Riecco il Bike sharing a Palermo. Biciclette per tutti, per i belli e per i brutti. Lo hanno deciso il Sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Giusto Catania. Stanno per andare via dopo ‘grandi successi’ amministrativi che hanno reso la città un ‘gioiello’… A tre mesi dal voto per le elezioni comunali al via il bando del Comune per mettere in pista mille e 500 biciclette a pedalata assistita, più altre 150 biciclette biposto. Abbiamo scritto in pista, perché le biciclette, nel sempre più cadente capoluogo della Sicilia, è solo nelle piste ancora da realizzare che potranno circolare, non certo nelle strade cittadine tutte buche. E’ sotto gli occhi di tutti il degrado del manto stradale in tantissime strade di Palermo. Raccontano che hanno acquistato una macchina tappa-buchi che, a quanto pare, serve a poco, perché bastano quattro gocce di pioggia per fare comparire vecchie e nuove buche. Ma la campagna elettorale ha le sue regole: e l’attuale amministrazione comunale è impegnata a far dimenticare i disastri amministrativi che sono tanti, forse più delle buche che rendono le strade cittadine letti di dolore: la quota mille bare e forse più in attesa di sepoltura al cimitero monumentale di Santa Maria dei Rotoli, la piscina comunale che apre e chiude per pessima gestione, le altre strutture sportive della città che cadono a pezzi, i bus dell’Amat (l’Azienda per il trasporto delle persone) che passano dalle fermate ad ogni morte di Papa, i i marciapiedi che sembrano trappole per i passanti, la munnizza presente ormai ovunque, la sporcizia che trionfa, le periferie abbandonate, il Tram beffardo che gita vuoto per tante, troppe ore del giorno. In questo scenario arrivano le biciclette del Bike sharing…
Sì, le biciclette a ruota libera nelle strade tutte buche. La demagogia tanto al chilo per gettare fumo negli occhi e provare disperatamente a far dimenticare il degrado di una città distrutta. Come avviene per i monopattini che vengono lasciati dove capita, anche le biciclette potranno essere lasciate dove capita: marciapiedi, strade, parcheggi, in prossimità di monumenti, insomma, senza regole, come l’economia liberista dell’Unione europea. Lo chiamano “flusso libero”: sì, liberi di finire dentro le buche delle strade. Il Comune è alla ricerca di tre operatori. Li troverà? Se di mezzo ci sono i soldi perché no? Del resto, il Comune di Palermo è ricchissimo, ha un Bilancio florido, in attivo, se è vero che non sanno più dove mettere i soldi. Leggiamo che la sperimentazione durerà tre anni. Fra quattro mesi ci sarà un nuovo Sindaco di Palermo, una nuova Giunta comunale e un nuovo Consiglio comunale. I nuovi amministratori della città troveranno già il lavoro che dovranno svolgere in materia di trasporti: lo hanno deciso Leoluca Orlando e Giusto Catania prima di andare via. Loro sono bravi e la futura amministrazione – che se lo mettano in testa fin da adesso il futuro Sindaco e la Futura Giunta di Palermo – non dovranno e non potranno smontare il grande lavoro fatto in questi anni in città, dalle ‘intelligenti’ piste ciclabili al Bike sharing tra le buche stradali…
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