Occupandoci spesso dei trasporti marittimi siciliani – e quindi di navi e mezzi navali veloci – non possiamo ignorare quello che succede a terra, con riferimento ai lavoratori di questo settore. E se i monopolisti del mare della nostra Isola fanno il bello e il cattivo tempo, si rimane basiti nell’apprendere che la pubblica amministrazione, a Palermo, non riesce a garantire una corretta assistenza sanitaria a chi lavora in questo settore. E in uno scenario in cui, da anni, mancano medici si scopre che si cerca anche di risparmiare sulla sede dei Servizi Territoriali per l’Assistenza Sanitaria al personale Navigante (SASN) del capoluogo della Sicilia. Sembra incredibile ma è vero: per risparmiare 30 mila euro stanno cambiando sede alla struttura che eroga servizi sanitari al personale marittimo (o dovrebbe erogare i servizi sanitari, perché in alcuni casi non li eroga più da tempo), ben sapendo che questo comporterà problemi ai lavoratori del settore. Ma nella Sicilia di Nello Musumeci, di Gianfranco Miccichè e dei monopolisti dei trasporti via mare che fanno quello che vogliono, nella Sicilia dove la ‘sinistra’ si occupa e si preoccupa di appalti dimenticando i senza casa e, in generale, gli ultimi quanto contano i lavoratori? Ve lo diciamo noi: nulla, non contano più nulla. Tra grandi appalti stradali e ferroviari – che vedono insieme centrodestra e centrosinistra – i lavoratori, in Sicilia, sono solo incidenti di percorso.
Scrivono i sindacalisti dell’ORSA: “Il trasferimento della sede SASN (Servizi Territoriali per l’Assistenza Sanitaria del Personale Navigante) di Palermo, da via Carmelo Onorato (zona Porto) a via Gaetano Lauriano (corso Calatafimini), anche dopo le affermazioni del Direttore Regionale Usmaf-Sasn Sicilia, Claudio Pulvirenti, non ci convincono. Anzi ci fanno ancora più pensare che si tratta del solito pastocchio all’italiana. Da 50 anni la struttura è servita non solo al personale navigante marittimo e aereo ma anche alle loro famiglie prima della riforma della Sanità. Ospitava il fior fiore dei medici specialistici. Da tempo la struttura è stata depotenziata gli specialisti in otorinolaringoiatra, dermatologo, cardiologo mancano dal 2017 e gli assistiti vengono dirottati in studi privati (chi paga?). Moderne strumentazioni abbandonate a marcire nei magazzini (chi paga?). Da quasi sei anni non esistono più i medici domiciliari (servono per assistere il personale fuori l’orario di chiusura) nel comune di Palermo mai sostituiti dopo morte o per motivi pensionistici. Ci saranno disagi logistici nella nuova sede snaturando di fatto la sede naturale del personale navigante sulle navi e pertanto allontanandolo dal Porto. Il direttore sicuramente non sarà a conoscenza delle visite preventive d’imbarco e delle visite biennali apertura e chiusura delle malattie. il tutto è legato alla Capitaneria di Porto di Palermo non certo alla Caserma Scianna o all’Ospedale Militare di Corso Calatafimini. La Direzione poteva prima risolvere questi problemi per abbattere i costi sicuramente di gran lunga inferiori alle 30 mila euro. Poteva risparmiare di contrattualizzare un metronotte. Poteva sicuramente chiedere e trovare un bene confiscato alla mafia o un locale all’autorità portuale di Palermo viste le centinaia di milioni di euro di finanziamenti statali per il Porto di Palermo”.
Su PALERMO LIVE leggiamo una notizia raccontata dai lavoratori marittimi che definire incredibile è poco: “Spesso siamo costretti a pagare un cardiologo privatamente per ottenere con urgenza una prestazione che dovrebbe essere a carico dello Stato. Il tutto al fine di avere l’idoneità alla navigazione velocemente per non perdere il lavoro”. Chi vuole comprendere come vengono trattati oggi i lavoratori marittimi deve leggere le seguenti rivendicazioni che gli stessi lavoratori inscritti al sindacato ORSA hanno messo nero su bianco in occasione dello sciopero dello scorso Novembre:
1. Uguaglianza di remunerazione per tutti i marittimi, degli istituti di busta paga (premi compresi), dati a risarcimento di disagio o altro
2. Unificare tabelle A, B e C dell’indennità di navigazione giornaliera
3. Premio produzione ripartito pro-rata mensile
4. A riferimento dell’art. 4 del Regolamento sulla CRL del CCNL, ai marittimi imbarcati con tale regime e che si applica una turnistica sui servizi, che prevede periodi continuativi d’impiego, le competenze maturate, ferie e riposi, possono essere fruiti durante l’intero periodo l’imbarco evitando lo sbarco ogni 12 mesi. Eventuali competenze maturate e non fruite durante l’anno, saranno fruite entro il mese di Giugno dell’anno successivo.
5. Istituzione Piano di Ferie annuale del personale in CRL, per evitare improprio utilizzo delle stesse
6. Inserimento sui servizi delle linee pubblicati, del personale che fruisce riposi e ferie
7. Superamento, in alcune linee, delle 60 ore di straordinario mensili, vietato dal punto 6 art. 23 CCNL
8. Riconoscimento, senza smaltimento illegale di giornate di riposo o ferie, dei periodi brevi di malattia, attestati da certificazione medica
9. I costi legati alla partecipazione a corsi/esami necessari al rinnovo/mantenimento di tutti i titoli professionali del marittimo devono essere a carico dell’armatore, comprese le spese viaggio, vitto e alloggio. Per le giornate di partecipazione non verranno scalate ne riposi che ferie maturate
10. Nella giornata deputata alla visita annuale d’idoneità, vista l’obbligatorietà come da D.L. 271/99, non sarà scalato ne giorno di riposo o ferie, come previsto dal D. Lgs 108/2005. Inoltre sarà riconosciuto il rimborso spese viaggio se effettuata a più di 15 Km. dalla residenza del marittimo
11. Reintegrare il periodo di Mancato Riposo, quando sui due turni di servizio nell’arco delle 24 ore non si possono godere 10 ore di riposo, come da D.L. 271/99, D.L. 108/05, D.l. 71/15, STCW 2011 nonché art. 10e11 del CCNL
12. Reintegrare l’ora di Mancato Pasto, peri servizi antimeridiani e pomeridiani, vista la continuità delle ore ordinarie di turno, senza pause, previste per tutte le categorie di lavoratori
13. Reintegrare l’indennità pasto per i servizi antimeridiani
14. Reintegrare il buono di 3,50 €, nelle giornate di riposo o ferie, o riconoscimento della panatica le Novembre2017
15. Riconoscimento dei 34 giorni di ferie per ogni annodi servizio, come stabilito dall’art. 36del CCNL
D.L66/2003e D.L. 71/2015, con restituzione di 0,50di giorni di ferie non accreditate sulla busta paga del mese di Gennaio c.a.
16. Riconoscimento di ore di straordinario per il disagio, per coloro che iniziano il servizio antimeridiano in ore notturne, che obbligano il risveglio alle 03,00, soprattutto per i che va fuori sede
17. Riconoscimento di 4ore di cumulo per mese d’imbarco, più arretrati, per i marittimi eletti alla funzione di RLS, come da D.L. 271/99
18. Riconoscimento del rimborso spese più 2 ore di straordinario ed arretrati, per il personale residente a Messina che si reca alle Isole Eolie, a proprie spesa, per la Guardia Veglia
19. Rendere più accoglienti e meno fatiscenti gli alloggi previsti per gli equipaggi in sosta notturna
20. Conferma del diritto acquisito, per il personale ex Ustica Lines, del pagamento dell’acconto sulla busta Paga del 25 di ogni mese
21. L’orario normale di lavoro per tutto il personale deve essere di 8 ore continuative, come emendato dall’art. 10 punto2 del CCNL e dall’art. 11punto 3 del D.L. 271/99
22. Sulle linee con equipaggio singolo giornaliero, nel giorno del cambio turno, se questo avvenisse nella stessa giornata, per entrambi gli equipaggi (sbarcate e montante) deve essere riconosciuta la normale retribuzione di tutte le competenze di linea (ONL., straordinario, indennità ecc.), nonché il ticket pasto di presenza a bordo
23. Rendere nota una lista di anzianità per qualifica, di tutto il personale marittimo sia in CRL che nei TP/TPR
In questo mondo, dove i lavoratori sono costretti a rivendicare anche diritti che in un Paese civile dovrebbero essere la normalità, arriva anche il trasferimento della sede dove si erogano i servizi sanitari: così i lavoratori marittimi di Palermo dovranno cominciare a fare la spola tra la zona del porto e corso Calatafimi, in una città caotica, dove grazie agli eterni appalti ferroviari il traffico automobilistico va spesso in tilt. In compenso il servizio di metronotte assocurerà una buona guardia…