La manovra anti-crisi del Governo Draghi aiuta autotrasportatori e gestori di luce e gas e penalizza le famiglie/ MATTINALE 601

19 marzo 2022
  • Le categorie che guadagneranno qualcosa con la manovra sono gli autotrasportatori e i gestori di luce e gas ai quali il Governo pagherà le bollette che i poveri non avrebbero potuto pagare. Il resto è solo aria fritta 
  • Taglio accise: se continuerà il ‘casino’ in Ucraina e nel mercato del petrolio non servirà a nulla
  • Interventi sugli extraprofitti delle società energetiche
  • Ritorna la rateazione delle bollette per finire di ‘incaprettare’ famiglie e imprese
  • Sostegno ai profughi ucraini e vergognoso silenzio sui profughi tenuti bloccati da Erdogan con i soldi dell’Unione europea
  • Buoni benzina
  • Autotrasportatori: gli unici che ci guadagneranno (sempre che la guerra in Ucraina si fermi)
  • Cassa integrazione in deroga
  • Blocco esportazione materie prime: la Ue ha capito di avere sbagliato tutto

Le categorie che guadagneranno qualcosa con la manovra sono gli autotrasportatori e i gestori di luce e gas ai quali il Governo pagherà le bollette che i poveri non avrebbero potuto pagare. I resto è asolo ari fritta 

Alla fine, dopo una giornata di polemiche è arrivato il taglio di 0,25 centesimi di euro di accise per i carburanti. Non ci saranno soldi in più per pagare il taglio di queste accise: i soldi arriveranno dallo stesso ‘sistema’ economico italiano, per la precisione dagli extraprofitti delle società energetiche. Se questi extraprofitti – a quanto pare circa 4,4 miliardi i euro – finivano in banca sarà un fatto positivo; se questi extraprofitti venivano reimpiegati sarà un gravissimo errore, perché tale scelta provocherà recessione. Questo passa il Governo degli ‘economisti’ Mario Draghi e Daniele Franco: niente soldi in più nel sistema Italia, ma una grama redistribuzione in stile ‘sovietico’ degli stessi soldi che, nel caso del bonus per le famiglie povere che non possono pagare luce e gas è, di fatto, un sostegno che ‘sostiene’ sì le famiglie povere che non avrebbero potuto pagare le bollette di luce e gas, ma sostiene anche i gestori di luce e gas che non avrebbero visto i soldi delle bollette. Si sostengono i poveri per aiutare i ricchi. Non c’è alcun sostegno per le famiglie a reddito medio basso che si dovranno arrangiare sia con le bollette di luce e gas, sia con benzina e gasolio che restano intorno a 2 euro al litro. Non è una grande manovra economica, quella messa a punto dal Governo Draghi per contrastare gli effetti della guerra in Ucraina voluta degli americani, dalla Nato e dalle multinazionali. E’ una manovra che si basa su un assunto economico campato in aria: e cioè che gli effetti economici negativi della guerra non si protrarranno nel tempo, magari aumentando di intensità. Se la guerra in Ucraina continuerà, tra due settimane ci vorrà un’altra manovra. Di più: nella politica del Governo Draghi, rispetto agli effetti della guerra, c’è una palese contraddizione in termini: da un lato il Governo manda armi in Ucraina facendo guadagnare soldi all’industria della armi, togliendo risorse agl’italiani e creando i presupposti per far proseguire la guerra in Ucraina; dall’altro lato, vara una manovra – peraltro inadeguata e insufficiente – che avrà senso solo se la guerra finirà. La verità è che Draghi & Franco si dovrebbero mettere d’accordo con se stessi e con i guerrafondai d’America…

Taglio accise: se continuerà il ‘casino’ in Ucraina e nel mercato del petrolio non servirà a nulla

Ma andiamo alla manovra. Abbiamo già detto del taglio delle accise di 25 centesimi di euro. Di fatto, benzina e gasolio rimangono a 2 euro. Se la guerra continuerà e se si ridurrà l’offerta mondiale di petrolio, i prezzi dei carburanti torneranno a crescere. Molto dipenderà anche dagli speculatori, non soltanto dai furbi italiani, ma anche dal contesto internazionale. Fino ad ora Russia e Cina non hanno influenzato il mercato del petrolio in modo significativo, ma se la guerra in Ucraina continuerà potrebbe succedere di tutto. Tra l’altro, il taglio di 25 centesimi di euro di accise durerà fino al 30 Aprile, come se le condizioni economiche miglioreranno in meno di un mese e mezzo. Siamo al ridicolo.

Interventi sugli extraprofitti delle società energetiche

I tagli agli extraprofitti delle società energetiche sono ancora tutti da capire. Draghi e il Ministro Franco dicono che interverranno là dove i margini saranno “significativi”: che è una parola che, in economia può significare tutto e nulla. Ribadiamo. Prima di tassare bisogna capire dove vanno questi extraprofitti: rimangono in Italia? vanno all’estero? Forse quando si affrontano argomenti così complessi bisognerebbe essere precisi. Ribadiamo: se questi extraprofitti vengono reimpiegati in Italia, ebbene, tassarli sarebbe un errore gravissimo, perché si andrebbe ad indebolire il sistema produttivo innestando una recessione; se invece si tolgono risorse immobilizzate e si mettono in circolo il provvedimento sarebbe corretto. Ma su questo punto andrebbe fatta chiarezza.

Ritorna la rateazione delle bollette per finire di ‘incaprettare’ famiglie e imprese

La rateazione delle bollette di luce e gas è una buttanata economica che penalizza imprese e famiglie. E’ un provvedimento che non ha senso, se non quello di indebitare le stesse imprese e le stesse famiglie, costringendole o a erodere i risparmi, o a infilarsi in un tunnel che li porterà alla vendita-svendita dei propri beni. E’ un provvedimento degno di un’Unione europea di ‘banditi’ e ‘massoni’. L’augurio è che la fallimentare Unione europea sprofondi quanto prima con tutto l’euro.

Sostegno ai profughi ucraini e vergognoso silenzio sui profughi tenuti bloccati da Erdogan con i soldi dell’Unione europea

Il sostegno ai profughi ucraini è solo un ‘inchino’ a USA, Nato e multinazionali che – insieme all’attore-statista Zelensky – hanno provocato una guerra infame. Con tutto il rispetto per i profughi ucraini, nel mondo ci sono tante guerre e non si capisce perché il Governo italiano e i governi europei stiano aiutando solo gli ucraini. Ci sono forse profughi di serie A e profughi di serie B? Fino ad ora i profughi ucraini sono stati 3 milioni (secondo noi sono di più). Se la guerra continuerà aumenteranno. Non abbiamo capito perché dovrebbero diventare solo 6 milioni, come leggiamo qua e là. A nostro modesto avviso, potrebbero diventare molti di più. L’Ucraina, infatti, conta 44 milioni di abitanti circa. Di questi, il 54-56% sono legati alla Russia, gli altri sono varie etnie. Ciò significa che ci potrebbero esserci 12-14 milioni di potenziali profughi se la guerra continuerà. Solo tre domande. Prima domanda: non abbiamo capito perché i profughi che arrivano dall’Ucraina vanno distribuiti tra tutti i Paesi della Ue, mentre i profughi che arrivano dopo aver pagato circa 5 mila euro cadauno ai criminali del Nord Africa he gestiscono questo grande affare debbono restare tutti in Italia. Seconda domanda: dopo che l’America di Obama ha perso la guerra in Siria, ci sono da 4 a 5 milioni di siriani e gente di altre etnie bloccati dalla Turchia di Erdogan al confine orientale dell’Europa con i soldi dell’Unione europea. Perché i profughi ucraini possono entrare in Europa e i profughi intrappolati in Turchia no? Terza domanda: è vero che ai profughi ucraini verranno date le case confiscate alla mafia? Ce lo chiediamo perché, da tempo, a Palermo – che non è proprio una città senza mafia… – ci sono 2 mila e 500 famiglie senza casa alle quali non sono mai state assegnate abitazioni confiscate alla mafia. Cercheremo di capire.

Buoni benzina

I buoni benzina che i datori di lavoro danni ai propri dipendenti non verranno tassati: “Per l’anno 2022, l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito”. Perché andavano tassati? Si tassano anche i regali?

Autotrasportatori: gli unici che ci guadagneranno (sempre che la guerra in Ucraina si fermi)

Questo è forse l’intervento più significativo. Ed è anche logico, perché oltre l’80% delle cerci italiane, grazie alle politiche demenziali di una politica italiana prona agli interessi dell’industria automobilistica, viaggia sui mezzi gommati. La manovra prevedere la riduzione dei pedaggi per l’autotrasporto di ulteriori 20 milioni nel 2022 e anche l’esonero dal versamento dei contributi per il funzionamento della Autorità di regolazione dei trasporti per un importo pari a 1,4 milioni di euro sempre per quest’anno. Poi altri interventi che debbono essere quantificati.  e l’istituzione di un fondo per il sostegno del settore con risorse da quantificare. poi quasi 20 milioni di euro per gli auto trasportatori che utilizzano le navi e altri 20 milioni circa per il Ferrobonus.

Cassa integrazione in deroga

Ci sono 150 milioni di euro per la Cassa integrazione in deroga. Significa che il Governo Draghi ammette di stare creando disoccupazione.

Blocco esportazione materie prime: la Ue ha capito di avere sbagliato tutto

Il demenziale liberismo economico dell’Unione europea sta andando a farsi benedire. Eh sì, il liberismo sta finendo. Stamattina abbiamo dato notizia che ci potrebbero essere problemi con il grano. Ma il blocco dell’export potrebbe riguardare tante materie prime. Pur continuando a fare ‘succhiotti’ al sistema globalista ultra-liberista, l’Unione europea comincia a capire che l’indipendenza economica e alimentare è importante. Anche perché in tutto il mondo ogni Paese comica a valutare quello che può esportare e quello che è meglio tenersi. Con i cambiamenti climatici in corso esportare grano e, in generale, derrate alimentari potebbe essere rischioso. E lo stesso discorso vale per le altre materie prime.

 

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