L’allarme di Amenta (Anci Sicilia): super-bollette di luce e gas e caro-carburante stanno affossando Comuni, famiglie e imprese/ SERALE

3 marzo 2022
  • Finalmente c’è un politico che ha capito che gli effetti economici della guerra in Ucraina stanno moltiplicando i problemi di Comuni, imprese e famiglie della Sicilia. Si rischia il tracollo  
  • La rateizzazione delle super-bollette di luce e gas: l’ultima follia del Governo Draghi
  • La rateizzazione delle super-bollette di luce e gas: l’ultima follia del Governo Draghi
  • Il prezzo del gas è aumentato non per colpa della Russia di Putin, ma per le speculazioni. In questo scenario la rateizzazione delle bollette aiuta i gestori dell’energia e affossa famiglie e imprese 

Finalmente c’è un politico che ha capito che gli effetti economici della guerra in Ucraina stanno moltiplicando i problemi di Comuni, imprese e famiglie della Sicilia. Si rischia il tracollo  

La Sicilia sta affondando. Finalmente c’è qualcuno che dice con parole semplici, comprensibili a tutti, che la situazione economica, in Sicilia, era già gravissima con l’aumento delle bollette di luce e gas e con l’aumento del costo del carburante, ma è ormai insostenibile che gli effetti della guerra in Ucraina che stanno moltiplicando i problemi, facendo aumentare ulteriormente il costo della vita. A lanciare l’allarme è il vice presidente regionale di Anci Sicilia (Associazione nazionale comuni italiani), Paolo Amenta, attuale Presidente del Consiglio comunale di Canicattini Bagni. “Un dramma nel dramma quello che stanno vivendo le famiglie, le imprese e i Comuni siciliani – sottolinea Amenta – a causa degli aumenti indiscriminati dei costi energetici, dal gas all’elettricità ai carburanti, ulteriormente aggravati in questi giorni dalle conseguenze dell’assurdo e ingiustificato conflitto russo-ucraino”. Amenta già il mese scorso aveva messo in risalto le difficoltà dei Comuni siciliani a sostenere gli aumenti dei costi energetici per i servizi essenziali ai cittadini, dal servizio idrico integrato ai riscaldamenti, all’illuminazione dei centri abitati, ai trasporti, considerato che gli Enti locali, con il passaggio dal mercato libero al mercato di salvaguardia, pagano l’energia il 40% in più. “Nella realtà quotidiana delle famiglie, delle imprese e dei Comuni della Sicilia, regione che vive già una crisi economica e sociale endemica – afferma il vice presidente dell’Anci Sicilia – in questi giorni la disperazione è ormai al culmine a causa del continuo aumento dei costi energetici, dal gas all’energia elettrica i cui costi sono praticamente raddoppiati da 0,15 a 0,30 centesimi kwh, al carburante. Costi che, come si sa, si ripercuotono per caduta anche sui beni di prima necessità. Le fasce sociali più deboli, famiglie a basso reddito, con il Reddito di cittadinanza, cassintegrati e pensionati al minimo rischiano di non poter più rateizzare, dopo averlo già fatto, le bollette di gas e luce, chiedendo aiuto ai Servizi Sociali del Comune, già privi di risorse e anch’essi in ginocchio dal punto di vista finanziario e con il problema di non poter garantire l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini, pagando a caro prezzo l’energia, addirittura il 40% in più con il passaggio dal mercato libero al quello di salvaguardia”.

La rateizzazione delle super-bollette di luce e gas: l’ultima follia del Governo Draghi

La rateizzazione delle bollette di luce e gas è uno dei tanti provvedimenti sbagliati adottati dal solito Governo di Mario Draghi, sostenuto da PD, Lega, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e la ‘Sinistra’ di Liberi e Uguali, ovvero i partiti politici che stanno affossando l’Italia con il voto degli stessi italiani. Le parole dimostrano quello che noi scriviamo da giorni: e cioè che con la guerra in Ucraina, la Russia e la Cina stanno mettendo in grandissima difficoltà l’Unione europea. Se in questo momento la Russia dovesse decidere di tagliare il gas all’Unione europea, più della metà delle attività industriali dell’Eurozona chiuderebbero i battenti e, nel giro di pochi mesi, a cominciare dalle industrie del Nord Italia; milioni di famiglie non potrebbero più pagare le bollette di luce e gas; l’agricoltura europea verrebbe messa alle strette per l’aumento stratosferico del prezzo dei fertilizzanti; e, in generale, si scatenerebbe un’inflazione incontrollabile.

“In Sicilia il 50% dei cittadini non riesce più a pagare i tributi”

Ma la vera follia che – se la guerra in Ucraina continuerà potrebbe far collassare non soltanto la Sicilia, ma l’Italia – è la demenziale rateizzazione delle bollette di luce e gas. Amenta racconta che che “le imprese, piegate dagli aumenti che ne hanno fatto saltare tutti i piani finanziari e i programmi lavorativi”, sono state costrette anch’esse a chiedere la rateizzazione delle bollette. Rateizzazione, per famiglie e imprese – precisa il vice presidente dell’Anci Sicilia – che non può diventare sistema, col rischio di innescare un circolo vizioso che prima o poi esploderà, con le conseguenze devastanti che ciò comporterà nella vita delle persone che si troveranno così private di un futuro. Ad oggi per loro – continua Amenta – che vivono con dignità questo tragedia, non si intravede nessuna prospettiva di sostegno e aiuto da parte dei Governi, a livello nazionale e regionale, così come per i Comuni, impossibilitati ad approntare i Bilanci e con i Piani di Riequilibrio già saltati e da riequilibrare senza sapere dove reperire le necessarie risorse economiche, considerato, contrariamente a quanto impone il Federalismo fiscale o a quanto pensano i ‘politicanti da tastiere e con le ciabatte’, che non possono aumentare i tributi per gravare ancora su cittadini e imprese già in ginocchio. Non a caso, come emerge dal dato regionale, appena il 50% riesce a pagare i tributi”, mentre i Comuni siciliani “sono costretti a scoperture di Tesoreria per garantire la copertura dei costi dei servizi. È urgente allora – conclude il vice presidente dell’Anci Sicilia – se non si vuole portare alle estreme conseguenze questo dramma sociale, che il Governo nazionale e il Governo regionale mettano in campo soluzioni concrete e immediate, ad iniziare dai Bonus Energetici, per sostenere le famiglie e le imprese, prevedendo, naturalmente, contributi per i Comuni che, lo ricordo ancora qualora non fosse chiaro, con i Sindaci e i propri Uffici sono il primo, e di sicuro l’unico, front office a cui i cittadini si rivolgono per avere risposte certe ai loro drammi”.

Il prezzo del gas è aumentato non per colpa della Russia di Putin, ma per le speculazioni. In questo scenario la rateizzazione delle bollette aiuta i gestori dell’energia e affossa famiglie e imprese 

Che succederà appena il nostro amico Amenta scoprirà che gli aumenti delle bollette del gas – in alcuni casi anche del 500% – non sono stati provocati dalla Russia di Putin, che continua a fornire il gas all’Unione europea nonostante le armi inviate in Ucraina e le dichiarazioni belligeranti, ma dai gruppi economici che vendono lo stesso gas a famiglie e imprese e che, proprio grazie questi aumenti, hanno messo nella saccoccia utili stratosferici? Tutto regolarmente documentato in un Question time in Parlamento e riportato in un video dove si indicano anche le cifre a sei zeri incassate dai gestori. Bella l’Italia, no? Le imprese non possono pagare le super-bollette e le rateizzano, le famiglie in difficoltà e i pensionati non possono pagare le super-bollette e rateizzano e i gestori dell’energia incassano barcate di soldi! E che fanno gl’italiani? Vanno ancora dietro a Draghi (che in queste ore vorrebbe mettere mano anche alla ‘riforma’ del Catasto…), al PD, al Movimento 5 Stelle, a Forza Italia, alla Lega, a Italia Viva e alla ‘Sinistra’ di Liberi e Uguali…

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