Oggi il prezzo del petrolio è aumentato di circa il 3% dopo che l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) ha affermato che i mercati potrebbero perdere tre milioni di barili al giorno (bpd) di greggio russo e prodotti raffinati da Aprile. Lo leggiamo nel report sui mercati internazionali di Sandro Puglisi. A quanto pare, la perdita di fornitura di petrolio sarebbe di gran lunga maggiore del previsto calo della domanda di un milione di barili al giorno prodotto dall’aumento dei prezzi del carburante. Questo il dato fornito sempre dall’IEA in un rapporto Mercoledì. “Pertanto – scrive Puglisi – i future sul greggio Brent di riferimento hanno guadagnato $ 3, o il 3,1%, a $ 101,09 al barile entro le 08:44 GMT, dopo essere caduti per tre sessioni di trading consecutive. Il greggio US West Texas Intermediate (WTI) è salito di $ 2,8, o del 3%, a $ 97,84 al barile. Entrambi i contratti si sono stabilizzati di circa il 2% in meno il giorno precedente, a seguito di un aumento inaspettato delle scorte di greggio statunitensi e dei segnali di progresso nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Le scorte di petrolio negli Stati Uniti, infatti, sono aumentate di 4,3 milioni di barili nella settimana fino all’11 marzo a 415,9 milioni di barili, secondo l’Energy Information Administration, superando le aspettative degli analisti per un calo di 1,4 milioni di barili”. Difficile fare previsioni sugli effetti che questo aumento del prezzo del petrolio potrebbe avere in Italia, dove l’esplosione dei prezzi di gas, benzina e gasolio, oltre che seguire l’andamento del mercato internazionale sembrano influenzati anche da speculazioni interne.
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