Agricoltura

Ma l’assessore regionale Tony Scilla lo sa che il prezzo del gasolio agricolo è proibitivo e sta massacrando le aziende?

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  • Ce lo chiediamo perché ha diramato un comunicato dove si auto-incensa per aver adottato un nuovo sistema di assegnazione del carburante agricolo. Solo che il problema è il costo del carburante agricolo e non l’assegnazione. E infatti nel comunicato non si parla del prezzo…
  • La gestione dell’agricoltura da parte della Regione siciliana continua ad essere inadeguata rispetto ai problemi reali

Ce lo chiediamo perché ha diramato un comunicato dove si auto-incensa per aver adottato un nuovo sistema di assegnazione del carburante agricolo. Solo che il problema è il costo del carburante agricolo e non l’assegnazione. E infatti nel comunicato non si parla del prezzo…

Sul carburante agricolo le cronache registrano un comunicato dell’assessorato regionale di quello che resta dell’Agricoltura siciliana: “Buone notizie per l’assegnazione del gasolio agricolo in Sicilia – si legge nel comunicato -. La Regione si dota di un nuovo sistema di assegnazione e monitoraggio in tempo reale dei quantitativi di carburante a uso agricolo erogati ad accisa agevolata. Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, Toni Scilla. Il portale UMA Sicilia, fruibile da domani, si pone come la soluzione applicativa per l’assegnazione del carburante agricolo ad accisa agevolata, così come previsto dal Decreto 454/2001 del ministero dell’Economia e dalle vigenti disposizioni regionali”. A questo punto parla l’assessore Tony Scilla: “Si tratta – dice – di un sistema innovativo che determinerà l’abbandono di un iter obsoleto e lento. A beneficiarne saranno le aziende agricole, le cooperative, i Consorzi di Bonifica e di irrigazione e le imprese agromeccaniche. Il portale è predisposto per l’acquisizione dei dati aziendali dal Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) e consente agli utenti la compilazione delle istanze in pochi click”. Prosegue ancora il comunicato: “La presentazione delle istanze potrà avvenire attraverso Spid o tramite registrazione degli utenti (agricoltori, imprenditori, tecnici abilitati, CAA, ecc.). L’istruttoria, invece, potrà essere effettuata sia dai tecnici degli Ispettorati dell’Agricoltura, sia dai tecnici dei Centri assistenza agricola. Durante la compilazione della domanda verrà calcolato il quantitativo massimo di carburante assegnabile, che varia in base alle macchine e alle attrezzature in dotazione all’azienda, alle colture praticate sulle superfici e, se presenti, agli allevamenti e agli impianti serricoli riscaldati. Il portale è disponibile in versione ottimizzata per dispositivi Android e iOS. Gli utenti, una volta registrati e ottenuta l’assegnazione, potranno ordinare i carburanti presso i depositi autorizzati alla commercializzazione, visionare lo stato di consegna e la fatturazione. Uma/Carburanti garantisce un monitoraggio in tempo reale dell’assegnato e del prelevato”.

La gestione dell’agricoltura da parte della Regione siciliana continua ad essere inadeguata rispetto ai problemi reali

Assessore Scilla, ci scusi: non è che ha dimenticato la notizia più importante, ovvero il prezzo del carburante ad accisa agevolata? Sa perché poniamo questa domanda? Perché a noi risulta che il costo del carburante agricolo, “ad accisa agevolata”, sia pari 1,5 euro al litro. Per quello che capiamo noi, è un prezzo esorbitante. E a quanto pare non siamo i soli ad affermarlo. Ecco cosa abbiamo letto qualche giorno fa nella pagina Facebook di Simenza – cumpagnia siciliana sementi contadine: “Quota 1,49 euro iva compresa. E’ questo il prezzo raggiunto dal gasolio agricolo Venerdì 11 Marzo e la tendenza è al rialzo. Il risultato di UNA SPECULAZIONE IGNOBILE e dell’ INCAPACITÀ di una POLITICA, che non ha ancora chiara la gravità della situazione. Le navi non arrivano e se si fermano anche i nostri trattori la sicurezza alimentare sarà un lontano ricordo. I nostri ministri (leggi Cingolani), offrono alle agenzie di stampa dichiarazioni che segnalano il livello della loro inadeguatezza: anziché proporre soluzioni, si inoltrano in affermazioni da Bar dello Sport. Ci chiediamo se Il Ministero dell’Agricoltura sia ancora in attività. Del ministro Patuanelli è meglio non parlarne: non abbiamo risorse economiche per sostenere eventuali spese legali per rispondere di quello che vorremmo scrivere…”. Abbiamo chiesto notizie sul prezzo del carburante agricolo a Santo Bono, imprenditore agricolo, protagonista del Movimento Terra è Vita. “Per gli agricoltori l’attuale prezzo del gasolio agricolo è un disastro. Già dobbiamo fronteggiare il prezzo dei fertilizzanti, che è ormai fuori controllo; poi il prezzo delle sementi, in crescita; poi le bollette elettriche stratosferiche; e siccome anche noi viaggiamo con le nostre automobili per arrivare in azienda, c’è anche il pazzesco costo di benzina e gasolio. In queste condizioni rischiamo veramente di non potere lavorare. Anche perché, oggi, molte lavorazioni agricole sono meccanizzate. Faccio solo un esempio: per mettere in azione una mietitrebbia ci vorranno, con l’attuale prezzo del carburante agricolo, circa 600 euro. Ma il discorso riguarda anche le altre operazioni agricole. Ribadisco: un disastro”. Sulla stessa lunghezza d’onda Franco Calderone, produttore di vino, azienda agricola e cantina a Marineo: “I costi di produzione crescono – ci dice – l’aumento del prezzo del carburante agricolo è solo è solo uno dei costi in crescita ed è tra i più importanti, perché quasi tutte le lavorazioni agricole sono meccanizzate. Non credo che tutto ciò sia casuale: a mio modesto avviso c’è una strategia per mettere in difficoltà gli agricoltori siciliani, costringendolo a vendere i terreni agricoli a prezzi bassi”. Più che pessimista Ettore Pottino, agricoltore con azienda agricola dalle parti di Resuttano: “Lo scenario si complica di anno in anno. E’ vero, nel caso del grano duro, rispetto a qualche anno fa, il prezzo è cresciuto. Ma da qualche tempo il prezzo del grano, almeno qui in Sicilia, è bloccato, mentre i costi sono in aumento. Bisognerà capire, anche con il prezzo in aumento, se coltivare grano sarà ancora conveniente. Quanto all’olivo, ebbene, i costi di produzione sono cresciuti, ma il prezzo dell’olio d’oliva è sempre lo stesso: un prezzo basso. Come vedo il futuro’ meglio non parlarne”.

Foto tratta da Fruit Journal

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