini 
  • Gli aumenti dei prezzi del gas e dei carburanti non sono legati – almeno fino ad oggi – alla guerra in Ucraina – ma sono frutto di speculazioni agevolate dall’Unione europea (in Italia con il silenzio del Governo Draghi)  

Lavoreranno insieme nell’interesse dei cittadini 

L’Assotir (Associazione delle imprese di autotrasporto) e Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori) hanno deciso di dare battaglia insieme contro le speculazioni sul prezzo dei carburanti. “Assotir – si legge in un comunicato – condivide la battaglia avviata dal Codacons contro le speculazioni sui listini dei carburanti, e ritiene indispensabili misure strutturali volte a contrastare gli illeciti sui prezzi e tutelare allo stesso tempo consumatori e autotrasportatori”. Così parla il vice presidente nazionale di Assotir e presidente nazionale settore A.T.P. derrate alimentari, Giuseppe Bulla, che sul tema del caro-carburante ha incontrato il Segretario Nazionale Codacons, Francesco Tanasi. “Sosteniamo le denunce presentate dal Codacons all’Antitrust e alle Procure della Repubblica che hanno portato a indagini sui fenomeni speculativi in tema di carburanti. Al pari dei consumatori, infatti, anche gli autotrasportatori – prosegue Bulla – subiscono un enorme danno dall’escalation dei prezzi di benzina e gasolio, con una crescita dei costi a carico delle imprese del trasporto oramai insostenibili”. Codacons e Assotir condividono l’esigenza di misure strutturali finalizzate a contrastare le speculazioni alla pompa, ridurre il peso fiscale sui carburanti e ottenere, nel lungo periodo, una riduzione dei listini di benzina e carburanti, ed in tal senso stanno definendo un pacchetto di proposte unitarie da presentare al Governo.

Gli aumenti dei prezzi del gas e dei carburanti non sono legati – almeno fino ad oggi – alla guerra in Ucraina – ma sono frutto di speculazioni agevolate dall’Unione europea (in Italia con il silenzio del Governo Draghi)  

Ricordiamo che in Italia, grazie anche a un Governo ‘distratto’, le speculazioni sull’energia sono ormai all’ordine del giorno. Benzina e gasolio, cica un mese e mezzo fa, costavano 2,2 euro al litro; sull’onda delle preteste degli autotrasportatori – ma non de cittadini – il governo è intervenuto per portare il prezzo dei carburanti a 1,7.1,8 al litro. Il provvedimento del Governo, entrato in vigore a Marzo, è stato prorogato per l’attuale di Aprile. Ma se alla fine del mese il Governo non prorogherà ulteriormente il provvedimento, il prezzo di benzina e carburanti tornerà a ,2 euro al litro. Non va meglio con il gas. L’aumento del prezzo del gas non ha nulla a che vedere con la guerra in Ucraina, ma è il risultato delle scelte liberiste dell’Unione europea. E’ stata la Te a consentire incredibili speculazioni denunciate a fine Febbraio nel corso di un question time alla Camere dei deputati. Anche in questo caso il Governo Draghi ha fatto finta di non capire… La verità è che gli italiani si meritano fino in fondo Draghi, i suoi Ministri e i partiti che lo sostengono. Si tratta di Movimento 5 Stelle, PD, Forza Italia, Lega, Italia Viva e Liberi e Uguali: partiti che, al di là delle parole , non hanno fatto nulla. Il Governo si era impegnato a ridurre il costo di carburanti e gas prendendo i soldi dagli extra-profitti incassati dalle società che distribuiscono carburanti e gas: ma non lo ha fatto, facendo pagare aumenti spaventosi ai cittadini e limitando i danni ai soli autotrasportatori che, scioperando, bloccherebbero l’Italia. Tanto i ‘capi’ di Movimento 5 Stelle, PD, Forza Italia, Lega, Italia Viva e Liberi e Uguali sono conviti che gli italiani ‘intelligenti’ torneranno a votarli: e i fatti dimostrano che hanno ragione.

 

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