A poco più di tre mesi dalle elezioni comunali per l’elezione del nuovo sindaco e del nuovo Consiglio comunale a Palermo lo sfascio sembra senza fine. Come se non bastassero le super bollette di luce e gas e il Piano di riequilibrio – voluto dal sindaco uscente Leoluca Orlando e approvato dal Consiglio comunale uscente – che fa pagare ai cittadini i ‘buchi’ del Bilancio ecco arrivare un altro disastro economico e finanziario: il blocco dei pagamenti dei servizi socio-assistenziali. la denuncia arriva da Marianna Caronia, parlamentare regionale e consigliera comunale che in un comunicato stampa scrive: “Si va verso il blocco totale dei servizi socio-assistenziali svolti da diversi enti del ‘Terzo settore’ per il Comune di Palermo, dopo che quest’ultimo ha unilateralmente deciso di sospendere, almeno fino a Giugno, tutti i pagamenti per servizi già svolti e di pagare i debiti in misura ridotta almeno del 20%. Una situazione gravissima per cui decine di cooperative e associazioni, che svolgono servizi in convenzione a seguito di bandi pubblici, potrebbero già nei prossimi giorni interrompere ogni servizio vista l’assenza di copertura finanziaria certa a fronte delle ingenti spese. Una decisione drastica ancor di più probabile dopo che è saltato l’incontro previsto per oggi fra cooperative e Ragioniere Generale del Comune. Gli enti interessati sono quelli del cosiddetto ‘privato sociale’ che garantiscono la gestione di comunità per donne vittime di violenza, per minori allontanati dalle famiglie con provvedimenti della Procura Minorile o amministrativi, per madri con bambini in condizioni di fragilità sociale, per persone con handicap. Un mondo di servizi che a Palermo interessa migliaia di persone fragili, socialmente e/o economicamente che già la prossima settimana potrebbero essere del tutto abbandonate a sé stesse visto che per cooperative e associazioni è divenuto impossibile garantire i servizi richiesti che non hanno più una copertura finanziaria”.
Una situazione che Marianna Caronia definisce “esplosiva” sul fronte della conflittualità sociale, “sia per gli aspetti occupazionali sia per quelli che attengono i soggetti assistiti, che credo vada in ogni MODO prevenuta ed evitata.” Motivo per il quale la consigliera e deputata regionale della Lega ha scritto ieri una nota al Prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, con cui ha chiesto un “tavolo di confronto fra tutte le parti in causa, anche eventualmente coinvolgendo i competenti uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La nostra comunità – conclude Marianna Caronia – non ha in questo momento la forza di affrontare un ulteriore aggravamento della crisi socio-economica che stiamo vivendo; occorre quindi lavorare tutti insieme per trovare una soluzione che coniughi i necessari provvedimenti per il contenimento e il controllo della spesa con le inderogabili esigenze dei cittadini, soprattutto di quelli più fragili”. Giusto coinvolgere il Prefetto in questa vicenda incresciosa. Noi ci permettiamo di avanzare una proposta concreta: interrompere subito il servizio svolto dal Tram e, con i soldi risparmiati, pagare gli operatori del ‘Terzo settore’. Noi riteniamo che, in questo momento, sostenere la gestione di comunità per donne vittime di violenza, per minori allontanati dalle famiglie con provvedimenti della Procura Minorile o amministrativi, per madri con bambini in condizioni di fragilità sociale e per persone con handicap sia più importante di tenere in piedi 15 Km di Tram che, peraltro, girano vuoti per molte ore del giorno. Con questa soluzione si otterrebbero altri due effetti positivi: l’Amat – l’Azienda del Comune che gestisce il trasporto pubblico delle persone avrebbe a disposizione più personale per i bus, mentre le strade ferrate potrebbero essere trasformate in percorsi per biciclette e monopattini.