Secondo Ghribi “le diplomazie devono lavorare perchè questa alba giunga al più presto. La diplomazia serve a tenere aperte le comunicazioni anche quando il rumore delle bombe sembra impedire ogni dialogo. La prima vittima apparente delle guerre è il buonsenso; per questo ci sono momenti in cui il dialogo sembra una prospettiva impossibile e il lavoro delle diplomazie inutile.
Ma – osserva – è proprio in questi momenti che occorre rilanciare con proposte concrete e di buonsenso. E’ il buonsenso a suggerire che la pace è nell’interesse delle singole nazioni e del mondo intero. E’ il buonsenso che ci ricorda che i costi umani ed economici del conflitto sono troppo alti. E’ il buonsenso che deve ispirare, dopo un mese, tutti i leaders verso l’unica soluzione possibile: la pace”.
“Dialogo, diplomazia, buonsenso, pace: sono le quattro parole che esprimono il sentimento e gli ideali di tutte le persone di buona volontà che – conclude Ghribi – non possono rimanere in silenzio in questo momento della storia”.
(ITALPRESS).
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