Scrive il nostro amico Marco Morana sula propria pagina Facebook: “Sempre dal programma di Mario Giordano, ancora più agghiacciante: cooperative che forniscono medici (spesso non specializzati) agli ospedali (evidentemente carenti di organico). Con la pandemia i guadagni di queste cooperative sono diventati astronomici… Può finire mai? No, continuate a ballare!”.
A onor del vero, questa delle cooperative che forniscono medici – anche non specializzati – agli ospedali non la conoscevamo. Con la pandemia ne stiamo vedendo di tutti i colori – “Le case farmaceutiche vendevano i diritti già un anno e mezzo prima della pandemia” (Mario Giordano), le case farmaceutiche che guadagnano una barca di soldi in Borsa, le case farmaceutiche (in questo caso è più corretto parlare di multinazionali farmaceutiche che controllano mezzo mondo) che impongono i vaccini anti-Covid che vengono resi obbligatori nei Paesi dove si applica la nuova formula del Fascismo sanitario contro il quale è in lotta la popolazione del Canada, i Governi che organizzano aperi-vaccini anti-Covid, vaccini anti-Covid agli studenti, vaccini anti-Covid ai bambini – e adesso anche i medici che, per lavorare, vengono cooptati nelle cooperative che poi li ‘girano’ agli ospedali. Con la pandemia la fantasia sta superando la realtà.
Non abbiamo nulla contro la cooperazione. Anzi, storicamente, le cooperative sono state strumenti importanti di emancipazione dei lavoratori sia nella tradizione del Socialismo, sia nella tradizione del Cattolicesimo sociale. Però ci sono delle esagerazioni e delle speculazioni che vanno diventando sempre più intollerabili. Pensiamo al binomio cooperazione-soccida nel Centro Nord Italia, una speculazione nel mondo della produzione della carne che unisce la finta sinistra italiana con i leghisti anche per fregare il Sud e la Sicilia. Pensiamo a certe grandi cooperative che operano da decenni nel mondo dei lavori pubblici, anche in questo caso in molti casi per fregare il Sud e la Sicilia (“Ricordiamoci che le grandi opere in Sicilia sono sempre state “conquista” delle grandi aziende del Nord che prima ci fanno avere i finanziamenti, poi li incamerano riportandoli al Nord e poi ci lasciano le innumerevoli incompiute, con la beffa che le tante trasmissioni tv di approfondimento, accusano la Sicilia ed i suoi Governi di incapacità nel gestire queste opere”, Andrea Monteleone, Sinalp.) Pensiamo alle cooperative che si fanno i ‘bagni’ con i migranti. Pensiamo alla degenerazione – nel Sud e in Sicilia – di certe cooperative sociali (non di tutte, attenzione) che sono state la via per andare a incasinare, con la connivenza di politici e sindacalisti senza scrupoli, le pubbliche amministrazioni meridionali e siciliane che, anche grazie a questo modo improprio di reperire personale, sono esempi di pessime amministrazioni pubbliche. Ora ci sono pure i medici che, attraverso le cooperative, arrivano negli ospedali, magari con contratti precari. Quando si farà chiarezza su quanto denaro pubblico è stato speso e si sta spendendo nel nome della pandemia – e sul come e nelle tasche di chi è finito questo fiume di denaro pubblico – sarà sempre troppo tardi.