Una cosa ormai l’abbiamo capita tutti: sulla guerra in corso in Ucraina i mezzi di informazione del cosiddetto Occidente industrializzando stanno disinformano. Non è un novità. I quattro anni di presidenza degli Stati Unti di Donald Trump sono stati inquinati dalla disinformazione. La campagna elettorale per le presidenziali americane sono state inquinate dalla disinformazione. Le elezioni presidenziali americane sono state inquinate dalla disinformazione. La pandemia è stata inquinata dalla disinformazione. I vaccini anti-Covid sono stati imposti con la disinformazione. E ora siamo alla disinformazione sulla Russia e sulla guerra in Ucraina. Si parla di dialogo, di una possibile pace. Poi, però, scopriamo che in Ucraina ci sono vari fronti di guerra. Il fronte sud, il fronte est, il fronte nord. In ognuno di questi fronti sono in corso sanguinosi combattimenti. Si combatte con i missili, con l’artiglieria, con i carri armati. I militari russi attaccano, i militari ucraini si difendono. E la popolazione inerme sta nel mezzo. Si combatte nelle piazze, nelle vie e nei palazzi delle città. I militari ucraini sono armati fino ai denti. I russi lo sapevano. Da un lato si raccontano di trattative per la pace. Nella realtà si combatte nei centri abitati. Da giorni scriviamo che ci saranno tanti profughi. Fino a ieri erano poco più di tre milioni. Oggi si scopre che sono sei milioni. Tra qualche settimana potrebbero diventare 9 milioni, 12 milioni 15 milioni… Si combatte. La sensazione è che i russi non molleranno fino a quando non avranno in mano tutta l’Ucraina. La sensazione è che la guerra continuerà ancora per giorni, forse per settimane. La sensazione è nell’Unione europea si proceda verso il caos. Però la disinformazione va avanti. Così scopriamo che la strage al teatro di Mariupol bombardato dai russi non c’è stata. I mezzi di informazione occidentale hanno inventato tutto di sana pianta. Sembra incredibile ma è così.
Scrive sulla propria pagina Facebook il giovane economista siciliano, Luca Pinasco: “Il fatto che se ne renda conto persino Luca Telese, che è notoriamente tra i più ortodossi giornalisti mainstream, rende bene l’idea della follia che abbiamo raggiunto. L’altro ieri tutti i quotidiani e tutte le trasmissioni a reti unificate tuonavano: ‘Strage al teatro di Mariupol bombardato dai russi’, chi dava 1200 civili morti, chi 1000, chi 500 donne e bambini, insomma si trattava di un massacro. La cosa ha avuto una sovraesposizione mediatica h24, chiunque ha sentito un servizio almeno 3 o 4 volte anche solo passando per sbaglio davanti la TV. In effetti è un fatto gravissimo, una strage, un terribile crimine di guerra. La clamorosa notizia ha giustamente fatto passare in secondo piano il bombardamento fatto nella stessa giornata dall’esercito ucraino sulle palazzine abitate da civili nel distretto di Kirovsky, a Donetsk, dove sono rimasti uccisi 4 civili e numerose persone sono state ferite. Oggi però scopriamo che in realtà era tutta una farsa, nessuna strage, non c’era nulla di vero nelle informazioni ricevute da Kiev e passate senza alcuna verifica dai nostri venditori di pentole. Al teatro di Mariupol ci sono stati zero morti e un ferito e per di più l’Human Right Watch, una delle organizzazioni più critiche nei confronti del Cremlino, ci informa che probabilmente quel teatro era un obiettivo militare. E i morti del distretto di Kirovsky invece? Anche quella una farsa? No, quelli purtroppo rimangono morti”.
Abbiamo cominciato con il PD che, nel 2008, si è schierato con il ‘Premio Nobel per la Pace’, Barack Obama – quello che ha portato guerre e morte in mezzo mondo – e da allora l’Italia non si è più fermata
Ci chiediamo e chiediamo: quanto deve continuare ancora la disinformazione nell’Occidente industrializzato e, in particolare, nell’Unione europea e in Italia? Ormai non è solo un problema della ‘presunta’ sinistra italiana targata PD: ormai è tutta la politica italiana – con qualche rara eccezione – che disinforma. Anche Fratelli d’Italia, che è all’opposizione, ha votato sì all’aumento delle spese militari per armare gli ucraini e, quindi, per fomentare la guerra voluta dagli USA, dalla Nato e dalle multinazionali. Ieri abbiamo dato notizia delle quattro condizioni chieste da Putin non per il cessate il fuoco, ebbene, due di queste condizioni sono l’eliminazione dei nazisti e la libertà per i cittadini ucraini che lo desiderano di usare la lingua russa. Così apprendiamo che l’Italia si è schierata con un Paese dove ci sono i nazisti e dove i cittadini ucraini cosiddetti russofoni – che peraltro sono il 56% circa della popolazione – non possono parlare la lingua russa. Abbiamo cominciato con il PD che, nel 2008, si è schierato con il ‘Premio Nobel per la Pace’, Barack Obama – quello che ha portato guerre e morte in mezzo mondo – e da allora l’Italia non si è più fermata. Oggi ci ritroviamo in un’Unione europea che è il ‘tappetino’ di USA, Nato e ultra-liberisti e globalisti e ci dobbiamo ‘cassariare tutti’ per i profughi ucraini quando nel mondo ci sono tante guerre con tanti profughi e, soprattutto, mentre continuiamo a pagare, insieme con l’Unione europea, la Turchia per tenere bloccati da 4 a 5 milioni di profughi che, non essendo ‘raccomandati’, possono restare lì a vita! Ipocrisia, su ipocrisia su ipocrisia. In tutto questo c’è anche la disinformazione sulla guerra in corso in Ucraina che sta raggiungendo livelli demenziali. Quanto deve continuare ancora questa indecorosa sceneggiata?
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