La nazionale di calcio italiana fa addirittura peggio del Governo di Mario Draghi e, per la seconda volta consecutiva, rimane fuori dai mondiali. E’ già successo nel 2018, quando è rimasta fuori dai mondiali in Russia. E ieri sera, a Palermo, in uno stadio ‘Renzo Barbera’ con gli spalti pieni al cento per cento (ma non c’è la ripresa della pandemia’ come funziona questo virus? a comando?), una squadra senza infamia e senza lode è stata eliminata dalla Macedonia del Nord e così non sarà presente ai mondiali del Qatar 2022. Nella Palermo che cade a pezzi è caduta anche la nazionale di calcio. Lo possiamo scrivere, visto che la disfatta italiana si è consumata in Sicilia: l’Italia del calcio a purtau a malafiura! E’ inutile cercare attenuanti: l’Italia di Mancini ha giocato male. Ha mantenuto il possesso del pallone, ma è stata bloccata da un modesto ‘catenaccio’. La Macedonia del Nord si è presentata con cinque difensori, quattro centrocampisti è un solo attaccante per tentare la fortuna. Una partita impostata dando all’Italia l’iniziativa, provando a bloccare le azioni offensive sul nascere per fare innervosire e deconcentrare gli avversari. Operazione riuscita, in verità più per la quasi totale assenza di idee da parte dei giocatori italiani che per bravura degli eredi di Alessandro il Macedone. A beffare l’Italia, dopo una serata calcistica che definire grigia è poco, quando i tempi supplementari sembravano già acquisiti, ha pensato Trajkovski. Insomma, finale di partita amaro per l’Italia di Mancini che certifica la crisi del calcio italiano in un’Italia che va sempre più giù.
Foto tratta da Euronews