La pandemia di Covid “non è affatto finita e emergeranno nuove varianti”. Sulle pagine di METRO – il più diffuso quotidiano cartaceo del Regno Unito – Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dice a chiare lettere non solo che la pandemia non è finita, ma che emergeranno nuove varianti. Non bisogna commettere errori, ha aggiunto, “Omicron sta causando ricoveri e decessi e anche i casi meno gravi stanno inondando le strutture sanitarie”. A suo avviso, “le prossime settimane saranno critiche per i sistemi sanitari di alcuni Paesi, in particolare quelli con bassi tassi di vaccinazione”. Quest’ultima affermazione ci lascia un po’ perplessi, perché fino ad ora la situazione è critica nei Paesi ad alto tasso di vaccinazione: per verificarlo basta andare su Google e scrivere le parole “Covid mondo“, dove una foto sulla destra illustra con chiarezza la diffusione dei contagi, maggiormente presenti negli Stati Uniti e nell’Unione europea (anche se rispetto a qualche settimana fa anche in Sudamerica il virus cominci ad essere piuttosto diffuso.
Secondo Tedros Adhanom Ghebreyesu, l’attuale ondata di virus potrebbe aver superato il picco in alcune parti del mondo, ma “nessun Paese è ancora fuori pericolo” e ora non è il momento di “arrendersi e sventolare bandiera bianca. Omicron continua a spazzare il mondo, la scorsa settimana sono stati segnalati oltre 18 milioni di casi. Il numero di decessi per il momento rimane stabile, ma siamo preoccupati per l’impatto che Omicron sta avendo sugli operatori sanitari già esausti e sui sistemi sanitari sovraccarichi. Omicron può essere in media meno grave, ma la narrativa che si tratti di una malattia lieve è fuorviante, danneggia la risposta generale e costa più vite. Questa pandemia non è affatto finita e, con l’incredibile crescita di Omicron a livello globale, è probabile che emergano nuove varianti, motivo per cui il monitoraggio e la valutazione rimangono fondamentali. Possiamo ancora ridurre significativamente l’impatto dell’attuale ondata condividendo e utilizzando efficacemente gli strumenti sanitari e implementando misure di salute pubblica e sociali che sappiamo funzionare”. La Francia ha riportato quasi mezzo milione di nuovi casi giornalieri Martedì, mentre mercoledì sono state registrate oltre 100.000 nuove infezioni in Germania entro 24 ore per la prima volta dall’inizio della pandemia.