“In questi giorni la crisi ucraina ha dato la sveglia a un’Ue sonnolenta, troppo impegnata ad aumentare la burocrazia e a promuovere il Natale ‘inclusivò, per occuparsi della sua proiezione geostrategica. E ha riportato alla realtà le èlite europee, troppo spesso timide e prive di visione. Questa realtà parla una lingua che noi di Ecr conosciamo meglio di altri.
Non è un caso che tre primi ministri conservatori, i nostri Mateusz Morawiecki (Polonia) e Peter Fiala (Rep. Ceca), insieme a Janez Jansa (Slovenia), siano stati finora gli unici politici europei a rompere l’assedio di Kiev, dimostrando in modo concreto a nome di tutti noi la vicinanza al popolo ucraino. Non è un caso nemmeno che governi conservatori, spesso attaccati dal mainstream europeista per la loro presunta indisponibilità ad accogliere i rifugiati, siano invece in prima linea nell’affrontare la crisi umanitaria. A loro noi diciamo ‘graziè e sarebbe il caso che lo stesso facesse l’Ue, dopo tanta insensata ostilità” conclude.
(ITALPRESS).
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