- Così come la Sicilia è una colonia italiana, la Corsica è una colonia francese. La rivolta di questi giorni è legata a un misterioso attentato a un patriota corso in carcere ridotto in fin di vita
- Il video con le proteste popolari di sardiniapost
- Mario Di Mauro (TerraeLiberAzione): “STATU FRANCISI ASSASSINU!”. L’articolo di Rivoluzione Anarchica
Così come la Sicilia è una colonia italiana, la Corsica è una colonia francese. La rivolta di questi giorni è legata a un misterioso attentato a un patriota corso in carcere ridotto in fin di vita
Non c’è solo la guerra in Ucraina a tenere banco. In Corsica, da qualche giorno, sono tornati a soffiare i venti di rivolta contro la Francia. La Corsica, 335 mila abitanti, un’estensione quasi uguale a quella dell’Umbria, lotta per la propria indipendenza da quando è finita alla Francia. Questo è avvenuto nel 1859, un anno prima della disgraziata impresa dei Mille in Sicilia, quando la Sicilia è stata conquistata dai piemontesi. Oggi, così come la Sicilia è una colonia di quello che resta dell’Italia, la Corsica è una colonia francese. Come la Sicilia, anche la Corsica è una Regione autonoma. Perché in Corsina sta tornado la rivolta? Perché nella prigione di Arles è stato aggredito una figura storica dell’indipendentismo sardo, Yvan Colonna. In questo momento Yvan Colonna si trova ricoverato in ospedale. E in stato di coma. Potrebbe morire da un momento all’altro. E’ stato aggredito da un detenuto e i dubbi su tale aggressione sono tanti. Il patriota corso è stato aggredito, a quanto pare per questioni religiosa – questa almeno la tesi ufficiale – dal camerunense di 36 anni, Franck Elong Abé. “Secondo il procuratore – scrive sardiniapost in un articolo del 6 Marzo – il motivo dell’aggressione sarebbe unicamente religioso. Franck Elong Abé, che tra il 2011 e il 2012, stando al quotidiano francese aveva sposato la lotta dei talebani afgani, avrebbe riferito alla polizia che Colonna nei giorni precedenti aveva offeso la sua fede islamica. La reazione è avvenuta mercoledì mattina con il tentativo di omicidio per strangolamento nella palestra del carcere: otto lunghissimi minuti in cui il 36enne avrebbe cercato di uccidere l’indipendentista corso soffocandolo e colpendolo ripetutamente”.
Il video con le proteste popolari di sardiniapost
I nazionalisti corsi si chiedono come sia potuta accadere tale aggressione. Insomma, la storia non è molto chiara. Da qui le proteste dei nazionalisti corsi. Venerdì scorso, racconta sempre sardiniapost, “un gruppo di marittimi del Sindicatu Travagliadori Corsi marinari ha impedito l’attracco ad Ajaccio di un traghetto proveniente da Tolone con a bordo, sembra, diversi agenti antisommossa mandati dalla Direzione centrale della CRS (Compagnies Républicaines de Sécurité)”. poi ci sono state altre manifestazioni di protesta (qui trovate il video riportato sempre da sardiniapost). Sempre Venerdì scorso Gilles Simeoni, presidente del Consiglio esecutivo della Corsica, ha affermato che “il tentato omicidio contro Yvan Colonna è uno scandalo di Stato. Non vogliamo che l’indagine venga soffocata o seppellita. Chiediamo l’immediata nomina di una commissione d’inchiesta congiunta”. Yvan Colonna è in carcere perché accusato dell’omicidio del prefetto Claude Érignac avvenuto ad Ajaccio nel 1998. Érignac venne colpito alle spalle con alcuni colpi di pistola. Anche se, in realtà, il processo è stato un po’ controverso.
Mario Di Mauro (TerraeLiberAzione): “STATU FRANCISI ASSASSINU!”. L’articolo di Rivoluzione Anarchica
Sulla vicenda interviene Mario Di Mauro, della Comunità di TerraeLiberAzione: “Corsica. STATU FRANCISI ASSASSINU! – scrive Di Mauro -. Nelle Nebbie della Guerra… si “regolano altri conti”! Il Regime di Parigi opprime e provoca u Populu Corsu. E si mette anche ad assassinare prigionieri politici. Il punto OGGI è : la libertà per i prigionieri politici e una diversa impostazione del Movimento di liberazione di u Populu Corsu, che governa la Regione avendo vinto le elezioni. Un Movimento che nei Palazzi rischia la degenerazione. Ma nei Palazzi ci si è entrati con sacrifici immensi. Li vogliono riportare indietro. In Corsica, la Questione cruciale è la formazione di una classe dirigente anticolonialista 4.0 In Sicily Park invece… è la stessa cosa: ma peggiorata dall’assenza psico-politica di un populu perduto a sé stesso. LA RIVOLTA E’ GIUSTA. – STATU FRANCESE ASSASSINU!”. Ieri sui fatti della Corsica è intervenuto anche il giornale on line Rivoluzione Anarchica. Dove si racconta che le proteste coinvolgerebbero tutta l’Isola. “La lotta d’indipendenza contro lo stato centrale, infatti – scrive Rivoluzione Anarchica – non si è mai arrestata per i corsi. Da più di 30 anni militanti, attivisti, partiti e sindacati invocano la libertà per i prigionieri politici, per chi ha lottato per la separazione politica dalla Francia. Un attacco alla lotta indipendentista quello che si è consumato nei giorni scorsi. Le organizzazioni politiche indipendentiste sanno già chi sono i responsabili della vicenda. Pochi giorni prima della sua aggressione sembrava esserci un tentativo di concedere la semi-libertà ad alcuni prigionieri politici detenuti nelle carceri speciali francesi. Ma l’attacco al militante fa capire bene la situazione attuale e le volontà politiche dei piani alti francesi. Eliminare ogni esperienza rivoluzionaria e di autodeterminazione, questo il tentativo degli apparati repressivi francesi; dichiarare terroristi tutti i militanti coinvolti nella lotta per l’indipendenza (qui per esteso l’articolo di Rivoluzione Anarchica). Noi ci siamo occupati della Corsica un anno fa (come potete leggere qui).
Foto tratta da Osservatorio Repressione
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