Basta con il sistema dell’appalto mercato per la gestione del del collegamento via mare fra Messina e Reggio Calabria. Lo scrive in una lettera indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini, e al Sottosegretario delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri, il segretario generale del sindacato ORSA, Mariano Massaro. “La gara per l’affidamento del servizio di trasporto marittimo veloce di passeggeri tra Messina e Reggio Calabria – scrive Massaro – è andata deserta. L’unica offerta l’ha presentata la compagnia di navigazione di Trapani, Liberty Lines, esclusa con provvedimento dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. E’ il risultato del sistema farraginoso adottato per l’affidamento di un servizio essenziale che, alla stessa stregua del collegamento marittimo fra Messina e Villa S. Giovanni, è fondamentale per la garanzia della continuità territoriale tra la Sicilia e il Continente. Non si comprende il motivo per cui si è giunti a rischiare l’interruzione del servizio quando sarebbe sufficiente valorizzare l’opportuna Legge del 13 ottobre 2020, n. 126, per calmierare definitivamente il sistema”.
Il segretario generale del sindacato ORSA riporta l’articolo 89-bis della citata legge nazionale n. 126 del 2020. “Collegamenti ferroviari via mare tra la Sicilia e la penisola 1. All’articolo 47 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, il comma 11 -bis è sostituito dal seguente: «11 -bis . Al fine di migliorare la flessibilità dei collegamenti ferroviari dei passeggeri tra la Sicilia e la penisola, il servizio di collegamento ferroviario via mare di cui all’articolo 2, comma 1, lettera e), del decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione n. 138 T del 31 ottobre 2000 può essere effettuato anche attraverso l’impiego di mezzi navali veloci il cui modello di esercizio sia correlato al servizio di trasporto ferroviario da e per la Sicilia, in particolare nelle tratte di andata e ritorno, Messina-Villa San Giovanni e Messina-Reggio Calabria, da attuare nell’ambito delle risorse previste a legislazione vigente destinate al Contratto di programma-parte servizi tra lo Stato e la società Rete ferroviaria italiana Spa e fermi restando i servizi ivi stabiliti”. Dopo di che Massaro aggiunge: “Alla luce dei fatti è stato ‘archiviato’ il Decreto che prevede di inserire la tratta Messina – Reggio Calabria all’interno del contratto di programma fra lo Stato e Rete Ferroviaria Italiana e, contro ogni logica, si è proceduto con una gara d’appalto a mercato il cui esito pone un serio interrogativo sulla continuità del collegamento marittimo. Il servizio in esame è provvisoriamente affidato, fino al prossimo mese di Settembre, alla Società di navigazione Blu Jet di Rete Ferroviaria Italiana che garantisce anche la tratta Messina – Villa S. Giovanni, avvalendosi complessivamente di 5 mezzi veloci, 2 di proprietà e 3 in leasing. Nel PNNR sono stati stanziati 60 milioni di euro per dotare la flotta ferroviaria di ulteriori 3 navi veloci nuove che la Società Blu Jet si appresta a costruire e con buona probabilità saranno fruibili nello Stretto di Messina entro il 2025. Sulla scorta di tale programmazione e tenuto conto dell’investimento di risorse pubbliche conseguenziale alla Legge n° 126 del 2020, sarebbe decisamente opportuno applicare i dettami della Legge in parola inserendo anche la tratta veloce Messina – Reggio Calabria nel Contratto di programma-parte servizi tra Stato e Rete Ferroviaria Italiana. L’efficienza del collegamento via mare fra Messina e Reggio Calabria è vitale per lo sviluppo dell’Area Metropolitana dello Stretto e non può essere messo in discussione ad ogni scadenza di appalto. Il richiamato articolo 89-bis riconosce il principio e dispone di consolidare la tratta inserendola nell’ambito del Contratto di Servizi. Rete Ferroviaria Italiana – conclude il segretario generale del sindacato ORSA – è attrezzata e sta potenziando la flotta per far fronte all’affidamento, le condizioni per rendere efficiente il servizio ci sono tutte, è giunto il momento di abbandonare definitivamente il sistema dell’appalto a mercato, appena fallito, e applicare la Legge”.