di Ciro Lomonte
Candidato sindaco di Palermo di Siciliani Liberi, Popolo della Famiglia, Italexit
Una delle poche cose in cui l’amministrazione uscente si è veramente impegnata è l’accoglienza dei migranti, almeno nelle dichiarazioni ufficiali. Adesso però è ora di integrare ed accogliere anche i palermitani, finora quasi “odiati” dal municipio. In questi ultimi giorni la gazzarra orlandiana dell’accoglienza si sta concentrando sui profughi ucraini. È la solita trovata mediatica. Tutta la nostra solidarietà alle vittime di una delle tante guerre ancora in corso. Ma non a discapito di quei
palermitani che attendono da anni una soluzione, come pare siano intenzionati a fare in questi giorni. Facendo sloggiare da immobili sequestrati alla mafia famiglie che li occupavano da tempo per assegnarli a quelle provenienti dall’Ucraina. Sarebbe una non soluzione propagandistica. Precisiamo che l’occupazione abusiva di immobili, da parte di famiglie prive di reddito, a Palermo è un problema grave ed irrisolto. Palermo ha bisogno di passare dalla retorica della legalità alla legalità vera. Esistono le leggi e vanno applicate. La violenza privata non può essere tollerata. Naturalmente non si possono buttare persone indigenti in mezzo alla strada, come propone il World Economic Forum. Una soluzione abitativa, anche assai mediocre, a chi non ha dove andare e non ha un reddito per permettersi una casa, va data. Ma mai a discapito di chi ha diritto, per esempio, nelle graduatorie ufficiali, e di chi ha fatto i giusti sacrifici per comprare una casa. Citiamo non a caso il
WEF, perché secondo il suo ciambellano Schwab, ricevuto a Palazzo Chigi in pompa magna a Novembre scorso, l’uomo di oggi non dovrebbe più potersi permettere una casa. E invece il nostro obiettivo finale è “una famiglia una casa”, per quanto piccola possa essere.