- La Terza Guerra Mondiale è in atto per la gioia delle multinazionali che producono armi. ‘Grandissimi’ Obama e Biden…
- La Guerra, in realtà, sarebbe dovuta esplodere nel 2017 se il ‘matto’ Trump non fosse stato eletto a sorpresa presidente degli Stati Uniti
- “… e con i siciliani che, per motivi ‘misterici’, sono convinti che russi e cinesi tollereranno il MUOS di Niscemi che segnala agli americani gli obiettivi degli avversari da disintegrare…”
La Terza Guerra Mondiale è in atto per la gioia delle multinazionali che producono armi. ‘Grandissimi’ Obama e Biden…
Tutto sta andando a meraviglia. In mezzo mondo si spara e si ammazza. Armi di qua, bombe di là. Va addirittura meglio degli anni della presidenza di Barack Obama, quando un presidente degli Stati Uniti d’America, addirittura insignito del Premio Nobel per la Pace, guerreggiava a destra e a manca. Ma erano guerre locali, a parte la Siria dove si combatteva un po’ di più. Solo che in Siria, ‘purtroppo’, russi e cinesi si sono mezzi di mezzo impedendo agli americani – o meglio, ai Democratici americani, grandi eredi del razzismo e della guerra in Vietnam – di completare l’opera. In Siria, ‘purtroppo’, i Dem americani non sono riusciti ad andare fino in fondo. Ma nel Dicembre del 2016 Obama, dopo otto anni di scorribande tra Medio Oriente e Africa, lasciava con un sorriso al presidenza americana. Al suo posto – tutto era stato programmato – sarebbero tornati i Clinton, suoi alleati storici. Tutto era pronto per iniziare la guerra in Ucraina, dove due anni prima, nel 2014, i Dem americani avevano sistemato un pupo pronto a sfoderare la durlindana contro Putin. Ma… Ma succede l’imprevisto. Pur avendo ‘affittato’, per l’occasione, le ‘sinistre’ di mezzo mondo che battevano le mani per l’imminente ritorno dei Clinton, pur avendo organizzato i soliti sondaggi non per cercare di individuare come gli elettori americani avrebbero votato ma per provare a condizionarne il voto, pur avendo assoldato i media per gettare discredito su Donald Trump facendolo passare per matto, puttaniere, evasore fiscale e dileggi vari, che ti combina il popolo americano? Contro ogni previsione elegge Trump alla Casa Bianca! Grandissima costernazione tra i Democratici e preoccupazione per le multinazionali, soprattutto per le multinazionali che producono vendono armi. Si sapeva, “nell’ambiente”, che nel 2017 sarebbe dovuta esplodere l’operazione Ucraina per piazzare tante belle armi. E invece la ‘plebaglia’ americana vota per il Repubblicano Trump!
La Guerra, in realtà, sarebbe dovuta esplodere nel 2017 se il ‘matto’ Trump non fosse stato eletto a sorpresa presidente degli Stati Uniti
Brutte notizie, ‘compagni americani’. Trump, per le belle guerre, come si usa dire in Sicilia, unn’è Santu chi sura. Che tradotto significa niente guerre. E così sarà: il ‘cattivo’ Trump, il puttaniere, l’evasore fiscale, il matto e via continuando con i dileggi, per quattro lunghi anni fa leccare la sarda alle multinazionali che producono armi. Niente commesse. Solo volgarissimo dialogo. Solo volgarissima diplomazia. Niente spari, Niente bombe. Niente aerei da combattimento. Niente navi da guerra. Niente invasioni. Anche in Italia – Paese tutt’altro che estraneo alle armi – i guerrafondai si passianu a scimia. Un disastro ‘umanitario’. Ma alle elezioni presidenziali del 2020, cazzo, ci penseranno ‘loro’. Loro chi? Tutto l’apparato. All’inizio, in verità, c’è un po’ di ‘maretta’. Alla primarie Dem, la bella Kamala Harris – la designata dall’accoppiata Clinton-Obama – perde. Mannaggia: vuoi vedere che i ‘pacifisti’ Clinton-Obama hanno perso il controllo del Partito Democratico americano? Le multinazionali sono furenti: trovatene subito uno, al resto ci pensiamo noi. Così arriva il vice di Obama, Joe Biden, un po’ su con gli anni, è vero, ma fedele alla ‘causa’. C’è un problema, però: il figlio di Biden – Hunter Biden – ha fatto ‘operazioni’ anche in Ucraina, dove è prevista la guerra. Non è che il pupo ucraino ha fatto trapelare qualcosa? Il vero punto interrogativo della guerra in Ucraina si sintetizza in una domanda: cosa sanno russi e cinesi degli affari di Hunter Biden in Ucraina? E qui bisognerà aspettare l’incedere degli eventi. Quello che si sa è che, tra i Dem americani, il ‘culo’ trema un po’… Le elezioni americane più ‘taroccate’ della storia degli Stati Unti d’America si celebrano con l’insabbiamento integrale dell’affare Dem-Ucraina. Inaspettatamente Trump prende circa 75 milioni di voti, 12 milioni di voti in più rispetto al 2016. Panico tra i Dem che debbono mettere in atto il piano B e anche il piano C: nei conteggi che compaiono nei cartelloni elettronici – immagini diffuse sulla rete – diminuiscono i voti per Trump e aumentano i voti per Biden. Dai seggi spariscono le schede votate sostituite da altre schede… Immagini vere? Chissà. Ci sono immagini di mezzi di trasporto che trafficano con le schede elettorali per farle sparire… Immagini vere? Chissà. Ma il capolavoro – il piano B – sono gli Stati, quattro o cinque dove, senza passare dai rispettivi Parlamenti i governatori hanno deciso di accettare i voti ‘postali’. E guarda caso – incredibile combinazione (piano C) – nel 99,9 periodico per cento dei casi i voti postali sono tutti per Biden, che supera addirittura addirittura di 3-4 milioni di voti Trump, che ha preso soltanto 75 milioni di voti veri. Insomma, le Poste americane fanno fatto il ‘miracolo Dem’. Miracolo è la parola giusta, perché molti dei voti ‘postali’ sono stati inviati dall’Alidà: sì, per Biden hanno votato anche i morti, tanti morti (sono in corso accertamenti, scomodando addirittura Dante, per capire se questo voti pro-Dem sono arrivati dal Paradiso, dal Purgatorio o, come si sospetta, direttamente dall’Inferno…).
“… e con i siciliani che, per motivi ‘misterici’, sono convinti che russi e cinesi tollereranno il MUOS di Niscemi che segnala agli americani gli obiettivi degli avversari da disintegrare…”
Comunque l’operazione è riuscita alla grande: Biden è il nuovo, anzi è il primo presidente ‘postale’ degli Stati Unti d’America. Appena tornati alla Casa Bianca, il tempo di abbirsari i carti, ed ecco che il Democratico Biden vende armi a Tel Aviv: per le grandi industrie di armi americane è una prima ‘boccata di ossigeno’ dopo che il puttaniere Trump li aveva lascati per quattro anni senza commesse. I primi 7435 milioni di dollari per armare i ‘pacifisti’ di Israele. Oggi possiamo affermare senza tema di smentite che i Dem americani stanno portando armi e guerre in tutto il mondo. Il pupo ucraino è perfetto: nel nome della ‘pace’ vuole che il suo Paese, cioè l’Ucraina, aderisca alla Nato, così i missili americani possono finalmente arrivare a pochi km dalla Russia; così le multinazionali si ‘ammuccano’ il Mar Nero e tolgono ai russi il controllo del commercio via mare; così le stesse multinazionali si preparano a ‘sfondare’ in Russia, per trasformare il popolo russo in un mercato di consumatori di panini, hamburger, salse oscene, patatine fritte, tutti davanti alla televisione a guardare i Grandi Fratelli per migliorare ‘saperi’ e ‘intelligenze’: insomma, il modello da applicare in Russia è quello italiano: un Paese fatto a ‘spezzatino’ e svenduto (pensate un po’: nel pieno di quella che è ormai la Terza Guerra Mondiale le multinazionali ultraliberiste hanno fatto sparire l’Alitalia ‘corrotta’ per prendersi i cieli; tra le proteste tutto sommato contenute dei gestori delle spiagge si prenderanno la gestione delle stesse spiagge italiane con i ‘bandi europei’ nel nome della ‘efficienza’; e stanno perfino approvando la ‘riforma’ del Catasto per andare a tassare ulteriormente le abitazioni: tutto questo mentre in mezzo mondo si spara, si bombarda e si ammazza: mitico Governo Draghi!). Come previsto, i russi (e i cinesi) di panini e hamburger e Grandi Fratelli non ne vogliono sapere: così c’è la guerra, per la felicità delle multinazionali delle armi che stanno addirittura oscurando le multinazionali dei vaccini anti-Covid che, in queste ore, chiedono, anzi pretendono un aumento dei ‘contagi’ e dei ‘ricoveri’, veri o presunti che siano. Solo armi, guerre e morti? Prima di mandarli in guerra magari vacciniamoli e vacciniamo anche i profughi, magri con un bel ‘Buster’. Però la grande, vera soddisfazione dei Dem americani il ritorno della guerra: altro che ‘Primavera araba’, altro che ‘arma letale’ di Saddam, altro che invasione della Siria: oggi, vivaddio!, la guerra è mondiale: russi e cinesi da una parte e USA, Nato e multinazionali dall’altra parte, con la Ue-tappetino che manda armi in Ucraina; con la Polonia che fu di Papa Wojtyla pronta omericamente alla pugna; con l’Inghilterra con gli aerei da guerra già in fase di decollo; con gli israeliani, quelli che hanno portato la pace in Palestina, pronti a trattare la pace tra russi e americani…; con la Nato, diventata un’istituzione ‘di sinistra’; e con i siciliani che, per motivi ‘misterici’, sono convinti che russi e cinesi tollereranno il MUOS di Niscemi che segnala agli americani gli obiettivi da disintegrare... Insomma, missione compiuta per i Dem d’America. La pace (eterna?) è con noi…
Foto tratta da Policy Maker
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal