- Le ‘priorità’ della politica siciliana… Ammuccamu!
- La Sicilia si sta adeguando a una legge nazionale approvata lo scorso anno dal Parlamento nazionale
Le ‘priorità’ della politica siciliana… Ammuccamu!
La politica siciliana si accinge a premiare se stessa. A pochi mesi dal voto per le elezioni comunali in oltre 100 Comuni della nostra Isola, l’Assemblea regionale siciliana si appresta ad approvare una legge che aumenterà le indennità di sindaci, assessori e consiglieri comunali. La ‘Befana’ è arrivata nelle Regioni a Statuto ordinario e, adesso, la Sicilia – Regione a Statuto speciale – si adeguerà nel nome della sua ‘Autonomia’. Insomma, picciuli pi tutti. Interessante quello che scrive lavoce.info su quanto deciso dal Parlamento nazionale: “L’aumento è stato votato anche dalle forze politiche che, sulla protesta contro i costi della politica e i privilegi della ‘casta’, hanno costruito le loro fortune elettorali. Evidentemente, il Parlamento ha ritenuto opportuno aggiornare i compensi degli amministratori degli enti locali stabiliti nel 2000, ridotti del 10 per cento nel 2006 e aumentati per i soli Comuni fino a 3 mila abitanti nel 2019”.
La Sicilia si sta adeguando a una legge nazionale approvata lo scorso anno dal Parlamento nazionale
E’ probabile, anzi è certo che il Parlamento siciliano si adeguerà alla normativa nazionale. Le indennità aumenteranno per tutti i Comuni, grandi e piccoli, anche se resterà agganciata al numero degli abitanti di ogni Comune. Le retribuzioni dei primi cittadini verranno calcolate in percentuale dell’indennità percepita dai sindaci delle città metropolitane (che in Sicilia sono tre: Palermo, Catania e Messina). Nella legge nazionale l’indennità è stata equiparata al compenso massimo dei presidenti delle Regioni, ovvero 13 mila e 800 euro lordi al mese a partire da Gennaio 2024, anche se i primi aumenti consistenti scatteranno per quest’anno e per il 2023. La stessa cosa dovrebbe essere fatta in Sicilia. E’ stato invece rinviato il provvedimento che dovrebbe consentire a sindaci del Comuni siciliani di candidarsi per la terza volta. E’ inutile negarlo: con gli aumenti delle indennità per sindaci, assessori e consiglieri comunali le elezioni nei Comuni diventeranno una specie di ‘concorso’ per un posto di lavoro per cinque anni…
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