La guerra in Ucraina continua. Con una novità che non fa dormire sonni tranquilli agli americani e, in particolare, alla famiglia del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden e, in generale, al Partito Democratico americano. Da quello che si capisce, i russi avrebbero tra le mani le ‘carte’ sugli affari in Ucraina del figlio del presidente Biden, Hunter Biden. Di questa storia abbiamo scritto ieri. Oggi ci sono altre novità. “Le e-mail ottenute da DailyMail.com dal laptop di Hunter Biden – scrive Sputnik Italia – mostrano che il figlio di un presidente degli Stati Uniti in carica potrebbe essere stato dietro il finanziamento del programma di armi biologiche militari statunitensi in Ucraina. Hunter ha contribuito a garantire i finanziamenti per Metabiota. Un appaltatore del Pentagono che sta ricercando malattie che causano pandemie. Biden Jr. ha anche messo in contatto i rappresentanti di Metabiota con la leadership di Burisma. Il figlio del presidente ei suoi colleghi hanno investito $ 500.000 in Metabiota attraverso la loro azienda Rosemont Seneca. Per quanto riguarda le lettere, in una datata aprile 2014, Mary Gutieri, vicepresidente di Metabiota, presenta a Hunter un promemoria in cui illustra come possono ‘difendere l’indipendenza culturale ed economica dell’Ucraina dalla Russia’. I rapporti mostrano che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha assegnato a Metabiota un contratto da 18,4 milioni di dollari tra febbraio 2014 e novembre 2016, di cui 307.091 dollari per progetti di ricerca in Ucraina”. La sensazione è che il Governo russo stia utilizzando una vicenda ancora tutta da chiarire – ma già piuttosto grave da quel poco che si sapeva prima e di quello che piano pino emerge – per logorare gli Stati Uniti. Del resto, i nervosismo degli americani e dei propri alleati testimonia il disagio e i timori che possano venire fuori altre storie. La famiglia Biden – quando Joe Biden era il vice dell’allora presidente degli Stati Uniti Obama – aveva grandi interessi in Ucraina e in questa fase non è facile capire cosa hanno tra le mani i russi.
In verità, le reazioni in America e in Europa sono un po’ scomposte. La mossa del leader russo Putin di accettare solo pagamento in rubli per la fornitura di idrocarburi sta creando non poche difficoltà all’Europa. Gli americani si sono impegnati a trasportare il gas in Europa con le navi. Ma da quello che si sa in Europa non ci sono pochi rigassificatori e per costruirli ci vuole del tempo, mentre il gas che arriva dalla Russia deve essere pagato in rubli adesso. La sensazione è che America e Unione europea facciano solo propaganda per nascondere una realtà oggettiva: l’Europa – a meno che non decida di utilizzare il proprio gas (per esempio, il gas italiano che non viene estratto) – è in grande difficoltà. Impietosa l’analisi di Sputnik Italia: “La decisione di Putin di vendere gas per rubli ha scioccato l’Occidente. L’economista tedesco Jens Südekum ha detto alla rivista Spiegel che il trasferimento dei pagamenti in rubli ha causato confusione nei consigli di amministrazione delle società che importano gas russo in Europa. ‘Quindi Putin ci sta costringendo a eludere le nostre stesse sanzioni’, ha detto Südekum. Gli esperti ritengono che il piano di Vladimir Putin di convertire gli insediamenti in rubli sia abbastanza realistico e rafforzerà il rublo quando i pagamenti verranno effettuati tramite le banche russe. Anche in Occidente temono che i paesi europei si trovino in una situazione difficile, poiché l’assurdità delle sanzioni diventerà evidente”.
Anche sull’andamento della guerra le informazioni sono divergenti. Stando a quello che si dice in Occidente, l’esercito di Putin sarebbe in difficoltà. Poi, però – sempre stando a quello che dicono e scrivono i mezzi di informazione occidentali – l’esercito russo potrebbe usare le armi chimiche e biologiche. E questa è una contraddizione, perché se la Russia avesse voluto distruggere l’Ucraina l’avrebbe fatto in un giorno con le armi di cui dispone. Se non l’ha fatto è perché sta provando a tutelare la popolazione ucraina: è questo il motivo per il quale sta combattendo nei centri abitati dell’Ucraina, grandi e piccoli, perché sta provando a cacciare dal Paese Zalensky e gli alleati occidentali, cercando di danneggiare il meno possibile la popolazione. Gli ucraini di Zelensy dicono che i russi colpiscono la popolazione; i russi ribattono dicendo che i militari ucraini si fanno scudo con la popolazione. Quanto alle armi chimiche e biologiche, gli occidentali, come già ricordato, dicono che Putin potrebbe utilizzarle. A noi sembra un’assurdità, perché contraddice il tipo di guerra che hanno fatto fino ad ora i russi. A noi sembra più probabile che l’esercito ucraino di Zalesky, pur di non consegnare le armi chimiche e biologiche ai russi, sarebbe disposta a distruggerle addossando la responsabilità ai russi. C’è, come dire?, un piccolo problema: le armi biologiche potrebbero avere effetti devastanti anche per i soldati ucraini che, eventualmente, le distruggerebbero pur di non consegnarle ai russi. Per non parlare del fatto che i batteri o i virus o chissà cos’altro potrebbero infettare non soltanto l’Ucraina, ma l’universo mondo. Non dobbiamo dimenticare che la pandemia di SARS-COV-2 è iniziata con un virus sfuggito da un laboratorio cinese…
Foto tratte da Jeda News
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