Dopo aver messo in ginocchio l’economia italiana Draghi vorrebbe andare al Quirinale: ma non ci andrà/ MATTINALE 546

22 gennaio 2022
  • Stanno arrivando al pettine i nodi per il Governo di Mario Draghi: fallimentare la gestione della pandemia e in arrivo una crisi micidiale dell’economia, con lo stratosferico aumento delle bollette che provocherà un terremoto tra le famiglie e le imprese 
  • Lo stanziamento di 4 miliardi di euro per fronteggiare il caro-bollette è ridicolo, perché in questo 2022 sono attesi rincari di luce e gas pari ad almeno 60-70 miliardi di euro (e forse anche di più) 
  • ‘Mamma Germania’ questa volta non potrà fare nulla, perché il solito ‘ricatto’ dello spread non servirebbe a niente

Stanno arrivando al pettine i nodi per il Governo di Mario Draghi: fallimentare la gestione della pandemia e in arrivo una crisi micidiale dell’economia, con lo stratosferico aumento delle bollette che provocherà un terremoto tra le famiglie e le imprese 

Le prime bollette dell’energia elettrica sono arrivate per la disperazione di tante famiglie e di tante imprese. Il tutto avviene mentre cresce lo scollamento tra l’informazione – soprattutto televisiva – e la realtà. L’informazione è bloccata sull’elezione del nuovo presidente della Repubblica, con l’Unione europea dell’euro in grande affanno che non sembra riuscire nell’impresa di portare Mario Draghi al Quirinale. Incapace di non di combattere, ma di frenare la pandemia, la Ue oggi non sembra in grado di imporre la propria volontà in Italia. Dove – di fatto – è in corso un ‘ammutinamento’ contro la Commissione europea. Draghi, da parte sua, dopo aver riesumato i DPCM per limitare le libertà personali (pratica già censurata dalla Magistratura al Governo di Giuseppe Conte, come abbiamo raccontato in questo articolo), vorrebbe ‘scappare’ da Palazzo Chigi, dopo che il suo Governo è stato pesantemente sconfitto dal ‘Generale Inverno’. L’informazione internazionale e italiana lo aiuta continuando a celebrare i risultati del suo Governo, ma la realtà racconta un’altra storia. A parte la pandemia, che sta di fatto piegando l’Italia, la vera sconfitta del Governo Draghi è nell’economia: che è poi il motivo per il quale lo stesso Draghi vorrebbe ‘scappare’ da Palazzo Chigi, sede del Governo italiano. Certo, c’è chi continua a raccontare quelle che in Sicilia si sintetizzano nella parola “minchiate“: ma al di là della crescita del PIL del 6% e bla bla bla, la realtà racconta che tanti esercizi commerciali e, in generale, tante aziende stanno chiudendo i battenti. Citiamo solo un esempio: la ceramica di Sassuolo, già in crisi lo scorso Ottobre. Oggi lo scenario è di gran lunga peggiorato e con le bollette stratosferiche la chiusura di molte aziende è ormai dietro l’angolo.

Lo stanziamento di 4 miliardi di euro per fronteggiare il caro-bollette è ridicolo, perché in questo 2022 sono attesi rincari di luce e gas pari ad almeno 60-70 miliardi di euro (e forse anche di più) 

Il caro bollette rappresenta la seconda, secca sconfitta del Governo Draghi dopo il flop nella lotta alla pandemia. Al solito, la ‘Grande informazione’ italiana racconta solo mezze verità. Il Governo Draghi, per tutta la settimana che si è conclusa, si è tirato dietro un provvedimento di 4 miliardi di euro o giù di lì per fronteggiare lo stratosferico aumento delle bollette. Il problema è che 4 miliardi di euro sono nulla rispetto a quello che succederà non tra due anni o tre anni, ma alla fine di questo mese e, soprattutto, da Febbraio in poi. Già un mese addietro Il Sole 24 Ore – che è il giornale della Confindustria, organizzazione molto vicina al Governo Draghi – era stato molto chiaro: “Rivisti verso l’alto gli aumenti delle bollette di luce e gas. Lo scrive Il Sole 24 Ore, il quotidiano della Confindustria. L’energia elettrica potrebbe schizzare a +48%, il gas +61%. Il giornale riprende le stime di Nomisma Energia, precisando – forse per rendere la pillola un po’ più dolce (ma nemmeno tanto, volendo) che si tratta di ‘stime approssimative’, poiché la decisione sarà costruita sui dati dei prossimi giorni. Però gli andamenti dei mercati degli ultimi mesi lasciano poche speranze ai consumatori” (qui pr esteso il nostro articolo dello scorso 20 Dicembre). Molto più netto, sempre nel Dicembre dello scorso anno, un articolo pubblicato da Mittdolcino, un giornale che si occupa di economia dove un mese addietro si leggeva una previsione che non è esagerato definire terrificante. Ovvero che “la bolletta elettrica italiana, power e gas, base consumi italiani a prezzi di mercato, aumenterà a breve, nel 2022, di circa 60-70 miliardi di euro (per forse raggiungere, come costi totali, i circa 100 mld di euro nel 2022 a prezzi di mercato delle due commodities durante l’anno, da circa 30 nel 2021, ossia PIU’ DI TRE VOLTE IL COSTO DEL 2021!). a questo punto ci siamo incuriositi e abbiamo deciso di approfondire questo articolo. Ecco l’inizio o ‘attacco’, per dirla in gergo giornalistico: “Breve aggiornamento semi-analitico sull’aumento dei prezzi dell’energia in Italia. L’aumento dal 2022, dal 1. Gennaio, sarà letteralmente spropositato. Per un meccanismo perverso, ossia di medie mobili, i prezzi dell’elettricità e del gas tariffato esploderanno letteralmente fra qualche giorno, complice anche l’inizio del nuovo anno elettrico. Per aziende e residenziali. In altri Paesi come la Spagna dove si è usi applicare aumenti immediati dei prezzi, al mese successivo, il problema è già presente, metabolizzato: infatti anche le parrucchiere chiudono in Spagna per eccessivo costo dell’energia…” (qui l’articolo per esteso).

‘Mamma Germania’ questa volta non potrà fare nulla, perché il solito ‘ricatto’ dello spread non servirebbe a niente

Come si può notare, sta crollando giù tutto il castello di favolette belle costruito intorno a Draghi. Da quello che si intuisce, l’attuale capo del Governo non dovrebbe tentare la forzatura per farsi eleggere alla presidenza della Repubblica, perché verrebbe malamente ‘bocciato’. Certo, la Germania potrebbe tentare l’operazione spread andata a buon fine nel 2011, quando fecero cadere il Governo Berlusconi. Ma sarebbe una scena già vista. Non solo. In questo momento la Germania è alle prese con un pesantissimo ritorno della pandemia e il Governo tedesco ha altro a cui pensare. Anche perché non è difficile fare quattro conti. Ancora non si sa nemmeno se la pandemia si stabilizzerà o crescerà; e siccome, fino ad oggi, la ‘salita’ del virus è durata circa tre mesi e mezzo, bene che vada ci vorranno altri tre mesi e mezzo per tornare ai sopportabili livelli dello scorso Luglio. Che significa questo? Che l’economia – al netto delle ‘minchiate’ su fantomatici export tedeschi, italiani e bla bla bla – sarà bloccata, bene che vada, fino a Maggio. In questo scenario andare a ‘ricattare’ con le spread l’Italia potrebbe essere controproducente. Insomma, per dirla tutta, Draghi non solo non andrà al Quirinale, ma dovrà restare a Palazzo Chigi a provare a governare una nave destinata ad affondare. Perché l’Italia tra le bollette stratosferiche e l’assurdità di Green pass, Super Green pass e altre penalizzazioni non ha proprio dove andare. In tutto questo stanno per esplodere le contraddizioni e e proteste sociali. Nessuno è cretino ed è chiarissimo che le penalizzazioni introdotte con il DPCM complicheranno la vita a ristoranti, bar, hotel e, in generale, alle attività commerciali in favore del commercio online, cioè delle multinazionali del food. Una crisi che andrà a sommarsi alla chiusura di migliaia di aziende a causa del caro bollette. E non stiamo considerando – ma ci sono, perché sono in atto in mezzo mondo – i cambiamenti climatici che cominceranno a farsi sentire con l’arrivo dell’Estate. Aspettiamoci il peggio.

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