La notizia che il Comune di Palermo, per coprire i ‘buchi’ di Bilancio, ha utilizzato i fondi che sarebbero dovuti servire per sostenere i commercianti della città colpiti dalla crisi economica provocata dal Covid è vera a metà e potrebbe diventare vera anche per l’altra metà. Lo ha detto il Ragioniere generale del Comune di Palermo, Paolo Bohuslav Basile, intervenendo ad una seduta online del Consiglio comunale. Per la precisione, l’attuale Giunta comunale di Leoluca Orlando ha utilizzato fino ad ora 31 milioni di euro. Questo è avvenuto perché la politica nazionale – Governo e Parlamento – ha stanziato in modo ambiguo i fondi a sostegno delle attività commerciali penalizzate dalla pandemia. La norma, infatti, prevede due possibilità: utilizzare queste somme a sostegno dei commercianti o per altre finalità. Il Comune di Palermo ha adottato la scelta politica di utilizzare 31 milioni di euro per attuppare (coprire per i non siciliani) i ‘buchi’ del proprio Bilancio. E non è finita qui. Rimangono altri 55 milioni di euro. Anche per questi fondi si è capito che i commercianti cittadini non vedranno il becco di un quattrino. Con questi 55 milioni di euro, infatti, il Comune vuole coprire i ‘buchi’ della Rap, l’Azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti. Si dice che tale manovra dovrebbe evitare un aumento della TARI, la Tassa sull’immondizia. Ora, a parte il fatto che questo mancato aumento della TARI lo pagherebbero tutto i commercianti, va detto che a Palermo la TARI è già ‘salatissima’, tant’è vero che tante aziende e tante famiglie in difficoltà non la pagano. Insomma, dall’attuale amministrazione comunale non c’è proprio niente da prendere. Ah, dimenticavamo: ci sono consiglieri comunali – che si sono accorti solo ora del disastro finanziario del Comune di Palermo – che hanno chiesto di sapere quali ‘buchi’ del Bilancio comunale sono stati attuppati con i 31 milioni. Vediamo se ci arrivano i nostri lettori…