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Avviso 22 Regione siciliana, ancora ritardi nei pagamenti. Perché non raccontano la verità?

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  • E’ ammissibile che, dopo due anni e mezzo, ci sono ancora 700 tirocinanti che debbono essere pagati? Siamo ben oltre la vergogna
  • Ma è ancora più vergognoso che uno strumento che avrebbe dovuto creare occupazione ha lasciato a casa sena lavoro il 90% del tirocinanti

da Oreste Lauria
portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22 della Regione siciliana
riceviamo e pubblichiamo

E’ ammissibile che, dopo due anni e mezzo, ci sono ancora 700 tirocinanti che debbono essere pagati? Siamo ben oltre la vergogna

Dopo più di due anni e mezzo dalla sua nascita i tirocini sono stati conclusi, siamo ancora costretti a parlare dell’Avviso 22. Il metodo ed i parametri con cui è stato concepito questo bando regionale sono a dir poco capziosi e soprattutto dovevano essere verificati prima di renderlo pubblico ai partecipanti. L’unica cosa certa e più volte sbandierata dagli Enti promotori, nonché dalle APL che lo pubblicizzavano, la durata dei tirocini formativi variava dai 6 ai 12 mesi e la retribuzione che sarebbe stata di 500 euro al mese pagate bimestralmente. in più sarebbe stata un’occasione per trovare occupazione ma purtroppo il risultato è stato opposto a quello che ci avevano prospettato. Ancora oggi sono poco più di circa 700 i tirocinanti in attesa di ricevere le retribuzioni dovute dalla Regione siciliana che accampando problemi amministrativi e burocratici rimandata di mese in mese i pagamenti.

Ma è ancora più vergognoso che uno strumento che avrebbe dovuto creare occupazione ha lasciato a casa sena lavoro il 90% del tirocinanti

Svariate volte abbiamo chiesto chiarimenti in merito alla nostra vicenda al Governo della Regione siciliana; e più volte gli abbiamo chiesto di risolvere questa impasse che dura da più di 2 anni. Qualcosa si è inceppato, ma sta agli organi regionali competenti trovare la soluzione. I tirocinanti sono solo vittime rimaste impigliate nelle maglie di una burocrazia farraginosa della Regione siciliana.  Una situazione inammissibile che ha visto centinaia di tirocinanti finire regolarmente il proprio tirocinio presso aziende ed enti pubblici, per poi rimanere senza lavoro senza aver nemmeno percepito le retribuzioni maturate per via di una documentazione carente che doveva essere verificata prima e durante i tirocini e non usata alla fine come alibi per non riconoscere il dovuto. Abbiamo partecipato a questo bando per trovare occupazione ma la realtà amara è che il 90% di noi non ha trovato occupazione. E in più ci sono i ritardi incredibili nei pagamenti e il dubbio che alcuni di noi non vengano retribuiti dopo aver lavorato. Nelle scorse settimane è stata chiesta un’audizione urgente presso il Parlamento siciliano ed è stata presentata un’interrogazione al Governo regionale. Ma ancora è tutto fermo.

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