Su Sputnik Italia leggiamo una notizia che ci colpisce: nel Governo della Germania c’è chi si oppone a fornire altre armi all’Ucraina. Sputnik Italia cita una dichiarazione che il vicecancelliere tedesco e capo del Ministero dell’Economia, Robert Habek, ha rilasciato al quotidiano Rheinische Post: “Con tutto ciò che facciamo, siamo molto attenti a non fare un passo avventato che potrebbe trasformare la Germania in un oggetto di attacco dalla Russia”. La notizia è in contraddizione con quanto abbiamo letto su scenarieconomici.it, dove si dice che la Germania ha autorizzato l’invio di mezzi blindati in Ucraina. Ora invece leggiamo ina notizia che invece va in assonanza con un articolo, pubblicato sempre da scenari economici.it, che riprende un’intervista che Martin Brudermuller, CEO della BASF, colosso della chimica tedesca, con un fatturato mondiale pari a 59 miliardi di dollari, ha rilasciato in un’intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine: “Non è sufficiente abbassare tutti il riscaldamento di 2 gradi ora dato che la Russia copre il 55 per cento del consumo tedesco di gas naturale… molte cose crollerebbero” dato che “avremmo alti livelli di disoccupazione e molte aziende fallirebbero. Questo porterebbe a danni irreversibili… Per dirla senza mezzi termini, questo causerebbe la peggior crisi per l’economia tedesca dalla fine della seconda guerra mondiale e distruggerebbe la nostra prosperità. Per molte piccole e medie imprese in particolare, potrebbe significare la fine. Non possiamo rischiare!”.
Questa notizia romperebbe l’unanimità dei componenti del Governo della Germania, che fino ad oggi si sono sempre schierati per fornitura di armi e sostegno all’Ucraina. Non leggiamo su altri giornali la dichiarazione del Ministro dell’Economia tedesco, Robert Habek, ma ci sembra improbabile che Sputnik Italia si sia inventato una notizia citando, peraltro, un giornale tedesco. Tra l’altro, la motivazione addotta da Habek è piuttosto forte: “… siamo molto attenti a non fare un passo avventato che potrebbe trasformare la Germania in un oggetto di attacco dalla Russia”. Sarà interessante capire cosa farà, adesso, l’Unione europea, fino ad oggi ‘sparata’ su posizioni guerrafondaie contro la Russia. I ‘capi’ della Ue cominceranno a meditare sulle parole del leader cinese, Xi Jinping, che ha invitato i Paesi della Ue a non farsi “lavare il cervello” dagli americani?
Foto tratta da EURACTIV.com