“Ha prevalso l’interesse generale. Berlusconi non voleva divisioni, non voleva che il suo nome diventasse oggetto di scontro. La sua è stata una lezione a tutti di attaccamento all’Italia e alle istituzioni”, sottolinea. Ora “Ha tutte le intenzioni di giocare con gli alleati la partita. E quella che pensa, che pensiamo tutti in Forza Italia, è che sia un nostro diritto proporre nomi di area di centrodestra”. Per Tajani quelle di Letta sono dichiarazioni “inaccettabile. Non è pensabile che esista un veto a nomi della nostra area, come fossimo cittadini di serie B e non i rappresentanti della maggioranza degli italiani”. Quanto a Draghi “noi non mettiamo veti, ma diciamo che sta bene dove sta, perchè è l’unico che può tenere assieme una maggioranza tale da reggere un governo di unità nazionale, indispensabile per affrontare pandemia, crisi economica e tener fede agli impegni previsti dal Pnrr. Serve un premier in carica fino a fine legislatura, e lui è l’unico che può farlo”. Quindi “proporremo un presidente di centrodestra, una rosa, e da qui vogliamo partire. Il resto si vedrà solo dopo, eventualmente”, chiosa Tajani.
(ITALPRESS).
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