Lo sappiamo, c’è la guerra, ma ogni tanto un po’ di umorismo ci vuole. Anche n politica. E cosa c’è di più umoristico, di più divertente, di più comico del socialisti di Palermo che abbracciano il credo di Matteo Renzi e si alleano con il suo partito, Italia Viva? Pensate un po’ che accoppiata vincente: i socialisti di Palermo l’uomo politico che, da segretario del PD e da capo del Governo, ha smantellato lo Statuto dei lavoratori e ha introdotto il Jobs act… Sì, ‘socialismo’ allo stato puro, dalla parte dei lavoratori! Me leggiamo ‘sto comunicato che ci rallegra la giornata. Parla Roberto Sajeva, commissario provinciale del Partito Socialista italiano a Palermo: “I socialisti si dichiarano soddisfatti del progetto nato in comune con Italia Viva per le comunali”. Si parla, ovviamente, delle elezioni comunali di Palermo. “A seguito dell’annuncio fatto da Davide Faraone, anche il Psi di Palermo si dichiara soddisfatto del progetto nato in comune con Italia Viva in vista delle prossime elezioni comunali: la lista ‘Riformisti e popolari lavoriamo per Palermo. Questa lista – continua Sajeva – che integra ed espande il progetto della lista ‘Riformisti’ con cui il Psi è solito presentarsi alle amministrative di Palermo, è finalizzata ad accogliere tutte le anime del riformismo socialista, liberale, popolare e autonomista. Un’area trasversale, che può rappresentare un valore aggiunto per la città. Il Psi palermitano affronterà le amministrative a partire dal modello Draghi, cercando però di solidificarlo, estromettendo le aree populiste e sovraniste che hanno appestato il bipolarmismo coatto degli ultimi quindici anni. La lista “Riformisti e Popolari” è per il Psi una proposta concreta anche per la sinistra palermitana. Oltre a partecipare alla scrittura di un programma concreto per la città – conclude Sajeva – i socialisti tengono a sottolineare che, per riaffermare la sfida della ‘Primavera di Palermo’, alla lotta contro Cosa Nostra non sia più rimandabile una linea anticorporativa delle forze politiche, ovvero contro tutti quei monopoli di interesse (anche legali o quasi) che strangolano l’innovazione, l’espansione e l’accesso al lavoro. Oltre a costituire clientele mortificanti”.
Questo Roberto Sajeva è un genio della politica! Ottimo il riferimento al “modello Draghi”, perché Mario Draghi, quello del Britannia e dell’accoppamento della Grecia ‘cattiva e indebitata’, è un grande e fulgido esempio di socialismo ‘appena corretto’ dall’ultra-liberismo globalista… Bellissimo il passaggio dove si parla di “riaffermare la sfida della ‘Primavera di Palermo”. Peccato che durante gli anni della ‘Primavera di Palermo i socialisti erano all’opposizione. Ma che ci fa, via: non è che Robertino può conoscere tutta la storia della città? Arrinzamu e andiamo avanti, perché “avanti c’è posto”, gridavano negli anni ’70 i bigliettai dei bus di Palermo. Del resto, un ‘socialista’ che si unisce con i renziani – noti esponenti di ‘sinistra’ almeno quanto il PD, Leoluca Orlando, Rifondazione comunista e gli eterni appalti per il Tram di Palermo – può andare certo bene per la riaffermazione della ‘Primavera di Palermo’. Insomma, per dirla tutta, Robertino e il suo Psi, tra Statuto dei lavoratori ‘Ei fu’ e Jobs Act (speriamo che Giacomo Brodolini non si risvegli, sennò a casino finirebbe…), sono quasi quasi più a sinistra degli ‘americani’ del PSDI, quelli di Palazzo Barberini, i ‘rivoluzionari’ capeggiati da Giuseppe Saragat. Ma sì, il vero socialismo di Palermo rivivrà tra Roberto Sajeva e Davide Faraone. Sì, il Sole che ride…