“L’Italia – spiega – s’impegna a mandarci armi e munizioni necessari a difenderci, ma non soldati o piloti che combattono al nostro fianco e ciò non intaccherà per nulla la sicurezza italiana, che ovviamente sta a cuore al vostro governo. Di questo stiamo parlando. Va aggiunto che lavorare per la sicurezza ucraina significa per l’Europa lavorare anche per la sua sicurezza”. Secondo Kuleba “siamo nel mezzo della guerra, il peggio deve ancora venire. L’Ucraina ha vinto la battaglia di Kiev, ma quella per il Donbass e nel Sud sta per cominciare e sarà terribile, devastante, lo prova tra l’altro lo scempio di Mariupol. Noi siamo pronti, non ci tireremo indietro e speriamo nel vostro sostegno”.
(ITALPRESS).
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