Lo sappiamo, rischiamo di essere ripetitivi. Ma è un rischio che dobbiamo correre perché gli algoritmi di Facebook hanno inserito la nostra pagina – nella quale spesso trattiamo di questioni legate al grano pubblicando i nostri articoli – tra quelle dove inviare post che in realtà non sono articoli ma promozioni. Legittimo promuovere prodotti e iniziative varie su Facebook, ci mancherebbe1 Ciò che non riusciamo proprio a mandare giù è l’operazione Khorasan declinata in tutte le salse: anche – sembra incredibile! – in una salsa del Sud Italia, di fatto messa a ‘cuocere’ contro la Sicilia e la sua biodiversità. Riassumiamo i termini della questione riprendendo un nostro articolo di qualche tempo fa: “dopo che alcune Regioni del Nord Italia hanno cominciato a coltivare grani antichi siciliani, è in atto un tentativo di scippare alla Sicilia una varietà di grano antico di grande pregio: il Perciasacchi , addirittura provando a cambiargli il nome! La storia – come ora racconteremo – è nell’aria da tre quattro anni. La notizia di questi giorni è che Simenza – una delle più importanti esperienze in materia di tutela della biodiversità siciliana – ha denunciato il tentativo di questo nuovo scippo a Roma e ha coinvolto la Regione siciliana. Cosa sta succedendo lo ha illustrato in un post su Facebook il presidente di Simenza, Giuseppe Li Rosi: ‘Stiamo assistendo ad una ennesima colonizzazione post-moderna della Sicilia che continua a non avere alcuna giustificazione morale e politica. Da circa un anno, alcuni soggetti non aggettivabili hanno approfittato di una legge truffa (leggasi Registro Volontario) che ha permesso di iscrivere come varietà ‘Khorasan’, quello che con buona probabilità è il nostro ‘Perciasacchi’. La Sicilia ha tanti difetti, ma possiede il più straordinario patrimonio di agrobiodiversità d’Europa. La missione di Simenza, sin dalla fondazione è quella di tutelare e valorizzare il patrimonio di agrobiodiversità siciliana. Abbiamo fatto il possibile e l’impossibile per regolamentare l’iscrizione delle nostre 54 popolazioni di grano al Registro nazionale delle varietà di Conservazione, condizione necessaria per realizzare una filiera certificata a tutela del consumatore e degli agricoltori onesti. Abbiamo formato agricoltori sementieri per lo sviluppo e la valorizzazione dei grani ‘antichi’ per concretizzare filiere e costituendo un mirabile esempio di una nuova economia sana e sostenibile. Il nostro Perciasacchi, dal momento della sua iscrizione al Registro delle varietà da conservazione, è stato richiesto in Italia e in Europa per produrre pasta di eccellenza. Ma questa situazione è risultata indigesta ad alcuni grandi operatori del settore, che hanno pensato di sostituire la denominazione ‘Perciasacchi’ con ‘Khorasan’ approfittando del suddetto artificio legislativo. Per evitare ulteriori danni agli agricoltori custodi siciliani, agli operatori del settore e ai consumatori, Simenza sta portando avanti un’azione nelle sedi istituzionali. Siamo già stati convocati dalla IX Commissione Agricoltura in Senato e abbiamo sollecitato e supportato dal punto di vista scientifico l’assessorato regionale all’Agricoltura, che ci ha assicurato la sua volontà di procedere in tal senso, a richiedere chiarimenti e l’istituzione di un tavolo tecnico al MIPAAF. Cercheremo, confidando anche nel vostro appoggio, di evitare che sia perpetrato l’ennesimo scippo ‘autorizzato’ ai danni della Sicilia e di iniziare un processo di de-colonizzazione per bloccare questo tentativo di appropriazione indebita di risorse genetiche. Vi ringraziamo per l’attenzione per le eventuali condivisioni”.
Evidentemente, la varietà di grano duro antica Perciasacchi ha molto successo. Non è la prima volta che viene utilizzata con un nome diverso. Ecco un nostro articolo di quattro anni fa dove si racconta di un convegno andato in scena a Bologna quattro anni fa: “Gli americani del Kamut si vogliono prendere i grani antichi della Sicilia? Parla Giuseppe Li Rosi. “… è stato un convegno molto importante che ci dà la misura del segno dei tempi… Il convegno internazionale di Bologna è stato organizzato da un gruppo economico – la Kamut Enterprise – che fino ad oggi ha fatto grandi numeri con il Kamut-Khorasan (QUI UN APPROFONDIMENTO). Solo che, oggi, il mondo è cambiato. E questo gruppo non fa più i numeri di qualche anno fa. E allora…“E allora stanno cercando alternative. E, se proprio la volete sapere tutta, a mio modesto parere potrebbero aver gettato gli occhi sui grani antichi della Sicilia”. Quattro anni fa ponevamo la seguente domanda a Li Rosi: se non ricordiamo male, il grano venduto con il marchio Kamut è geneticamente molto simile alla nostra varietà antica Perciasacchi. O almeno così scrive Giuseppe Russo, che su tale materia non è l’ultimo arrivato, secondo il quale la varietà di grano duro antico della Sicilia, Perciasacchi, sarebbe assimilabile al grano venduto con il marchio Kamut (il nome della varietà è Khorasan): insomma, sarebbero lo stesso tipo di grano, cioè il Triticum turgidum ssp. turanicum (QUI UN ARTICOLO). Lei che ne pensa?. Secca la risposta di Li Rosi: “Non entro nel merito delle analisi biomolecolari, ma dico che questo dà forza alla mia tesi: gli americani potrebbero aver gettato gli occhi sui grani antichi della Sicilia”. Per la cronaca, il tanto celebrato Kamut non è una varietà di grano duro, ma un marchio che si coltiva in Montana e in Canada. Del grande inghippo del Kamut abbiamo scritto dopo un servizio di Report. Il Kamut non fa più i numeri di un tempo e allora… quattro anni fa Li Rosi precisava: “Per mia abitudine, mi attengo ai fatti. Un noto gruppo statunitense che da anni opera con successo nel mondo dei cereali organizza un convegno internazionale a Bologna. Parteciparvi costa 400 euro. Le relazioni sono in inglese. La maggior parte degli agricoltori che vi ha preso parte non era italiana e meno che mai siciliana. Hanno parlato di innovazione legata alla valorizzazione della biodiversità dei grani italiani. E’ chiaro che hanno parlato anche dei grani antichi della Sicilia”. La domanda oggi è: riusciranno “alcuni soggetti non aggettivabili”, come li ha definiti Li Rosi, a utilizzare il grano duro antico siciliano Perciasacchi, chiamato con un altro nome? Questi ultimi, tra qualche anno, diranno che gli ‘abusivi’ sono gli agricoltori siciliani e si prenderanno la varietà Perciasacchi con il nome cambiato, impedendo agli agricoltori siciliani di coltivarlo senza il loro ‘permesso’?
Siamo arrivati ai giorni nostri. Sulla nostra pagina Facebook arriva la promozione della pasta prodotta con il grano duro Khorasan. E’ lecito chiedere notizie precise su questa varietà di grano duro Khorasan? Leggiamo che viene coltivato in Puglia. Benissimo: Puglia e Sicilia sono due Regioni del Sud Italia e sono le prime due Regioni italiane per la coltivazione del grano duro. Tutto giusto. Ma non sarebbe il caso di fare chiarezza su questa ‘varietà’ di grano duro antico Khorasan, visto che c’è il dubbio che si tratti di un’antica varietà di grano siciliano che va sotto il nome di Perciasacchi? Non ci sembra una questione secondaria. Soprattutto per noi che crediamo nella rinascita del Sud Italia e della Sicilia con un nuovo soggetto politico in grado di fare gli interessi di Sud e Sicilia. Ma se cominciamo così, con un pasticcio di biodiversità, con la Puglia che lancia, in un quadro di poca chiarezza, una varietà di grano duro come propria, con il dubbio che si tratti di un’antica varietà di grano duro siciliano con il nome cambiato, ebbene, la cosa non va bene. Noi chiediamo soltanto che su questa vicenda si faccia chiarezza. Se il il grano duro Khorasan è una varietà a ste stante, bene; ma se è il Perciasacchi con il nome cambiato, beh, no, non va proprio bene! Se non si farà chiarezza su questa storia prenderemo atto che hanno ragione quei sicilianisti che sostengono che la Sicilia non ha nulla a che vedere con le altre Regioni del Sud Italia: Regioni del Sud Italia che, con la Sicilia, si comportano alle stesso modo di quel Nord Italia che – ad esempio – si è impossessata della varietà di grano duro Senatore Cappelli (anche se oggi, dopo il pronunciamento dell’Antitrust, sul Senatore Cappelli non c’è più il monopolio). C’è, poi, un secondo motivo per il quale è necessario fare chiarezza. Perché la Sicilia ha tante varietà di grani antichi. Che succederebbe se, per ogni varietà di grani antichi della Sicilia dovessimo assistere a quanto sta avvenendo con il Perciasacchi?