Non sappiamo se l’Unione europea – dove non mancano certo i pagliacci – sia veramente intenzionata a rinunciare al gas russo. Anzi, se proprio la dobbiamo dire tutta, aspettiamo atti concreti e non solo chiacchiere dai vari Ursula von der Leyen, Olaf Scholz, Mario Draghi e via continuando. Ma sappiamo che il premier appena rieletto dell’Ungheria, Viktor Orban, non ha alcun intenzione di fare la minchiata di rinunciare al gas russo. Orban ha parlato chiaro: il suo Paese non ha alcun motivo per rinunciare al gas russo per sostituirlo con quello americano americano che, peraltro, è più costoso. Subito gli ‘europeisti’, quelli che si continuano a prendere il gas russo dicendo a parole – fino ad oggi è così – che possono fare a meno del gas russo lo stanno attaccando. Organizzeranno qualcosa per far saltare ‘democraticamente’ Orban? Ormai ci aspettiamo di tutto. Intanto il premier ungherese prosegue per la sua strada: ha deciso che pagherà il gas russo in rubli, facendo schiumare di rabbia gli ‘europeisti’. Sul piano pratico ed economico Orban ha spiegato che il suo Paese e la Russia hanno stipulato un contratto bilaterale e a questo sono vincolati. Se invece di pagare in dollari o euro l’Ungheria pagherà in rubli, ebbene, questo è un diritto dello Stato ungherese, che non deve chiedere certo il permesso a nessuno, tanto meno all’Unione europea. L’Ungheria verrà espulsa dalla Ue? Ci sono sempre Russia e Cina…